Skip to content
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie policy
  • Login
Sardegna e Libertà

Sardegna e Libertà

  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Lavoro e impresa
  • Cronaca
  • Salute
  • Ambiente
  • Stato sardo
  • Toggle search form

Il profumo che sale al cielo tra i sarcasmi della folla

Posted on 12 Aprile 201512 Aprile 2015 By Paolo Maninchedda

lupodi Paolo Maninchedda
Ho già scritto di una figura della Chiesa a me cara: il cardinale Jean Daniélou, morto nel 1974 a casa di una prostituta parigina cui portava periodicamente di che vivere, ma per anni dimenticato e rimosso dalle cronache ecclesiastiche e culturali perché sospettato di andarvi con altri intenti.
Il fratello del cardinale, Alain, è stato uno dei più grandi induisti del Novecento.
A febbraio si è tenuto a Roma un convegno dedicato ai quaderni spirituali del cardinale e agli scritti del fratello su di lui. Ne ho trovato in rete degli scampoli bellissimi. Eccoli:

«La sua morte e lo scandalo da essa provocato, quando lui era diventato una delle maggiori figure della Chiesa, è stata una specie di vendetta postuma, uno di quei favori fatti dagli dei a quelli a cui vogliono bene. Se fosse morto qualche momento prima o dopo, o se avesse fatto visita a una signora del sedicesimo arrondissement col pretesto di opere di beneficenza, invece di portare i proventi dei suoi scritti teologici a una povera donna bisognosa, non ci sarebbe stato nessuno scandalo».

«Da sempre Jean si era dedicato alle persone malviste. Aveva, per un certo periodo, celebrato una messa per gli omosessuali. Cercava di aiutare i detenuti, i delinquenti, i ragazzi in difficoltà, le prostitute. Ho ammirato profondamente questa fine di vita simile a quella dei martiri, il cui profumo sale al cielo tra l’obbrobrio e i sarcasmi della folla».

«È morto come muoiono i veri santi, nell’ignominia, nei sogghigni, nel disprezzo di una società astiosa e vile. Negli ultimi anni della vita di mio fratello, abitavo vicino a Roma ed ero, nell’opinione del clero, un apostata di un certo rilievo. C’era chi ci confondeva l’uno con l’altro e alcuni critici avevano persino attribuito a mio fratello il mio libro ‘L’Érotisme divinisé’, dicendo: ‘Si sa della libertà di spirito dei gesuiti, però…’. Mio fratello provvide a dimostrare che lo scandalo non è dato dalle nostre credenze o dai nostri atti ma dall’ironia degli dei, che ridono di queste accozzaglie di regole di vita e di cosiddette ‘verità che bisogna credere’, di cui gli uomini attribuiscono a loro la paternità».

Politica

Navigazione articoli

Previous Post: Oggi non ho niente da dire
Next Post: L’Enel chiude le centrali. Al loro posto? Grandi magazzini, industrie automobilistiche, piante grasse e razzi spaziali

Cagliari, 27-30 aprile 2025

Racconta una storia sarda

Racconta una storia sarda

Vent’anni di Sardegna e Libertà, Nuoro, 21 luglio, ore 18:30

Racconta una storia sarda

Ultimi commenti

  • Benedetto Sechi su La crisi Todde
  • Aequitas su La crisi Todde
  • Tatanu su Un papa credente
  • G.F su La crisi Todde
  • Mario Pudhu su Un papa credente
  • Carla su Un papa credente
  • Marco Casu su Un papa credente
  • Enrico su Un papa credente
  • Marco Casu su Un papa credente
  • pit-hard su Un papa credente
  • M su Un papa credente
  • Antonio su Un papa credente
  • Giorgio su Un papa credente
  • Marco Casu su Il buco nero della magistratura cagliaritana
  • Mario Pudhu su Un papa credente

Nuove province per nuovi disoccupati eccellenti

Nuove province per nuovi disoccupati

Sardegna e Libertà si ispira culturalmente ai valori di libertà, giustizia, sostenibilità, solidarietà e non violenza, così come essi sono maturati nella migliore tradizione politica europea.

Sardegna e Libertà – Quotidiano indipendente di informazione online

Registrato il 7 novembre 2011 presso il Tribunale di Cagliari. Num. R.G. 2320/2011 – Num. Reg Stampa 8
Direttore responsabile Paolo Maninchedda

Copyright © 2022 || Sardegna e Libertà ||

Powered by PressBook Blog WordPress theme