Non so quanti ricordino che sulla revoca del mandato difensivo del Comitato Regionale di Garanzia affidato all’avv. prof. Fercia, Pietro Pittalis aveva presentato un’interrogazione parlamentare con richiesta di risposta scritta.
La risposta è arrivata agli atti della Camera, eccola, e annuncia, di fatto un’ispezione ministeriale:
«Ebbene, in tale seduta, con decisione assunta a maggioranza, il mandato conferito all’avv. Fercia è stato revocato per ritenuta compromissione del rapporto fiduciario tra il legale ed il Collegio. Ora, gli elementi sinora raccolti rendono necessaria la prosecuzione degli accertamenti già disposti, e ciò anche al fine di approfondire la questione relativa all’ipotizzato conflitto di interessi dell’attuale Presidente del Collegio con la destinataria dell’ordinanza opposta in ragione del rapporto di coniugio intercorrente tra il primo e la dott.ssa Marcella Marchioni, Direttore Generale dei Servizi Finanziari della Regione.
Invero, il sospetto paventato nell’atto parlamentare non può esimere quest’ Amministrazione dal compiere tutte le doverose verifiche. È per questa ragione che è stato dato incarico alla competente articolazione ministeriale di procedere in tal senso.
Resta inteso, dunque, che il Ministro della giustizia non mancherà, nei limiti delle proprie competenze, di assumere le opportune iniziative».
Non c’è più niente da dire, hanno già detto e fatto tutto il male possibile per la mia Terra.
Incapaci, ignoranti e presuntuosi, talmente presuntuosi che non si vergognano della loro incapacità. Se solo si perseguisse ciò che è giusto, invece di ciò che è più conveniente.
Ordine del giorno della convocazione effettuata dal Presidente “viario” (scusate, ma soffro di sindrome da correzione di bozze) era relativo alla nomina dell’avvocato, ma in relazione a due ipotesi 1) la possibilità che la difesa venisse esercitata obbligatoriamente dall’avvocatura dello Stato (cosa che poi non è stata) 2) profili di responsabilità derivanti dalla nomina di un avvocato di libero foro (forse temevano di doverlo pagare di tasca?)
La decisione è stata però assunta per “Ritenuta compromissione del rapporto fiduciario”. E cioè?
Si spiega che cosa avrebbe compromesso il rapporto fiduciario?
In diritto pubblico si torna sempre lì : la motivazione, che non mi pare in questo caso sia chiara.
Ma lasciamo stare Marcella Marchionni, dirigente di lungo corso in Regione, che non aveva certo bisogno della Todde per fare il direttore generale.
per così dire…fin da prima di insediarsi con il pasticcio del rendiconto, a seguire ne hanno combinato di tutti i colori senza risolvere nessuna tra quelle che erano e sono le urgenze della Sardegna. non hanno un bricciolo di dignità, compreso il segretario del pd che ad oristano in un intervista in tv ha dichiarato che non si dimette perchè c’è l’incertezza della decadenza…come dire non sono scemo che mollo la poltrona adesso che rischio di non essere candidato dopo 200 mandati…faccio i miei interessi non quelli del mio partito e dei sardi… rimango incollato con il vinavil.
aspettiamo pure un rinvio a giudizio per false dichiarazioni di quall’altra…quella che usa colla speciale…