Categoria: Cultura
Cultura e guerre civili in Sardegna
Credo di essere uno dei pochi a non poter essere sospettato di avere simpatie per Anthony Muroni, il presidente della Fondazione Monte ‘e Prama. Ne consegue che ho gli anticorpi giusti per parlare dell’inchiesta a firma di Mauro Pili (che è la firma attuale dell’Unione Sarda) sui conti della Fondazione. Un primo passaggio è il…
Nausea nuragica
Per coloro che dormono poco o che accendono la tv solo la sera, sperando che li aiuti ad assopirsi, sta diventando un problema fare zapping. La Sardegna è televisivamente rappresentata da due cose: nuraghi, o genericamente manufatti preistorici, e cibo. Lo stile, e la cultura è stile (non è una cosa, diceva Angelo Guglielmi, è…
Giorgio e la giorgite
A leggere necrologi e a guardare le foto, si è avuta la sgradevole sensazione che molti abbiano agito all’insegna del “Si nota di più se parlo o se taccio?”.
La salma di Giorgio è stata l’occasione per confermarsi iscritti al gotha che comanda, una cosa squallida fatta corpore praesenti, a conferma che il potere di oggi, come spesso quello di ieri, ha un senso estetico di sé senza misura, senza contegno.
Lui ne avrebbe riso o lo avrebbe accompagnato con qualche colorita espressione in campidanese stretto.
Nuovi documenti e studi su: abigeato in Sardegna, Simon Mossa, Carta de Logu e vendita dei beni demaniali
Studi inediti sull’abigeato, sulla ricchezza costruita sulla guerra, sull’archivio privato di Simon Mossa e sulle edizioni fatte male delle “Questioni giuridiche della Carta de Logu”. Per chi si occupa di lingua sarda, viene segnalato un articolo sui rapporti tra Lussu, Lilliu, Antonio Sanna e Gavino Ledda.
Picchiare e distruggere: tornano i nemici oscuri
Ciò che è accaduto ieri a Luigi è gravissimo perché rivela per l’ennesima volta che c’è sempre chi, senza ritegno, si fa giudice di sé e degli altri, e a sé concede il privilegio di far del male. L’affermazione di sé con la violenza fa schifo, è una forma putrida della sopraffazione dell’uomo sull’uomo. La violenza è senza compagnia e genera solo solitudine.