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Sardegna e Libertà

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Categoria: Informazione

Cosa siamo e cosa non siamo

Posted on 21 Gennaio 201721 Gennaio 2017 By Paolo Maninchedda

di Paolo Maninchedda
Se c’è una poesia che rende bene il crollo di ogni certezza che il Novecento derivò dall’aver assistito a guerre, stragi, tirannidi e odi inestinguibili, è “Non chiederci la parola” di Montale. Gli ultimi versi sono i più celebri: «Codesto solo oggi possiamo dirti / ciò che non siamo, ciò che non vogliamo». Sembrano parole arrendevoli, ma sono semplicemente realistiche. A volte è già molto sapere ciò che non si vuole e non si vuole essere.
Tra le cose che qualsiasi europeo con un po’ di memoria non può volere vi sono i nazionalismi con i loro parenti stretti: isolazionismo, razzismo, totalitarismo, dogmatismo e bellicismo.
Ieri il presidente americano ha portato al potere la vecchia destra euro-americana, forse un po’ più caciarona di quella inglese o francese, ma pur sempre quella maledetta destra che ha sempre portato l’Occidente alla guerra.
Noi sardi siamo dentro un secolare scenario bellico. Noi siamo una vecchia terra di mezzo mediterranea, un luogo di contatto e di transito che si trasforma in confine nei momenti di tensione tra l’Europa e l’Africa.
Noi dobbiamo stare molto attenti a ogni minima variazione degli scenari internazionali.

Economia, Indipendenza, Informazione, Politica, Politica estera

Conviene produrre latte?

Posted on 13 Gennaio 201713 Gennaio 2017 By Paolo Maninchedda 2 commenti su Conviene produrre latte?

di Paolo Maninchedda
Conviene produrre latte? La risposta è “Sì, ma ad alcune condizioni”.
La prima non è economica, è culturale.
Siamo capaci, da sardi, di stringere un patto tra di noi e di mantenerlo?
Se non finisce la sottocultura della furbizia, che sospetta sempre dell’altro e quindi legittima se stessi a fare qualunque cosa per difendersi, allora è molto difficile modificare le strategie economiche del comparto economico più intrecciato con l’utilizzo del territorio, con la produzione della ricchezza, con il turismo, con la salute e il benessere.
Mi spiego più nel dettaglio, facendo delle domande e dando delle risposte. Allora proviamo a dire la cosa che serve alla Sardegna: serve un grande accordo su quanto latte si produce ogni anno, quanto ne si lavora per determinati prodotti, quanto ne si tira fuori dal mercato, se necessario (come si è fatto per esempio nel settore bovino), pur di tenere il prezzo. Ogni allevatore deve sapere, prima dell’inizio della campagna, quanto latte è opportuno che lui produca in modo da non inondare il mercato di un’offerta così alta da distruggere ogni prezzo e ogni valore.

Agricoltura, Informazione, Politica

Ieri in Consiglio regionale: per chi parlano?

Posted on 12 Gennaio 201712 Gennaio 2017 By Paolo Maninchedda 2 commenti su Ieri in Consiglio regionale: per chi parlano?

di Paolo Maninchedda
Ieri ho avuto l’onore di partecipare alla riunione del Consiglio regionale.
All’ordine del Giorno l’approvazione dell’autorizzazione all’esercizio provvisiorio e la mozione sul prezzo del latte.
La scena è stata occupata dal dibattito sulla sentenza della Corte Costituzionale italiana sul bilancio della Sardegna 2016.
L’assessore Paci è stato scorticato vivo dall’opposizione, con parole pesanti; accuse infamanti e generiche sparate alla viva il parroco sono state dedicate anche alla maggioranza e alla Giunta. Si è toccato anche il vertice della ‘faccia di bronzo’ come sostituto della ‘faccia di culo’ (non detto, ma parafrasato). Mentre assistevo a tutto questo, mi chiedevo: a chi stanno parlando?
Un’indagine Ocse dice che il 47% degli abitanti della Repubblica italiana è analfabeta strutturale. Che cosa vuol dire? Significa che non è in grado di capire un messaggio complesso: da un discorso di media lunghezza al bugiardino di un farmaco, da testi come questo che io sto scrivendo, alle istruzioni per l’home banking; dalla lettera dell’Inps ricevuta a casa al verbale di una contravvenzione. (…) Altro che agoni sulle estremizzazioni! Serve un discorso nuovo di sacrificio, lavoro, impegno, visione e coesione. Invece ils istema politico sardo sembra il cane che porta il guinzaglio al nuovo padrone: il populismo neofascista.

