Il governo ha avviato la procedura di impugnazione della legge di stabilità 2025 della Regione Sardegna 2025. Ecco il testo della lettera con la quale il ragioniere dello Stato chiede di impugnare la legge sarda.
I passaggi che danno più soddisfazione a uno come me, che non sopporta la riduzione del ruolo di consigliere regionale a elemonisiniere con soldi altrui e per i soli amici (con distrazione dell’intero corpo della magistratura che non si è neanche preso la briga di esaminare la questione) sono i seguenti:
«La legge regionale contiene numerose disposizioni che attribuiscono contributi a vari enti pubblici e privati (a titolo esemplificativo enti locali, consorzi, agenzie regionali, ACI, università, parrocchie, fondazioni, ASL, associazioni, federazioni etc.), individuati sia nel testo della legge che nelle tabelle N e O, per interventi a carattere eterogeneo.
In particolare, le norme individuano il beneficiario, la denominazione dell’intervento e il relativo importo assegnato, senza specificare i criteri ai quali sono ispirate le scelte operate e le relative modalità di attuazione e senza che sia previsto il ricorso ad alcuna procedura pubblica.
Nel merito, si rappresenta che la Corte costituzionale con la sentenza n. 137 del 2009 ha sancito che la mancanza di criteri, obiettivi e trasparenti, nella scelta dei beneficiari dei contributi o nella programmazione e pianificazione degli interventi di sostegno risulta in contrasto con l’articolo 3 della Costituzione, non essendo rispettato il principio di eguaglianza nel suo significato di parità di trattamento. Inoltre, la Consulta ha osservato che per le leggi a contenuto provvedimentale il legislatore deve applicare con particolare rigore il canone della ragionevolezza, affinché il ricorso a detto tipo di provvedimento non si risolva in una modalità per aggirare i principi di eguaglianza ed imparzialità, fino a violare l’eguaglianza tra i cittadini».
Lo scorno non è solo per la Giunta dell’onestà… tradita, non è solo per il sussiegoso e parassitario Consiglio regionale, ma lo è anche per i beneficiari, per quelli che hanno ottenuto le mancette, le quali non cadono dove cadono per caso, ma perché qualcuno le ha chieste. Viene bocciato un sistema di padroncini e questuanti che è una pena, una terribile pena per la Sardegna.
La regione Sardegna è stata privata della legge di bilancio per commissariare le ASL, nel mentre si lavorava pancia a terra 48 ore su 24 (senza dormire la notte) per partorire una legge di stabilità/bilancio senza né capo né coda. Numeri buttati lì a casaccio, una sfornata di prebende senza né arte né parte. Ragalie e prebende a babbo morto; occhio alla penna …. sarebbe meglio che i beneficiari delle prebende, mettessero i soldini nel congelatore e (forse forse) i firmatari della suddetta legge iniziassero a scegliere un mutuo a tasso agevolato.
Bocciati ma premiati. Egr.direttore. le Amministrative del Comune di Nuoro hanno a dir poco asfaltato la compagine del centro destra con un risultato inimmaginabile alla vigilia. Mi son dilettato da dilettante, uso ironicamente un gioco di parole, a darmi una risposta a degli exploit incomprensibili su alcuni candidati fino a ieri emeriti sconosciuti, almeno a me ,sforzandomi di crederci,evidentemente da conoscitore della città mi son reso conto che lo sconosciuto ero io. Ma gratta gratta , per evitare di definirmi un sciocco e in più stupido mi son preso la briga di scorrere gli emendamenti alla finanziaria devoluti ad amici degli amici a titolo gratuito, gratuito fino alla data del 8/9 Giugno. Basito ma non stupito mi son dato la risposta dei successi elettorali degli emeriti sconosciuti. Saluti. Ps. Cambiano i Governatori, i consiglieri ciò che invece rimane per la comodità di tutti è il ” Circo Magico ” .Salude e trigu
concordo con Felice Corda, aggiungerei che sarebbe materia x la magistratura, considerato che in passato si sono occupati di cose molto meno gravi e insensate, distruggendo nel tempo la dignità delle persone e altro….
