Ieri il dottor Pintor, Dg dell’Azienda regionale della Salute (Ares), erede dell’azienda unica sanitaria Ats, ha pubblicato nell’Home page dell’azienda l’annuncio dell’avvenuta approvazione del nuovo Atto aziendale, cioè del più importante strumento di pianificazione e programmazione della più importante azienda sanitaria sarda. Vi si dispone l’istituzione e/o l’organizzazione di strutture complesse, dipartimenti, ruoli, funzioni ecc. ecc.
Non si tratta di un atto amministrativo qualunque, si tratta di un atto di guerra tra la struttura tecnica, guidata da Pintor, protetta dalla Direzione generale dell’Assessorato, cioè dal dott. Luciano Oppo, e la Giunta regionale, che, diciamolo pure, è rimasta con una mano davanti e una dietro unitamente a tutto il corteo processionale di cardinali, vescovi, abati, parroci e diaconi del Consiglio regionale.
Per capire che di guerra sopraffinamente pensata si tratta, bisogna prima comprendere come è stato adottato l’atto e dopo intendere bene come invece sarebbe dovuto essere adottato secondo la consuetudine normativa.
Al mio segnale Per capire come è stato adottato, è bellissima questa letterina di Pintor, sintetizzabile nell’apoftegma: “Siete fottuti”.
Rivolgendosi agli altri direttori generali e all’Assessorato della sanità, il mitico Pintor ha comunicato l’avvenuta entrata in vigore dell’Atto aziendale, la cui adozione risale all’11 agosto 2025.
Dove è la furbizia, altamente barbaricina?
Nella data, l’11 agosto: in assessorato non c’era nessuno.
La legge 20/2024, all’art. 16 prevede che l’atto aziendale sia adottato dal Direttore generale entro sessanta giorni dal varo, da parte della Giunta, sentita la Commissione consiliare competente, delle relative linee guida.
La Giunta Todde, per l’ennesima volta, esattamente come ha fatto per l’energia, i trasporti, l’industria ecc., ha parlato di sanità più di quanto abbia fatto e dunque non ha emanato le linee guida per gli atti aziendali. Regola avrebbe voluto che Pintor attendesse, invece no. Le uniche linee guida vigenti sono quelle della Giunta Solinas; Pintor ha comunque elaborato l’atto aziendale e lo ha trasmesso, l’11 agosto, all’assessorato per l’approvazione da parte della Giunta.
Agosto amore mio non ti conosco e l’atto finisce inspiegabilmente nel dimenticatoio.
La Giunta avrebbe dovuto, per legge, discuterlo e approvarlo, e invece se n’è scordata e così, senza alcuna discussione o analisi da parte del governo regionale, sono decorsi i 30 giorni del silenzio-assenso (ma per come conosco io la precisione di Direttore Generale dell’Assessorato, Luciano Oppo, col cavolo che non se n’è accorto!).
Pintor fa entrare in vigore l’atto e la Giunta si sveglia, si accorge che il principale strumento di programmazione (assunzioni, ruoli, allori, dipartimenti ecc. ecc.) dell’Azienda che la riformina della sanità ha trasformato in un grandissimo centro di potere e di gestione, gli è completamente sfuggito di mano; accusa un acutissimo dolore alla periferia meridionale infralombare e lo trasferisce, per proprietà transitiva, a tutte gli organi scissi del Consiglio regionale. Insomma, un dolore di culo istituzionale mai visto prima!
Atto doloso o colposo?
Io lo credo doloso, vestito da colposo, e comunque intelligente. Un atto di autonomia gestionale un po’ forzato (la legge dice che le asl devono attenersi alle linee guida della Giunta) ma comunque legittimo, che ha sottratto la principale azienda sanitaria sarda a un preventivo negoziato snervante sulla sua struttura interna.
Adesso Pintor, mi sembra di vederlo, rassicurerà tutti, dirà che era un atto dovuto per far funzionare le cose, che c’è posto per tutti, ma intanto li ha brutalmente annichiliti. C’è da esserne lieti?
Non saprei.
