Per fare informazione non questuante, occorre in Sardegna cercare le notizie vere sotto la coltre dei comunicati stampa, cioè della propaganda. Per esempio, oggi i giornali sardi danno per certa la rottura tra l’Assessore all’Agricoltura Satta e I Progressisti e ieri avevano assicurato l’imminente passaggio di Desiré Manca, che sta facendo una marea di cose inutili e politicamente gravi, dal Lavoro alla Sanità (che significherebbe passare dai ciaramiddi sugli Oss agli fruddieri sui chirurghi). Oggi non vi è traccia di alcuna rottura tra i Progressisti (si tratta della normale tensione interna a un gruppo che vuole oggi Agus assessore, se possibile alla Sanità, e ovviamente deve combattere contro chi non vuole essere licenziato per far spazio al più composto dei compagnetti, ma se anche gli auspici sono una notizia, allora bisognerebbe parlare di tante ‘notizie’ quanti sono i consiglieri regionali, perché sono sempre, per come dire, con le lancette pendule a mezzogiorno per ciò che riguarda il potere che sentono mancare alle loro augustissime persone). Oggi, l’altro ischimuzu promosso a notizia è l’imminente licenziamento dello staff di Rombo, come se lo avesse scelto lui!
In questo quadro, dove, dimenticavo, spicca l’intervista lunare di ieri del responsabile delle liste d’attesa dott. Minerba, un testo archeologico di organizzazione statale vetero-comunista della sanità, con pazienti invitati a sottomettersi alla luminosa struttura sanitaria, che non funziona e che, secondo le mirabili opinioni dirigistiche di Minerba, invece potrebbe funzionare meglio solo grazie al comportamento finalmente virtuoso dei pazienti, asinacci che non sono altro, che dopo essere stati prenotati per una visita urgente dopo due anni, devono essere anche capaci di ricordare la prenotazione e di disdirla. Breznev spazzava casa a Minerba! In questo quadro, dicevo, gli incendi incombono e io voglio dimostrare che la scelta della Todde – con la consueta prepotenza di chi pensa di essere la realtà e non invece di aver il compito più umile di doverla governare – di subordinare l’approvazione della finanziaria alla approvazione della legge sui commissariamenti in sanità, che è stata inutile e inconcludente, sebbene non si trovi un giornalista che lo dica, lo dimostri e lo ripeta, ha procurati danni profondi all’amministrazione regionale.
Con un po’ di pazienza ho trovato la Determinazione a contrarre del Dirigente del Servizio Volontariato, Logistica e Telecomunicazioni per l’affidamento di servizi di manutenzione della rete Radio Regionale, quella la cui efficienza è indispensabile per la lotta agli incendi.
La bellezza di questi atti è che devono essere, per legge, capaci di raccontare tutto il percorso amministrativo che li genera. Si badi alla data: 18 aprile 2025, si è drammaticamente in ritardo per bandire la gara, aggiudicarla e ottenere la prestazione in modo che tutto sia pronto per la stagione degli incendi.
Il Dirigente diligentemente ricorda che il contratto in essere scade il 18 04 2025.
Ad ogni buon conto, egli richiama anche e soprattutto la delibera della Giunta Regionale n.29/34 del 07.08.2024 con la quale la Giunta aveva deciso di finanziare la realizzazione della “Rete radio regionale estesa” suggerendo di procedere con “l’indizione di un appalto integrato misto lavori-forniture e servizi, inclusa la manutenzione di tutto il sistema radio, comprendente, oltre le apparecchiature, i ricoveri e i tralicci dei siti radio, gli apparati fissi, veicolari e portatili per un quinquennio”.
Ovviamente, in una Regione come quella dei Cinquetasche, non si procede agli appalti strategici, perché nel frattempo si devono fare gli assestamenti di Bilancio con le mance, e dunque “nelle more” dell’indizione del bando per la Rete radio regionale estesa si avvia il solito “iter per bandire ed aggiudicare un nuovo appalto per i soli servizi di manutenzione della
rete radio regionale per la durata di 12 mesi” e si è chiesto alla Centrale Unica di committenza di poter a assicurare entro aprile 2025 un operatore economico idoneo all’espletamento del servizio.
E qui la verità emerge cristallina: la Centrale Unica di Committenza comunica a marzo con la nota Prot. n. 3602 del 21/03/2025 che non si poteva procedere all’adozione della determinazione a contrarre, in quanto non ancora approvato il Bilancio 2025 – 2027, perché risultava evidentemente assente la necessaria copertura economica e dunque si era nell’impossibilità di confermare l’effettiva disponibilità dei fondi a copertura della spesa stimata per l’intervento”.
Detto in modo ancora più esplicito: non si poteva procedere alla gara perché non c’era la copertura finanziaria, perché si era in esercizio provvisorio.
E perché si era in esercizio provvisorio? Perché la Todde aveva deciso di fare la legge sui commissari prima della legge finanziaria. E perché la Todde ha fatto questa solennissima fesseria? Perché sa comandare ma non sa governare, è guidata più dalla stizza che dalla ragione.
A questo punto inizia il ping pong tra la Regione e la Ditta che garantisce il servizio, la quale chiede 400.000 euro e rotti per proseguire l’attività in proroga; la Regione non può garantire questa somma e propone, pur di vedersi garantiti i servizi essenziali, 61.000 euro e rotti; l’azienda rilancia e propone 91.000 euro e si va a finire a una procedura negoziata per i soli mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, e per i soli servizi essenziali, pari a 212.000 euro. Gli incendi sono già iniziati.
Si può dunque affermare che grazie all’imperizia prepotente della presidente Todde, il servizio dei ponti radio della Regione durante la stagione degli incendi si reggerà su manutenzioni fatte con gli stecchini, limitate all’essenziale, in ragione delle bramosie sanitarie di chi vuole il potere per il potere, non perché lo sa usare per trasformare la realtà. Mandino ora i commissari delle Asl a fare il passa parola per trasmettere gli ordini durante la campagna antincendio.
prof. prima le dichiarazioni della Presidente ed assessori era ” è la prima Volta” adesso è ” abbiamo cambiato passo” e si vede il nulla di nulla anche perchè il popolo questo ” cambiamento” non lo percepisce
Perdonate l’ignoranza ma la rete radio di cui si parla è a disposizione anche del 118?