Skip to content
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie policy
  • Login
Sardegna e Libertà

Sardegna e Libertà

  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Lavoro e impresa
  • Cronaca
  • Salute
  • Ambiente
  • Stato sardo
  • Toggle search form

Impunito clientelismo sardo-piemontese

Posted on 3 Maggio 201822 Maggio 2018 By Paolo Maninchedda

Penso di essere l’unico uomo politico sardo a non possedere il numero di telefono del Venerabile ed Eccellentissimo imperatore Moirano.
Ieri il gruppo del Partito dei Sardi ha presentato questa interrogazione che, in perfetto linguaggio burocratico, e quindi un po’ oscuro, spiega attraverso quale contorto percorso l’Imperatore è riuscito a nominare due ex capi di gabinetto dell’Assessore della sanità in due delle strutture complesse più pagate dell’Ats. Uno dei quali ha partecipato da Capo di Gabinetto alle selezioni in corso, l’altro invece passò da Capo di Gabinetto a Commissario, da Commissario a coordinatore di un’area socio-sanitaria e poi, appunto, a capo di una Struttura complessa di grande spolvero stipendiale.
Personalmente provo un po’ di compassione verso i sardi che cercano le ‘mercedes‘ (da intendersi come ‘rendite’ non come automobili) come al tempo degli spagnoli, perché è l’effetto dell’interiorizzazione di una psicologia della subordinazione che va estirpata con l’educazione più che con la sanzione o con la rabbia. Ne provo molta meno verso Moirano, scelto – certamente non da noi –  perché doveva essere il fuoriclasse immune da tentazioni clientelari e invece insediatosi e consolidatosi secondo le peggiori pratiche clientelari locali, italiane e internazionali.
Lasciamo perdere poi lo strabismo giudiziario che scandaglia per mesi e per anni anche il respiro di chi non è iscritto a determinati partiti e invece considera immacolati i principi achei dell’assedio di Troia (da intendersi come acropoli stipendiaria sanitaria).
Noi del Partito dei Sardi abbiamo della sanità un’idea profondamente diversa che parte dal paziente e dai territori, non dalle aristocrazie di camice e di toga; chiederemo agli elettori di poterla realizzare.

Evidenza, Politica

Navigazione articoli

Previous Post: Vogliamo vivere, non sopravvivere
Next Post: Moirano: «Stanno tutti bene».
Non è vero.

Cagliari, 23 e 24 marzo 2023

Referendum: un nobile ma duro confronto. Video

Ultimi commenti

  • Antonio Pinna su Risorse aggiuntive di intelligenza
  • Franco su E l’intelligenza?
  • Eustachio Degola su Doria, Doria, che pena!
  • Giorgio Careddu su Doria, Doria, che pena!
  • M su Non ci interessano le fidanzate
  • Maria Giovanna Lai su Non ci interessano le fidanzate
  • Maria Giovanna Lai su Non ci interessano le fidanzate
  • Franco su Doria, Doria, che pena!
  • Carlo Doria su Doria, Doria, che pena!
  • Maria F.L. su Doria, Doria, che pena!
  • Daniele Maoddi su Doria, Doria, che pena!
  • MGMA su Doria, Doria, che pena!
  • B su Doria, Doria, che pena!
  • Mario su Doria, Doria, che pena!
  • Margherita su Doria, Doria, che pena!

Elezioni regionali: iniziamo a parlare

Sardegna e Libertà si rinnova e indossa una nuova veste grafica. Più pulita, più semplice, più luminosa, per rendere la lettura più piacevole e coinvolgente.

Ci sono ancora dei particolari da mettere a punto, ma sostanzialmente il nuovo layout è pronto.

Sardegna e Libertà si ispira culturalmente ai valori di libertà, giustizia, sostenibilità, solidarietà e non violenza, così come essi sono maturati nella migliore tradizione politica europea.

Sardegna e Libertà – Quotidiano indipendente di informazione online

Registrato il 7 novembre 2011 presso il Tribunale di Cagliari. Num. R.G. 2320/2011 – Num. Reg Stampa 8
Direttore responsabile Paolo Maninchedda

Copyright © 2022 || Sardegna e Libertà ||

Powered by PressBook Blog WordPress theme