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Sa Carta pro sa Repúbblica de Sardigna

Posted on 9 Agosto 201722 Dicembre 2017 By Paolo Maninchedda 2 commenti su Sa Carta pro sa Repúbblica de Sardigna

Il Partito dei Sardi ha approvato nella sua Assemblea Nazionale del 24 giugno la bozza di una Costituzione della Repubblica di Sardegna che oggi sottopone all’attenzione di tutti i sardi disponibili a immaginare e costruire un futuro diverso, fatto di nuove opportunità, nuove responsabilità, nuove libertà e nuove solidarietà.

Si tratta dell’ossatura di una carta costituzionale aperta a tutti i contributi che possano ulteriormente migliorarla. Dà solo un’idea dello Stato che vorremmo costruire, fondato su un forte equilibrio tra le libertà individuali, il sistema dei diritti e dei doveri, i vincoli sociali, le solidarietà civiche.

Al termine del periodo di consultazione e dopo la successiva rielaborazione con i vostri contributi, il Partito dei Sardi voterà in una giornata solenne, aperta a chi vorrà accreditarsi, il testo definitivo. Chiediamo a quanti tengono alla Sardegna di voler generosamente concorrere alla definizione di questo importante e significativo documento.

Questa la piattaforma partecipativa: www.sacartaprosarepubblica.eu

Indipendenza, Politica, Stato sardo

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Comments (2) on “Sa Carta pro sa Repúbblica de Sardigna”

  1. Abdullah Luca de Martini ha detto:
    16 Agosto 2017 alle 17:20

    Care Paule,
    pro Sarda constitutione proposita gratias tibi plurimas ago. Quiddam tamen sic mihi molestum legi, ut consilium ceperim scribendi: agitur de Anglico sermone approbando “publico mundano”. In primis cur Sardiniae sit talem linguam designare non intellego; secundo – quod maius est – quid ita perpaucorum nummulariorum uniuersam dominationem etiam ad linguam, non amplius ad uectigalium pecuniaeque disciplinam tantum pertinentem, sancire debemus? Si quis uolt, nolo ipse ac multi credo mecum: cum noua seruitus apparet, moralis maxime est ratio huius recusationis. Nec Villelmi Shakespeare siue Ioannis Milton nec Londiniensis imperii nam sermo eligitur, uerum instrumentum saeui feneratorum francomurariorumque ac sionistarum generis, quod, foederatis ciuitatibus Americae conditis, diruta Carali, totum terrarum orbem in dicionem redigere coepit usura. Vnam mundanam linguam quaeruntne? Ecce artificiosa lingua nuncupata “Esperanto” optima se offert, aut Latina, quae sola cunctos Sardos coniungere potest, praesertim quoniam unica Sarda lingua abest, sed quattuor sunt: Logudorensis, Campitanensis, Gallurensis et Turritana, omnes mea sententia recognoscendae. Quantam grauitatem in toto orbe res publica habeat, in qua lingua Latina sit publica adhibitaque, praeterea consideretur. Cur Anglicam igitur? Nonne ista potestatis forma Europaea atque uniuersa opprimit Sardiniam? Num Sardinia libera esset sine nummis suis edendis? Nati Latini, Americani num moriemur?
    Vale.

  2. Marco Contu ha detto:
    10 Agosto 2017 alle 12:58

    Sono convinto che realizzaremo il nostro sogno di una Sardegna indipendente e sovrana.

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