Un impugnazione che assume veramente un importante valore qualora venga portata a termine tutto l’iter, perché da un osservazione dettagliata e minuziosa si nota a prima vista che la maggior parte degli emendamenti vengono assegnati a associazioni che risiedono in zone prossime alle elezioni. Ne abbiamo un triste esempio Nuoro, ma non dobbiamo neanche dimenticare le scorse legislature. Purtroppo dalle mie parti si dice ” Chi Ha il miele si lecca le ditta”.
Grande Prof., e grazie. Tra pochissimi ha tenuto alta l’attenzione su queste leggi che attribuiscono soldi pubblici senza criteri e senza motivazioni. Forse a Roma qualcuno ha letto i suoi articoli e non ha più potuto fare finta di nulla. E’ fondamentale che la Corte Costituzionale si pronunci sulla legittimità di questi contributi una volta per tutte e rimuovendo ogni dubbio, per svelenire il clima e per garantire trasparenza. E’ una partita in cui ballano circa 180 milioni e balla un metodo di gestione di risorse pubbliche che potrebbe essere superato per sempre. Ora il Governo potrebbe ancora fare una scelta politica, decidere di non impugnare la legge nonostante il parere chiaro dei tecnici, fingendo di accogliere le scuse che qualcuno dovrà inventarsi in questi giorni o di accettare la promessa di non farlo di nuovo (ma chi può prendere un impegno a nome di una assemblea?). Per la legge finanziaria della Sicilia è successo così. Ma in ogni caso resta il fatto che il Ragioniere dello Stato, la massima Autorità in tema di finanza pubblica, ha sottoscritto parole chiare e non equivoche, per cui comunque nulla potrà più essere come prima.
Tutto ciò mi conforta sul piano umano e sopratutto giuridico, in cui si afferma per intero la mia denuncia sulle “mancette” a cani e porci effettuate nel bilancio di assestamento precedente a quello citato successivamente. È evidente che la mia denuncia “penale” per “truffa” nei mie confronti come semplice cittadino per uso “illegittimo” della quota delle mie imposte e per un evidente “voto di scambio” dei consiglieri con i beneficiari, non si è ancora conclusa, poiché non avuto notizia ufficiale della archiviazione della stessa. Domani, inoltrerò domanda per aver notizia della stessa. Attendo ancora fiducioso, pur avendo avuto notizia, che gli assessorati hanno bocciato d’ufficio i finanziamenti a coloro che non avevano presentato neanche una semplice domanda.
Chiedo per capire lo scenario che si apre. Per quanto il compito sarebbe difficilissimo, ovvero trovare una linearità di assegnazione che asseconda i principi denunciati da questa impugnazione, la giunta regionale può predisporre un provvedimento che recepisce le osservazioni sostituendo il già fatto? Oppure giunta e intero consiglio dovranno rifondere con denari personali quello che a tutti gli effetti potrebbe diventare un gigantesco danno alle casse pubbliche?
Se non erro, sarebbe la quarta impugnazione, in poco più di quattordici mesi.
… Lis at a fàghere sa cara ruja a ‘benefattori’ e ‘beneficiati’?
O “a campo largo” e “a campo stretto” ant a sighire “a tutto campo” pro leare sole meda, abbronzarsi e fàghere a chie campat campet e a chie morit morzat?!
…. e quelli chi si sono già spesi il grano prima di raccoglierlo …. ?
Era ora decenni di carriere politiche costruite con questi sistemi
Erano finalmente arrivati i moralizzatori…
HONESTÀ HONESTÀ HONESTÀ! 😂😂😂
Come direbbe Emilio Fede: CHE FIGURA DI 💩