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Sardegna e Libertà

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Autore: Paolo Maninchedda

Ecco l’elenco dei comuni e degli enti finanziati con la delibera di ieri

Posted on 25 Gennaio 201725 Gennaio 2017 By Paolo Maninchedda 1 commento su Ecco l’elenco dei comuni e degli enti finanziati con la delibera di ieri

di Paolo Maninchedda
Ieri abbiamo cominciato a usare il Patto per la Sardegna, firmato da Pigliaru e Renzi, per spostare sulle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione le opere che richiedono tempi lunghi, e finanziare, invece, col mutuo, tutte le situazioni emergenziali o di completamento che sono state istruite positivamente dagli uffici regionali. È interessante studiare, rispetto a questi interventi, il differente interesse (e servizio) fornito dagli organi di informazione tradizionali. La Nuova Sardegna fa un ampio servizio in cui spiega la filosofia e i volumi finanziari dell’operazione, ma ha sotto mezza pagina dedicata alla pubblicità della nuova Audi e quindi non ha potuto riportare le tabelle col nome dei comuni e l’indicazione delle opere. L’Unione dedica alla notizia un colonnino in pagina dell’Economia. Qui interviene la bellezza della rete: si prende un file, lo si carica e si risolve il problema.
Ecco l’elenco (cliccare sul titolo e poi sull’ultima riga).

Informazione, Infrastrutture, Politica

Informazione su strade e Anas sarda

Posted on 24 Gennaio 201724 Gennaio 2017 By Paolo Maninchedda 9 commenti su Informazione su strade e Anas sarda

di Paolo Maninchedda
Oggi il direttore dell’Unione Sarda dedica un fondo alla vicenda della Strada Statale 195, chiusa per lavori dall’Anas. Il titolo parla di una città, Cagliari, in ostaggio dell’Anas.
La Regione ha finanziato lautamente la nuova SS 195, con un tracciato nuovo che la sposta in larga misura verso l’interno. Oggi è una litoranea esposta alle mareggiate, insufficiente nelle dimensioni ai volumi di traffico, non a norma rispetto al rischio idrogeologico.
L’appalto è stato vinto dalla Grandi Lavori Fincosit. E qui apro una parentesi. Devo chiedere scusa a Vito Gamberale, che da tempo addito come responsabile dei comportamenti della GLF. Vito Gamberale non è più presidente della GLF. È stato presidente per meno di un anno; quindi a lui non possono essere addebitate le gravi responsabilità che la Regione ha contestato alla società.
La GLF è accampata lungo la SS 195. Dovrebbe produrre 4 milioni di euro mese e ne produce 1,5 / 2 quandio va bene. La Regione ha chiesto all’Anas la rescissione del contratto in danno per ben due volte. Anas ha avviato le procedure. Non solo: GLF paga i fornitori a 220 giorni (resta da chiedersi perché esistono ancora delle imprese in Sardegna che accettano di fare forniture con pagamento a 220 giorni). GLF è una delle tante imprese che fanno le gare a strascico in Sardegna e poi svernano, passano le vacanze, allevano i figli mentre fanno i lavori che mediamente abbracciano l’alternanza tra due generazioni. La GLF ha anche vinto il 4 lotto della Sassari – Olbia, immaginate con quale preoccupazione la Regione segua lo svolgersi dell’apertura di quel cantiere.

Indipendenza, Informazione, Infrastrutture, Politica

Acqua, dighe e danni

Posted on 23 Gennaio 201723 Gennaio 2017 By Paolo Maninchedda

di Paolo Maninchedda
Cominciamo dalle cose che sono andate bene.
Per il maltempo non ci sono stati morti (sebbene ci siano stati due decessi successivi agli eventi e legati a distrazione o imprudenza che devono comunque far riflettere). Rispetto a questo obiettivo, cioè rispetto alla tutela della vita, la Sardegna sta imparando a gestirsi in modo corretto davanti agli eventi calamitosi.
Le scorte d’acqua sono aumentate.
Ieri sono entrati circa 10 milioni di metri cubi di acqua nel bacino della diga del Liscia. Nel Flumendosa ne sono entrati più di 45. Sono numeri importanti, se si tiene conto che dal 20 dicembre al 20 gennaio il sistema idrico multisettoriale della Sardegna aveva visto crescere i volumi invasati complessivamente di poco più di 87 milioni di metri cubi in un mese. Il Liscia va oggi ad attestarsi intorno ai 48 milioni di metri cubi invasati, cifra che dà un po’ di ossigeno e consente di fare i lavori previsti con un pizzico in più di tranquillità. Ora l’area di criticità è il complesso del Bidighinzu e del Cuga, che devono e possono essere rinforzati con l’acqua del Coghinas.
Abbiamo gestito correttamnete la diga di Maccheronis che, lo dico anche per chi scrive i comunicati istituzionali, “deve” sfiorare, è nata per sfiorare, cioè per laminare la piena. Quando vediamo l’acqua scendere dal colmo della diga, vediamo la diga fare ciò per cui è progettata.

