Un ergastolo e una storia di poteri /1
La sera dell’8 gennaio 1991, quattro persone non fecero rientro alle loro case, a Burcei e a Maracalagonis.
Il giorno dopo, una persona andò a cercarle là dove abitualmente lavoravano , a Cuile Is Coccus. Trovò tre cadaveri crivellati di colpi in luoghi diversi dell’azienda e un ferito, sopravvissuto perché ritenuto morto.
Il sopravvissuto è un’anomalia nella storia del crimine sardo. Si contano sulle dita di una mano quanti hanno assistito a omicidi e stragi e sono rimasti in vita. Ovviamente le indagini partirono dal testimone e ruotano ancora oggi intorno al testimone.
Inizialmente il testimone affermò che l’omicida aveva una calza che gli copriva il viso.
Successivamente, invece, affermò di aver visto in faccia l’assassino e di riconoscerlo nella persona di Beniamino Zuncheddu.