C’è qualcosa nella sanità sarda che non è politico e sembra attenere all’equilibrio, alla saggezza, nel senso, però, della mancanza di entrambi.
Ieri, il commissario straordinario della Asl di Nuoro ha chiesto ai commentatori della rete di fornire indicazioni per la soluzione dei problemi e non solo critiche.
Se un dirigente pubblico è più concentrato sulle forme della polemica sociale che sulla struttura di ciò che dirige, il risultato pessimo è assicurato (non a caso oggi Franco Meloni scrive sull’Unione che cominciano ad esserci prove – Fondazione Gimbe – che la sanità sarda stava migliorando (bontà loro!) sotto Solinas ed è peggiorata sotto la Todde, la quale, per tutta risposta, in nulla preoccupata del disordine in cui ci costringe a vivere, oggi da un lato conquista la prima pagina della Nuova Sardegna, dicendo di non essere stata informata della presenza di villeggianti israeliani in Sardegna – e ci mancherebbe pure che la si dovesse informare -, dall’altra ha l’assessora del lavoro che sull’Unione ci diletta con gli effetti terapeutici del ballo. Va tutto bene! Viva Sant’Antonio!).
C’è qualcosa di alterato in tutto questo, non manca l’intelligenza, manca il suo uso consapevole. È più grave.
Ma l’apice è raggiunto da una missiva, ai limiti della disperazione, del direttore generale dell’assessorato alla sanità, il buon Luciano Oppo.
Breve riepilogo: la Regione ha scelto di non reclutare dirigenti dalla graduatoria del concorso recentemente conclusosi. Ha scelto di avere solo dirigenti in comando, facili da prendere, facilissimi da mandar via, insomma dei controllati promossi controllori con i posti controllati congelati.
Evidentemente, però, anche con un team reclutato sul principio della precarietà e dell’autotutela corporativa, le cose non vanno bene.
Ed ecco che il buon Luciano scrive a tutti i direttori generali di tutta l’amministrazione regionale allargata, per cercare dirigenti per il “supporto al piano di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sanitari ed amministrativi”.
Sorvolo sulla sintassi burocratese del testo che richiederebbe un corso rapido di perspicuità (non basta aggiungere parole a parole perché una frase risulti chiara) e vado al dunque: questi dirigenti andrebbero a lavorare in sanità con lo stesso stipendio che prendono attualmente.
Siamo alla frutta.
Evidentemente il reclutamento è andato male e adesso si sta percorrendo l’ultima strada dell’appello ai volenterosi che dovrebbero cambiare mestiere senza alcun vantaggio, poi, e sarà il passo successivo, si andrà all’esterno, inevitabilmente, cioè si faranno bandi per società private cui appaltare funzioni amministrative proprie dell’amministrazione regionale.
Niente di tragico, intendiamoci, ma resto dell’idea che o si fanno bene i concorsi o si rinuncia ai concorsi e si fanno gli appalti esterni. Fare entrambi vuol dire essere nel pallone, non capire, annaspare.

Zuccarelli è imbarazzante ma, tutti lo sanno, non ha i requisiti e tra meno di due mesi va a casa. Il problema grosso è Oppo che ha ancora due anni di incarico. Che si fa?
Voglio divagare, e mi scuso. Ebbene, alla fine della seconda guerra mondiale gli americani, per tagliare i costi di vite umane e di mezzi nella guerra del pacifico e sfiancare cosi il Giappone, progettarono il B29 superfortres, con un costò per l’amniistrazione di quasi due volte il progetto della bomba atomica. Taglio corto. Ebbene, l’unico responsabile del velivolo (costosissimo) e del suo equipaggio era il comandante. Qualsiasi cosa accadesse al mezzo determinata da un non accurato controllo di tutti i sistemi (compreso un inceppamento delle mitraglie per una cartuccia montata al contrario o un errata pressione dei pneumatici) veniva addebitata al solo comandante.
” la Regione ha scelto di non reclutare dirigenti dalla graduatoria del concorso recentemente conclusosi ” perchè si fanno i concorsi se poi non si assume i vincitori e si cercano altre vie forse ci sono persone sgradite , il Dottor Zuccarelli prenderà in considerazione le proposte che sicuramente gli arriveranno , Prof non so se ha letto sull’unione che l’assessore alla Sanita che il caos Sanità è colpa dei Giornalisti
Ho certezza che questa mezza amministrazione regionale usa le linee guida che si trovano nel Merdamandum, manuale per fare correttamente le cose a pene di segugio. edizione aggiornata con i casi della regione sardegna. Minchione editore
Egregio, il post del C.S. della Asl di Nuoro la dice lunga sul livello sia professionale che politico della linea di comando.
Se qualcuno pensava che il nostro SSR fosse alla frutta, si ravveda: bevuto l’ammazzacaffe’ si è dileguato senza neanche pagare il conto (come da moda diffusa). Che strazio. Saluti.
Buongiorno, questo vuole essere un contributo alla conoscenza che nulla toglie al giudizio negativo su questa maggioranza.
La nota sembrerebbe finalizzata a reclutare, internamente al sistema regionale, personale amministrativo con competenze specifiche, non dirigenti. L’eventuale spostamento, anche temporaneo, da una DG all’altra è contemplato dalla L.R. 31/1998. Tale tipologia di reclutamento non prevede maggiori compensi, al netto di eventuali incarichi incentivanti. In ogni caso è un passaggio obbligato prima di procedere al reclutamento esterno come detto da Giorgio Piras.
in effetti pretendere/considerare, da parte del Commissario ASL, proposte per soluzioni praticabili e valide per risolvere i problemi della sanità che giungano da soggetti evidentemente non competenti quali “post e pagine social” ha un che di tragicomico;
piuttosto direi che “le attività di gestione delle informazioni utili a validare le scelte in termini di analisi e implementazione sulle proposte progettuali in ambito di management sanitario”, evidenziate dal Dr, Oppo hanno sempre avuto una magica attrattiva sulle mie ambizioni, che nondimeno crisbano le vassagne alla fiorga vieppiù alquanto, in saecula saeculorum
La “ricognizione interna” è un passaggio obbligatorio propedeutico all’apertura verso l’esterno o all’appalto di servizi. Chi avvia la selezione interna lo fa semplicemente per il rispetto di un obbligo di legge, ben sapendo che la mancata previsione di incentivi specifici e la necessità del nulla osta della struttura di provenienza non possono che determinare un nulla di fatto
dopo il gettonismo sanitario, ecco a voi il gettonismo amministrativo. Cosi, non saranno più solo i medici ad essere mercenari. Con buona pace di tutte le Amministrazioni Pubbliche.
SENZA PAROLE!
MA COME AFFERMAVA GEORGE ORWELL : “IL POPOLO CHE ELEGGE POLITICI DISONESTI, SIA ETICAMENTE CHE MORALMENTE, NON È VITTIMA, È COMPLICE!” UNA FRASE MERAMENTE RETORICA AD INDICARE UNA MISERABILIA DA ENTRAMBE LE PARTI CHE SI PROTRAE DA SEMPRE CON ALTI E BASSI FINO A TOCCARE SPUDORATAMENTE IL FONDO!
Ovvero…servono post in cui si propongano soluzioni valide e praticabili per risolvere i problemi della sanità ….vi prego ditemi che siamo su lercio perché altrimenti vuol dire che siamo alla follia.
Certo è così.
Fare come fanno altre strutture che ‘uccidono’ chi per fare bene il suo lavoro dà voce al malcontento per fornire risposta ed iniziano la celebrazione del proprio operato? Una buona pubblicità rende tutti silenziosi.