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Sardegna e Libertà

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Autore: Paolo Maninchedda

Non di sole parole

Posted on 19 Dicembre 201719 Dicembre 2017 By Paolo Maninchedda
Non di sole parole

Prima si diceva ‘Non di solo pane’, per ricordare la dignità dell’uomo. Oggi bisognerebbe dire: ‘Non di sole parole’.
L’idea che la politica sia solo un sistema di narrazioni e di rappresentazioni e non invece un’azione storica, costituita da esistenze, interessi, fatti e discorsi, si sta diffondendo nuovamente in Europa e in Italia.
Non conta ciò che si sa fare; conta quanto si è capaci di aggredire l’avversario (CONTINUA)

Politica

Lavoro: chi esulta, chi ragiona e chi prima non c’era

Posted on 16 Dicembre 201730 Settembre 2018 By Paolo Maninchedda
Lavoro: chi esulta, chi ragiona e chi prima non c’era

(…) Noi vogliamo vedere quando si produrrà il primo occupato generato dal Piano straordinario del lavoro.
Rimaniamo convinti di un deficit di cultura e pratica laburista che attraversa l’area progressista sarda da quando ha subito l’egemonia del mondo della finanza. Si ha la sensazione che quest’area talvolta si vergogni delle sue radici socialiste, come pure della cultura solidaristica cattolica, inibite da una britannica visione darwinista dei rapporti sociali che noi, invece, rifiutiamo fermamente. Non è vero che la concorrenza migliora sempre la qualità e che la competizione migliora sempre le performance delle persone. Ma di queste cose importantissime, di queste culture citate e non praticate, non aggiornate e non discusse, in Sardegna non si parla, in ragione del clima politico italiano che non parla più di problemi e soluzioni, ma di persone e di invettive.
Infine anche oggi e per sempre ricordiamo l’Accordo sulle servitù militari, fulgido esempio di subordinazione acritica e di ignoranza della storia che macchiano di amarezza e indignazione questi giorni.
(CONTINUA)

Lavoro, Politica

Il ministro immemore Pinotti. Noi sappiamo, noi ricordiamo

Posted on 15 Dicembre 201715 Dicembre 2017 By Paolo Maninchedda
Il ministro immemore Pinotti. Noi sappiamo, noi ricordiamo

Nell’offensiva mediatica del Ministero della Difesa e, mi spiace dirlo, della Giunta sarda, volta a far sembrare giusto un accordo che è invece ingiusto, subordinato e imbarazzante per i sardi e per la storia, quale quello negoziato segretamente da Pigliaru e alla firma lunedì prossimo, interviene oggi il Ministro della Difesa Pinotti, con un’intervista alla Nuova Sardegna. (…)
Non solo: chi sarà il responsabile delle attività amministrative e di bonifica? Il comandante del poligono, che comunicherà tutti i dati anche all’Arpas.
Quis custodiet custodes? Questa è la verità. (…)
Riguardate questa inchiesta (spero che qualcuno senta uno scrupolo e non firmi). (…)
Non credo che competa a me dover fare controinformazione, ma nessuno la fa. Tutti si inseguono reciprocamente facendo un’informazione che vuole suscitare l’indignazione. Nessuno accetta la fatica dell’informazione che esplicita la verità (CONTINUA)

Politica, Servitù

Un accordo in ginocchio e la salute non tutelata. Gian Piero Scanu e l’asteismo

Posted on 14 Dicembre 201715 Dicembre 2017 By Paolo Maninchedda

È scandaloso che nell’accordo tra la Sardegna e il Ministero della Difesa non venga mai citata la relazione della Commissione Scanu.
È scandaloso che non si parli di riduzione dell’estensione dei poligoni.
È scandaloso che non si parli di salute e di bonifiche. È un accordo che fa male alla storia. (…)
L’asteismo, con la ‘s’, è un procedimento retorico con il quale per biasimare qualcuno lo si loda (come in questo caso) o viceversa lo si biasima per lodarlo.
Scanu dice: «Bravo Pigliaru, bravo, anzi bravissimo, ha fatto un accordo con un ministro che ha le valigie, che cosa poteva ottenere di più? Certo, un vero accordo sulle servitù
(CONTINUA)

Politica, Servitù

Non abbiamo votato l’Accordo sulle servitù militari perché è pessimo

Posted on 13 Dicembre 201730 Settembre 2018 By Paolo Maninchedda

Questa è la bozza del documento proposto all’approvazione del Direttivo Nazionale del Partito dei Sardi.
Consideriamo, per le ragioni illustrate nel documento, l’Accordo sulle servitù militari tra la Giunta Sarda e il Governo italiano un pessimo episodio di subordinazione politica da cui prendiamo con serenità le distanze…
(CONTINUA)

Politica, Servitù

Perché non voteremo mai il nuovo accordo sulle servitù militari

Posted on 12 Dicembre 201712 Dicembre 2017 By Paolo Maninchedda
Perché non voteremo mai il nuovo accordo sulle servitù militari