Informazione, Politica

La politica free jazz

Posted on 11 Gennaio 201711 Gennaio 2017 By Paolo Maninchedda 8 commenti su La politica free jazz

di Paolo Maninchedda
La vita è facile? No. La politica è facile? No.
Gli uomini facili non hanno dubbi mai, dice un poeta.
Invece in Sardegna abbiamo una fiorente politica del take away, tipo pizze da asporto, la politica facile delle soluzioni facili. Come pure abbiamo giornali da asporto, usa e getta.
Qualche esempio per sorridere.
La Magistratura di Nuoro ha rinviato a giudizio sugli eventi alluvionali del 2013 non una ma 38 persone, tra cui alti dirigenti dell’amministrazione regionale.
Questa è una notizia che spiega molto bene che la vita non è per niente facile non solo per chi non fa nulla, ma soprattutto per chi cerca di fare qualcosa, perché basta essere stati nei paraggi di un evento calamitoso drammatico per essere indagati e avere un’alta probabilità di essere rinviati a giudizio.
È una notizia degna di attenzione democratica che la magistratura italiana non contempla il caso dell’imperfezione del mondo, dell’esistenza di eventi calamitosi e ne addebita sempre la colpa a qualcusno? Sì, è una notizia, ma non è take away, non è facile, è drammatica, riguarda la dignità e il lavoro di tante persone, non sipuò facilmente raccontare e dunque non si racconta come si dovrebbe.
Viceversa, sul rischio idrogeologico si gioca e si scherza col fuoco.
Ogni giorno sorge un nuovo esperto di tutto, che conosce l’acqua e i territori meglio di chiunque altro, che ha pronta in tasca una soluzione pensata al bar, disegnata su un foglio di carta e subito adottata da qualche forza politica come giusta e geniale. Nel frattempo io mi trovo al bivio di decisioni drammatiche con Comuni che fanno parcheggi e ingressi di campeggi nell’alveo dei fiumi, con Comuni che fanno passare le strade comunali su ponti abusivi,

Ambiente, Indipendenza, Informazione, Infrastrutture, Politica

No, su Olbia non si può scivolare nella rissa verbale

Posted on 8 Gennaio 20178 Gennaio 2017 By Paolo Maninchedda

di Paolo Maninchedda
Il sindaco Nizzi si lascia andare a giudizi sprezzanti su di me e sulla mia esperienza politica. Ci saranno altre occasioni per rispondere, a lui e a altri, che in queste settimane, in modo compulsivo, mi mordono e punzecchiano in vario modo, forse perché impauriti dalla reale possibilità di un cambiamento radicale in Sardegna.
Ma su Olbia il tema non è la polemica politica, non sono le persone che rivestono ruoli pubblici.
Il tema è la protezione della popolazione con progetti credibili realizzati in tempi certi e il più possibile celeri, pur nella grande palude normativa dell’ordinamento della Repubblica italiana.
Io sto fermo all’assolvimento dei miei doveri di pubblico amministratore.
Poi, come sempre è giusto che accada, ci sarà chi accerterà chi ha fatto il proprio dovere e chi no.
Non tutto è polemica, non tutto, grazie a Dio, è campagna elettorale.

Informazione, Infrastrutture, Politica

Non riuscirete a cambiarci il cuore

Posted on 6 Gennaio 20176 Gennaio 2017 By Paolo Maninchedda 4 commenti su Non riuscirete a cambiarci il cuore

di Paolo Maninchedda
A me i giornali piacciono molto. Fare il giornalista o l’editore o semplicemente il consulente editoriale è sempre stato un sogno, ma ho fatto altro nella vita.
Sono affezionato all’Unione Sarda perché mi ha dato fiducia da ragazzo. Avevo solo 18 anni quando ho iniziato a scriverci. Frequentavo la mitica sede di viale Regina Elena. Ho potuto conoscere ancora le pagine fatte con i piombi. Ci ho scritto tanto e per tanto tempo. È un giornale sostanzialmente liberale che vive dentro una città bellissima e antichissima che sorride, scettica, di ogni temporanea gloria. L’unica cosa durevole a Cagliari sono il mare, il sole e le pietre. Il resto è rumore e lo sanno tutti, compreso il giornale.
La Nuova Sardegna è il giornale che mi ha accolto, che ha dato spazio a tante battaglie; è il giornale dialettico della Sardegna. È un giornale che respira le gerarchie sociali e culturali di Sassari e le universalizza, senza troppa coscienza né pudore. Questi due giornali raccontano la Sardegna ai sardi.
Oggi fanno, su temi che conosco bene (ma che dovrebbero conoscere bene anche loro) dei pezzi alla moda, cioè pezzi all’insegna del ‘tutto va male’, dell’indignazione a buon mercato, della lamentazione eterna e militante.
I temi sono le strade e l’emergenza idrogeologica di Olbia.

