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Formaggio e magistratura: buone notizie

Posted on 29 Aprile 202230 Aprile 2022 By Paolo Maninchedda

Il giudice non ha dissequestrato le tonnellate di Fiore Sardo ritenute non conformi al disciplinare di produzione, di cui abbiamo parlato in un altro articolo.

Sembra una notizia banale, invece non lo è, perché significa che il PM (che ha chiesto e ottenuto il mantenimento del sequestro) ha letto il disciplinare di produzione, ha capito che il latte crudo non è il latte termizzato e che i formaggi fatti con queste due procedure sono diversi e di diverso sapore.
Questa è una vera notizia.
In una terra dove i giornali si riempono la bocca dell’insularità in Costituzione da un lato e dall’altro devono raccontare della tragedia del caro trasporti in Sardegna, guardandosi bene dal cogliere la contraddizione e dal dire che è tutta una fuffa salottiera a copertura del fallimento del sardismo ad personas di Solinas, è un dovere valorizzare le notizie nascoste.

In una terra dove i giudici fanno della grosserie di accertamento della verità il loro tratto distintivo (un tribunale del riesame, poi spernacchiato dalla Cassazione, si è bevuto a tracanno, per fare un esempio, la tesi assurda di un ispettore del lavoro che aveva esteso a piacere le norme del reclutamento dei dipendenti pubblici ad altri settori), in cui gli avvocati si preoccupano più della psicologia dei tribunali che della ricostruzione della verità (agli atti di diversi processi, ci sono le intercettazioni di testimoni che commettono reati che la Procura non persegue, perché quei testimoni sono utili in un determinato procedimento, con gli avvocati che si guardano bene dal richiamarle perché i giudici giudicanti, a differenza di ciò che accade negli Usa e in Gran Bretagna, impediscono che la credibilità di un testimone sia messa in dubbio da un fatto non pertinente a quello a processo. È così che i farabutti diventano gentiluomini per il tanto che serve), in cui la Polizia Giudiziaria può sbagliare ad libitum, trovare un magistrato che legge tutte le carte è un miracolo.

Per noi poveri mortali, trovare un magistrato che legga le carte, che è informato perché è un lettore di libri e di quotidiani (ce ne sono stati alcuni che, se in udienza qualcuno avesse detto che Cavour aveva guidata la Brigata Sassari in guerra, non avrebbe battuto ciglio tale e tanta è ormai la nebbia culturale di quelli che un tempo erano intellettuali. Oggi si vantano di essere tecnici del diritto, conoscono gli articoli di legge, a volte, ma nella maggior parte dei casi non sono più persone colte e informate, al massimo vanno in palestra) è una buonissima notizia di cui dovevamo dar conto.
Viva la magistratura colta e alfabetizzata!

Agricoltura, Politica

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