Di fatto è un atto di forza di un’oligarchia dirigenziale che in Sardegna ha pochissime punte di diamante, molte delle quali perseguitate durante questa legislatura, e che in generale non brilla per visione. Ho la sensazione, insomma, di un golpe di ufficiali che sentono odore di probabile caduta del sovrano e si sono costruiti una ridotta dove rifugiarsi. Qualcosa di simile era accaduto anche sotto la Giunta Pigliaru, ma qualcuno se ne era accorto e si era riusciti a limitare i danni.
Insomma, bisogna aspettare. Può essere che si sia creato il rifugio antiatomico per dirigenti col timore di essere prossimamente epurati dai ruoli apicali, secondo la consueta ferocia sarda, oppure che sia davvero l’alba di un nuovo sistema di relazioni.
Vedremo.
Intanto: Pintor 6 Todde 0.

La T….e ha portato via il pallone e non si gioca più?
Signor Antonio, grazie, ma era una domanda retorica. Nominato dalla Todde, quindi…
signor Luca nominato dalla Todde
https://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=123449#:~:text=L'avvocato%20Giuseppe%20Pintor%20%C3%A8%20il%20nuovo%20direttore%20generale%20dell,proposta%20dell'assessore%20alla%20Sanit%C3%A0.
DELIBERAZIONE N. 23/42 DEL 3.07.2024
Oggetto: Azienda regionale della salute (ARES). Nomina Direttore generale
Ma le chiedo, perché evidentemente mi sfugge, chi ha messo il dottor Pintor in quella carica? Perché da questa risposta si evincono alcune cose.
Senza grillini e uomini del PD andrebbe di lusso. .
Ci vogliono grandi competenze:
Dal “gabinetto” di Artù all’ Inail, al Gaslini e poi di nuovo in Regione.
Una vita cercando il mazzo per dare le carte😂
La vostra è tutta invidia!
leggere l’intervento di oggi sull’unione sarda del grande assessore Bartolazzi la riforma va a gonfie vele tutto bene siamo noi che percepiamo male le cose
Credo che gli Uffici abbiano tempi e modi per intervenire sulle materie di competenza, ed è disonorevole non rispettare tempi e necessità, e penso anche che il Dr. Pintori grazie alla sua professionalita’ abbia adottato l’atto nel rispetto delle norme in materia o come prevede il manuale del calcio, essendo figlio del noto giocatore Pintor della Nuorese anni 50, in perfetto contropiede.
Che dire?
Grande Pintor!
Lo schema è noto: creare un mostro iper burocratico dove passa tutto, governato da persone legate da rapporti amicali, che sia in grado di imporre le scelte strategiche alla Giunta e allo stesso Legislatore. In Piemonte ci ha provato Thomas Schael ma se ne sono accorti per tempo e lo hanno accompagnato all’uscita. In Sardegna invece si dorme alla grande.
Leggerò con attenzione il documento e mi riservo di fare quindi osservazioni di merito.
Ma non concordo con il risultato tennistico conclusivo che semmai, come evidenziato “piano doloso travestito da colposo”, dovrebbe essere più propriamente Pintor/Todde – Consiglio regionale/cittadini e operatori 6 0.
Due cose … una la ho capita : Le uniche linee guida vigenti sono quelle della Giunta Solinas … ed io che credevo che la Sanità Sarda avesse preso una buona direzione grazie a questa Aggiunta con il suo AssesorCheVienDalMar e due anni di duro lavoro DATO CONFERMATO : la gente che non scende più in piazza con i sindaci trasversalmente abbracciati con gli striscioni, fine delle raccolte firme , delle fiaccolate attorno agli ospedali periferici, delle urla e streppiti dei capipopolo. Tutto finito, tutti contenti , tutto funziona grazie A Solinas .
La seconda :…ma allora in ARES ne sanno più che in Assessorato ? Già sarà contenta Miss Manca …. ballandone !
Mi sembra di capire che non ci saranno nomine di Grilloidi o Pentadioti senza arte né parte, il che è già un’ottima notizia. 😂
COME ANTICIPATO LA MAFIA ROMANA CI HA FOTTUTO IL RALLY MONDIALE. CHE SCHIFO
Interessante.
Al di la di nomi e cose, esaminando con calma i documenti di cui al link, si coglie un particolare cruciale: gli operatori elettorali non sono indispensabili per attuare un INDIRIZZO POLITICO.