Indipendenza, Informazione, Infrastrutture, Politica

La guerra della notizie false e della reputazione in rete

Posted on 5 Gennaio 20175 Gennaio 2017 By Paolo Maninchedda

di Paolo Maninchedda
Si è svolta in questi giorni una dura battaglia tra gli esperti della Rete del Movimento 5 Stelle, da un lato, e il presidente dell’Antitrust Pitruzzella, che aveva proposto il varo di regole europee contro le notizie false nel web, dall’altro. Bugie e verità convivono mischiandosi in modo inestricabile nelle prime fasi dell’annuncio di una notizia, per poi separarsi e manifestarsi diversamente nel corso del tempo.
Ovviamente i manipolatori, i calunniatori o semplicemente i ballisti giocano sulla rapidità.
E qui casca l’asino. Il vero oggetto del desiderio di servizi segreti, grandi società proprietarie di big data, grandi catene commerciali, grandi gruppi finanziari, è l’identità personale, è la conoscenza dei pregi e dei difetti, delle virtù e dei vizi delle persone. Il grande business del futuro è la fine della segretezza della vita, la fine dell’inviolabilità dell’identità, perché l’animo umano, multiforme e onnivoro, è un mercato immateriale immenso e manipolabile su cui è possibile far soldi stando seduti di fronte a una tastiera ben collegata col mondo. Prestiamo attenzione al Phishing, alla pesca dei deati personali. Il cuore del problema, oltre alla galoppante ignoranza, è lì.

Informazione, Politica, Privacy

Saper pensare in grande

Posted on 20 Dicembre 201620 Dicembre 2016 By Paolo Maninchedda 1 commento su Saper pensare in grande

di Paolo Maninchedda
Il problema è emanciparsi dalle consuetudini di pensiero italiane; bisogna smetterla di adagiarsi sui luoghi comuni di una politica e di una cultura ormai sterili, ammuffite, le cui parole d’ordine non hanno presa su nessuno. Oggi l’Italia che non produce, che ha metà del suo territorio senza acquedotti e fogne, che ha un sistema scolastico fatiscente, che combatte la corruzione con la schedatura dei suoi cittadini, che incentiva la maldicenza e l’insinuazione depenalizzando la diffamazione, che accetta che ci siano consiglieri comunali che firmano contratti in cui si impegnano ad obbedire non all’elettorato che li ha eletti ma al presidente di un’associazione, che obbliga i presidi delle scuole a pubblicare il proprio patrimonio on line ma lascia zone franche di segretezza nell’alta dirigenza di alcune istituzioni, questa Italia oggi parla del Mattarellum, del nuovo Ulivo, della psoriasi elettorale dei parlamentari esattamente come se ne parlava vent’anni fa, uno strazio.
Oggi il problema è capire il pluralismo, rendere efficiente la differenza, la pluralità dei poteri, le libertà.
Occorre insegnare che non esiste libertà senza coraggio.

Europa, Indipendenza, Informazione, Politica, Politica estera, Stato sardo

Sui social la violenza e la bile al potere

Posted on 15 Dicembre 201615 Dicembre 2016 By Paolo Maninchedda 1 commento su Sui social la violenza e la bile al potere

di Paolo Maninchedda
Proviamo a mettere in fila le reazioni di ieri sull’incendio nella sede di Abbanoa.
Primo: i vigili del fuoco non hanno minimamente detto che si sia trattato di un fatto doloso o colposo. Hanno detto che la causa è stata un fatto elettrico (espressione molto ponderata).
La Nuova Sardegna sentenzia che non è stato un attentato; decimo ‘incidente’ in tre anni, ma evidentemente casuale. Poi sono usciti sotto la notizia nelle pagine Facebook dell’Unione Sarda e di Castedduonline questi commenti: “Tutto dovevano bruciare”;
“O che peccato non ha bruciato abbastanza”; “Fattu bene”; “Non è la sede che dovevano bruciare ma gli alti vertici”; “Ta lastima”; “Lastima… sono sciacalli”; “Stragodo, strozzini autorizzati”. Ecco, questo è il repertorio della bile, della violenza, del qualunquismo e del fascismo. Ma si tratta solo di corti circuiti casuali. Meglio non vedere, non sentire, non parlare.
“Non un incendi una surra e bombasa”.

Informazione, Politica, Social

Lettera aperta al Procuratore della Repubblica di Cagliari (ma vale anche per gli altri) su Abbanoa

Posted on 14 Dicembre 201614 Dicembre 2016 By Paolo Maninchedda 2 commenti su Lettera aperta al Procuratore della Repubblica di Cagliari (ma vale anche per gli altri) su Abbanoa
Lettera aperta al Procuratore della Repubblica di Cagliari (ma vale anche per gli altri) su Abbanoa

di Paolo Maninchedda
Egregio Procuratore,
ieri la società sarda Abbanoa ha subito il decimo attentato in tre anni.
Nessun colpevole.
Non posso sapere se ci sono indagini in corso, ma per il momento, nessun colpevole.
Non solo: nessuno che si chieda: “Perché?”.
Il penultimo attentato è del 30 ottobre, nello stesso palazzo in cui è avvenuto quello di ieri. Coincidenze?
E che dire di un archivio spostato per essere messo in sicurezza e subito dopo dato alle fiamme?
Perché? Perché si distrugge un archivio se non che per distruggere tracce di procedimenti amministrativi?
Signor Procuratore, vede, non ha alcuna rilevanza penale, ma io sono stanco di essere lasciato solo.

Informazione, Infrastrutture, Politica

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