I giornali sardi fatti a Roma
di Paolo Maninchedda
Provo a raccontare una storiella semplice semplice.
Da mesi era noto a Cagliari che il presidente della Repubblica Cinese avrebbe fatto uno scalo tecnico in Sardegna.
Come mai in Sardegna e non in Sicilia? È giusto chiederselo, visto che proprio la Sicilia, con un rapidissimo colpo di mano governativo ha scippato a metà anno il G8 alla Sardegna. È giusto chiederselo perché sui rapporti col gigante asiatico, come sulle risorse del G8, c’è il solito scannatoio competitivo che la Repubblica italiana richiede e impone alle sue regioni e ai suoi cittadini.
Il presidente della Repubblica Cinese viene in Sardegna perché la Regione Sarda ha lavorato nei mesi scorsi per costruire relazioni virtuose (basti ricordare la missione in Cina di Paci).
Ebbene, è bastato che il Primo Ministro Renzi annunciasse la sua venuta nell’Isola che tutto il lavoro fatto dalla Sardegna venisse dimenticato dai media.
È colpa di Renzi? No, è responsabilità di un’abitudine a farsi dettare la linea da chi è più grande e quindi sembra più forte.
Ma è certo che se il 16 ci sarà un ‘accudidu’ quello sarà proprio il Presidente del Consiglio italiano.
Non ho forze per commentare l’inchiesta sui lavori dopo l’alluvione di Olbia. Non ne ho voglia, dico solo