Ambiente, Infrastrutture, Politica

Cosa siamo e cosa non siamo

Posted on 21 Gennaio 201721 Gennaio 2017 By Paolo Maninchedda

di Paolo Maninchedda
Se c’è una poesia che rende bene il crollo di ogni certezza che il Novecento derivò dall’aver assistito a guerre, stragi, tirannidi e odi inestinguibili, è “Non chiederci la parola” di Montale. Gli ultimi versi sono i più celebri: «Codesto solo oggi possiamo dirti / ciò che non siamo, ciò che non vogliamo». Sembrano parole arrendevoli, ma sono semplicemente realistiche. A volte è già molto sapere ciò che non si vuole e non si vuole essere.
Tra le cose che qualsiasi europeo con un po’ di memoria non può volere vi sono i nazionalismi con i loro parenti stretti: isolazionismo, razzismo, totalitarismo, dogmatismo e bellicismo.
Ieri il presidente americano ha portato al potere la vecchia destra euro-americana, forse un po’ più caciarona di quella inglese o francese, ma pur sempre quella maledetta destra che ha sempre portato l’Occidente alla guerra.
Noi sardi siamo dentro un secolare scenario bellico. Noi siamo una vecchia terra di mezzo mediterranea, un luogo di contatto e di transito che si trasforma in confine nei momenti di tensione tra l’Europa e l’Africa.
Noi dobbiamo stare molto attenti a ogni minima variazione degli scenari internazionali.

Economia, Indipendenza, Informazione, Politica, Politica estera

La paura del futuro e la tentazione del disordine

Posted on 19 Gennaio 201719 Gennaio 2017 By Paolo Maninchedda 2 commenti su La paura del futuro e la tentazione del disordine

di Paolo Maninchedda
Il sentimento più diffuso in Sardegna è la paura del futuro.
Tutto sembra sbagliato, disordinato, incapace di rispondere ad attese e cambiamenti.
Con gli occhi perennemente cerchiati di nero ogni cambiamento, pur reale, non risulta essere visibile.
Faccio degli esempi che mi riguardano così evito di pestare i calli a chicchessia.
Ricordo tutto questo per condividere la severa disciplina psicologica che ogni giorno mi impongo: decidere ogni giorno che cosa si fa in più rispetto al giorno prima e non guardare mai la montagna di cose che restano da fare per rimanerne annichiliti. La seconda operazione che faccio è difendermi dai protestari di professione: c’è tanta gente che non indica soluzioni, non esplicita mai che cosa ha fatto in prima persona per affrontare un problema e che cosa intende fare per il futuro, ma semplicemente protesta, pensando che la denuncia in sé determini la soluzione. Mentre con queste persone parlo, discuto, cerco di offrire punti di vista differenti, con i politici che pensano di guidare la protesta per conquistare l’egemonia dello Stato – conducendo le folle inferocite alla vittoria e portando se stessi al potere -, con questi combatto.

Editoriale, Elezioni, Politica

I corvi sanitari e le intelligenze perdute

Posted on 17 Gennaio 201717 Gennaio 2017 By Paolo Maninchedda 1 commento su I corvi sanitari e le intelligenze perdute

di Paolo Maninchedda
Mentre la politica sarda si impegna ad affidare i certificati medici agli uccelli del malugurio, nel mondo succedono cose per noi molto rilevanti.
La parola chiave è la degenerazione del concetto di concorrenza.
Nelle università italiane si ripete ormai da decenni che la concorrenza è tutto, che competere è la vita, che la qualità dipende dalla qualità della competizione. Nelle università italiane si è insegnato che la globalizzazione è comunque un’opportunità, che bisogna prendere atto che tutto nel mondo è integrato e che i prezzi e i valori si decidono sul piano planetario.
Adesso ci si comincia a svegliare e a scoprire:
1) che l’effetto di tutto questo è che i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri; 2) che la corsa al prezzo più basso a prescindere dalle condizioni generali (diritti, garanzie,

Economia, Editoriale, Politica, Politica estera

Ci risiamo. Via le preferenze, avanti i preferiti. Si ricomincia da su connottu

Posted on 16 Gennaio 201716 Gennaio 2017 By Paolo Maninchedda 1 commento su Ci risiamo. Via le preferenze, avanti i preferiti. Si ricomincia da su connottu

di Paolo Maninchedda
Ieri Renzi, nell’intervista a Repubblica, ha individuato – come dice lui – «nuove polarità», in particolare la coppia identità-innovazione, precisando subito dopo che non si deve lasciare l’identità alla Destra (bisognerebbe capire di quale Destra parli, ma è un altro argomento). (…)
Se questo è l’inizio di un ragionamento serio (ma ho qualche dubbio che si tratti di una cosa buttata lì ma non adeguatamente approfondita) allora sarebbe opportuno spingerlo fino a fare emergere una verità scioccante per la Repubblica Italiana: l’identità nazionale italiana è una costruzione unitarista posticcia che incombe sui destini di tanti come un dogma inviolabile e indiscutibile. La Sardegna è dentro questa storia senza alcuna convenienza (…). Se ci si sta realmente emancipando dal dogmatismo della cultura politica italiana, allora c’è un banco di prova utile: la legge elettorale. Andrebbe discussa in modo molto trasparente, invece così non accade. Anzi, già si parla di liste bloccate senza preferenze. Ci risiamo. Papi, cardinali, vescovi, canonici e dogmi per fare liste che proteggano le élites interne dei partiti. Si ricomincia da su connottu.