Leggo che il Presidente della Regione considera profondamente sbagliata la posizione del Partito dei Sardi sulle Servitù Militari. La bozza di accordo tra la Regione Sarda e il Ministero della Difesa non verrà mai votata dal Partito dei Sardi. È una bozza arrendevole, insufficiente e arretrata rispetto al dibattito sviluppatosi negli ultimi anni in Sardegna. Non posso pubblicarne il testo, e quindi discuterne pubblicamente nel merito, perché così è stato richiesto dalla Presidenza, ma giudichiamo incomprensibile questa inutile riservatezza.
Nel merito, poi, il nostro capogruppo e i consiglieri in Aula, espliciteranno i nostri contenuti e sceglieranno le forme migliori per spiegare il nostro dissenso su questo documento.
Oggi più che mai, viva la Sardegna, viva la libertà. (CONTINUA)

Politica

Nessun colloquio con Fassino

Posted on 10 Dicembre 201711 Dicembre 2017 By Paolo Maninchedda
Nessun colloquio con Fassino

Parlo spesso con Giuseppe Luigi Cucca, segretario del Pd della Sardegna, perché siamo amici e perché abbiamo la testa sul collo. Di Fassino ho squilli di tromba da almeno un mese ma niente di concreto all’orizzonte.
Tuttavia non vorrei che si diffondesse un’immagine sbagliata della nostra posizione politica: il Partito dei Sardi non sta aspettando nessuno. (…) Noi, per reagire a questo stato di cose, abbiamo proposto una Convergenza nazionale dei sardi sui propri interessi.
In sostanza noi proponiamo un accordo tra sardi su punti strategici: fisco e accise, trasporti e infrastrutture (con annessa sostituzione del Presidente dell’Anas e passaggio delle dighe sarde dall’Enel alla Regione), lavoro, insularità, beni culturali, servitù militari, scuola e ricerca. Dopo di che abbiamo immaginato che si prevedano accordi anche di desistenza che consentano la rappresentanza di tutte le articolazioni politiche sarde attraverso sia i collegi uninominali che quelli proporzionali. (CONTINUA)

Elezioni, Infrastrutture, Politica

Bisogna chiedere le dimissioni del Presidente dell’Anas

Posted on 8 Dicembre 20178 Dicembre 2017 By Paolo Maninchedda

È chiaro che l’opera è in ritardo per colpa dell’Anas; ma è altrettanto chiaro che il Ministero considera l’Anas un sua costola, una parte dello Stato italiano da difendere sempre e comunque, mentre considera la Regione non un’istituzione di livello costituzionale cui essere solidale, ma una controparte su cui scaricare responsabilità e colpe.
Avere una coscienza nazionale sarda significa non accettare questo processo di colpevolizzazione storica che è sempre orientato a farci perdere la fiducia in noi stessi. E allora va detto a gran voce: la colpa di Monte Pino è dell’Anas e del Ministero italiano che copre le responsabilità dell’Anas. (CONTINUA)

Infrastrutture, Politica

Perfetti sconosciuti

Posted on 7 Dicembre 20177 Dicembre 2017 By Paolo Maninchedda
Perfetti sconosciuti

Si è appreso che il 12 dicembre la Giunta intende presentare il nuovo Accordo col Ministero della Difesa sulle servitù militari al Parlamento sardo. Come è stato ben chiarito nella riunione dei capigruppo convocata sul tema dal Presidente, il Partito dei Sardi non sa nulla di questo accordo, se non il sommario elenco delle opere che potrebbero essere oggetto di dismissione dal demanio militare, peraltro non fornito, ma solamente illustrato appunto in quella sede. La lunga esperienza dei documenti firmati tra Regione e Ministero della Difesa, nonché il riserbo – della cui necessità stentiamo a comprendere le ragioni – sulla trattativa svoltasi, ci porta ad essere più che prudenti nell’assunzione di corresponsabilità politiche. (CONTINUA)

Politica

Un’occasione per l’autonomia energetica della Sardegna

Posted on 6 Dicembre 20176 Dicembre 2017 By Paolo Maninchedda
Un’occasione per l’autonomia energetica della Sardegna

I dati sulle domande presentate dicono che avevo ragione: circa 200 domande presentate. Richieste totali pervenute sulla misura dell’efficientamento energetico (Misura 4.1.1.) per circa 70 milioni e 30 milioni invece sulle reti (Misura 4.3.1). Invece le risorse stanziate, con grande scetticismo degli esperti del Por sulla reale possibilità di impegnare e spendere queste risorse, sono 18 milioni sull’efficientamento e 26 sulle reti. Accertato che avevamo ragione a chiedere una forte incentivazione dell’efficientamento energetico, adesso che il bando si è rivelato vincente anche nel chiamare capitale privato, ci auguriamo che la Giunta voglia stanziare le risorse per coprire interamente il fabbisogno. Sono soldi ben spesi, fanno risparmiare sulla spesa corrente, muovono investimenti e lavoro e, soprattutto, rendono la Sardegna energeticamente più autosufficiente e ecosostenibile.
(CONTINUA)

Energia, Politica

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