Una nomina che è un sistema
Poi è accaduto che la legge di Solinas sui superstaff, definita dai Cinquestelle un poltronificio ma mai criticata dal Pd (che l’ha sempre considerata una grande occasione per il proprio personale politico, quello che studia sin dall’infanzia come diventare ricchi facendo politica) sia divenuta il vero collante del Campo Largo, il luogo della remunerazione finanziaria dell’impegno politico, con una certa disinvoltura (impossibile in altri tempi, oggi tollerata oltre modo da una magistratura che, per non sbagliare, non fa niente, e noi ne siamo in qualche modo lieti, e in un altro, disgustati) nella valutazione del rapporto tra competenze (non si può qualificare esperto un neolaureato in giurisprudenza, né chi ha semplicemente un lavoro nel settore di riferimento) e retribuzioni.