Elezioni, Indipendenza, Politica, Stato sardo

Sta arrivando un altro ‘pacco’ sanitario

Posted on 14 Gennaio 201714 Gennaio 2017 By Paolo Maninchedda 3 commenti su Sta arrivando un altro ‘pacco’ sanitario

di Paolo Maninchedda
Ogni volta che vedo un ministro della Repubblica italiana comparire raggiante in televisione per un risultato conseguito, mi chiedo se non stia per arrivare un fregatura per i sardi.
Ieri e oggi è stata la volta del ministro Lorenzin che ha dalla sua solo la cortesia, il garbo e l’educazione.
Il ministro è apparso soddisfatto e raggiante per il varo dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, che in buona sostanza sono il vademecum di ciò che nel sistema sanitario nazionale viene sostenuto finanziariamente con le imposte pagate dai cittadini. Adesso ognuno ricordi che in base all’accordo del 2006, la Sardegna ‘si paga’ interamente il costo della Sanità.
Veniamo al dunque.
Quanto costano in più i nuovi livelli di assistenza?

Indipendenza, Politica, Salute, Sanità, Stato sardo

Conviene produrre latte?

Posted on 13 Gennaio 201713 Gennaio 2017 By Paolo Maninchedda 2 commenti su Conviene produrre latte?

di Paolo Maninchedda
Conviene produrre latte? La risposta è “Sì, ma ad alcune condizioni”.
La prima non è economica, è culturale.
Siamo capaci, da sardi, di stringere un patto tra di noi e di mantenerlo?
Se non finisce la sottocultura della furbizia, che sospetta sempre dell’altro e quindi legittima se stessi a fare qualunque cosa per difendersi, allora è molto difficile modificare le strategie economiche del comparto economico più intrecciato con l’utilizzo del territorio, con la produzione della ricchezza, con il turismo, con la salute e il benessere.
Mi spiego più nel dettaglio, facendo delle domande e dando delle risposte. Allora proviamo a dire la cosa che serve alla Sardegna: serve un grande accordo su quanto latte si produce ogni anno, quanto ne si lavora per determinati prodotti, quanto ne si tira fuori dal mercato, se necessario (come si è fatto per esempio nel settore bovino), pur di tenere il prezzo. Ogni allevatore deve sapere, prima dell’inizio della campagna, quanto latte è opportuno che lui produca in modo da non inondare il mercato di un’offerta così alta da distruggere ogni prezzo e ogni valore.

Agricoltura, Informazione, Politica

Ieri in Consiglio regionale: per chi parlano?

Posted on 12 Gennaio 201712 Gennaio 2017 By Paolo Maninchedda 2 commenti su Ieri in Consiglio regionale: per chi parlano?

di Paolo Maninchedda
Ieri ho avuto l’onore di partecipare alla riunione del Consiglio regionale.
All’ordine del Giorno l’approvazione dell’autorizzazione all’esercizio provvisiorio e la mozione sul prezzo del latte.
La scena è stata occupata dal dibattito sulla sentenza della Corte Costituzionale italiana sul bilancio della Sardegna 2016.
L’assessore Paci è stato scorticato vivo dall’opposizione, con parole pesanti; accuse infamanti e generiche sparate alla viva il parroco sono state dedicate anche alla maggioranza e alla Giunta. Si è toccato anche il vertice della ‘faccia di bronzo’ come sostituto della ‘faccia di culo’ (non detto, ma parafrasato). Mentre assistevo a tutto questo, mi chiedevo: a chi stanno parlando?
Un’indagine Ocse dice che il 47% degli abitanti della Repubblica italiana è analfabeta strutturale. Che cosa vuol dire? Significa che non è in grado di capire un messaggio complesso: da un discorso di media lunghezza al bugiardino di un farmaco, da testi come questo che io sto scrivendo, alle istruzioni per l’home banking; dalla lettera dell’Inps ricevuta a casa al verbale di una contravvenzione. (…) Altro che agoni sulle estremizzazioni! Serve un discorso nuovo di sacrificio, lavoro, impegno, visione e coesione. Invece ils istema politico sardo sembra il cane che porta il guinzaglio al nuovo padrone: il populismo neofascista.

Informazione, Politica

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