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Il governo sul latte: con calma. Cattive nuove sugli agnelli, buone per il grano

Posted on 1 Aprile 20191 Aprile 2019 By Paolo Maninchedda

Solo il 29 marzo il presidente della Repubblica italiana Mattarella ha firmato il Decreto Legge cosiddetto ’emergenze’, cioè, per capirci, il decreto che dovrebbe aiutare la risalita del prezzo del latte (ma soprattutto è il decreto antixilella, che i pugliesi immaginano di correggere a loro favore in Parlamento). Adesso inizia l’iter parlamentare. Dai fuochi e fulmini del ‘latte a un euro subito’ di febbraio, al procedere lento e con giudizio di queste settimane c’è di mezzo la manipolazione di Stato dei Sardi di cui tante volte abbiamo parlato.
Gli agnelli: ormai a Messina, Foggia, Grosseto, Napoli, Viterbo, Noci e Ferrara sono pagati sopra i 3 euro (che è un prezzo ugualmente ignobile). In Sardegna, nelle piazze di Sassari, Cagliari e Macomer a 2,20 e 2,35. Motivo? È una storia lunga, ma questa volta sul Consorzio Igp tutto tace.
Grano: L’Authority per la concorrenza ha aperto un’istruttoria sulla società Sis (Società Italiana Sementi), una delle maggiori sementiere italiane, per verificare l’ipotesi di abuso di posizione commerciale nei confronti dei produttori di grano della varietà “Senatore Cappelli”. In sostanza, secondo l’Antitrust la società «avrebbe subordinato la fornitura delle sementi del grano Senatore Cappelli – di cui ha l’esclusiva in base a un contratto di licenza stipulato nel 2016 con il CREA – alla riconsegna da parte dei coltivatori del grano prodotto, ritardando inoltre o addirittura rifiutando in alcuni casi la consegna delle sementi». Vedremo come andrà a finire.

Agricoltura, Mercato, Politica

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