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Olbia: il mondo sopra la legge

Posted on 31 Dicembre 20212 Gennaio 2022 By Paolo Maninchedda 2 commenti su Olbia: il mondo sopra la legge

Leggo oggi sui giornali che il sindaco di Olbia Settimo Nizzi ha annunciato che «è stata emessa oggi l’ordinanza che sancisce l’accordo tra Comune, Regione e Opere Infrastrutture Sardegna per la valutazione del Piano che abbiamo trasferito alla Regione».

A me della Gallura piace tutto: il profumo dell’aria, il cibo, la lingua, alcuni vini, molte persone.

Ma ciò che la caratterizza di più è Olbia con la sua vocazione a superare lo Stato di diritto, la leggerezza verso la legge, la facilità dell’acconciamento, che la rende una sorta di Tortuga della Sardegna, un mondo di borghesi attivissimi con tentazioni bucaniere, il più delle volte comiche e luminose, altre oscure, come il reticolo inestricabile degli interessi composti nel Cipnes.
D’estate, poi, il clima è quello del congresso caraibico del 1697, quando i pirati si riunirono solennemente per organizzare il saccheggio piratesco di Cartagena. C’è aria, d’estate, c’è clima.

L’annuncio del sindaco ha questo sapore carnevalesco, caraibico, quasi comico.
La Regione, che a settembre ha individuato nella Società Opere e Infrastrutture della Sardegna il nuovo Soggetto attuatore del Piano di Mitigazione del rischio idrogeologico di Olbia (saltando a pie’ pari l’Ufficio del Commissario per il rischio Idrogeologico della Sardegna che aveva fatto notare, senza alcun seguito, come la bocciatura del Piano Mancini fosse avvenuta su basi contestabilissime), adesso avrebbe, a detta di Nizzi e non c’è motivo di non credergli, definito un accordo con il Comune per la valutazione del Piano Technital.

E dunque, nel giorno della richiesta di rinvio a giudizio del Presidente della Regione per abuso d’ufficio (il che vuol dire che l’accusa è appesa al filo del casino delle leggi italiane) per le nomine di due direttori generali, si dà l’annuncio caraibico che la Regione assume un progetto di mitigazione prima che ci sia uno straccio di variante al Pai approvata e prima che ci sia uno straccio di pronunciamento del Distretto idrografico? Quindi, mentre Giovannelli dopo l’alluvione ha dovuto fare tutto l’iter di legge per addivenire a un progetto credibile e condiviso, Nizzi scodella un progetto (peraltro ancora avvolto da nebbie, posto che nessuno lo ha potuto esaminare nel dettaglio e che, ne sono convintissimo, non potrà evitare le tanto contestate vasche di laminazione), salta tutto e tutti e lo piazza in Regione.
Si dirà che adesso comincia l’iter, ma la puzza di un’inversione logica resta lo stesso, perché prima si fa pianificazione e programmazione, poi si realizza la progettazione. Qui si sarebbe fatto il contrario: prima si è fatta la progettazione, poi si è pensato di adeguare la pianificazione e la programmazione. Non c’è da stupirsi: siamo ai Caraibi.

Infrastrutture, Politica

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Comments (2) on “Olbia: il mondo sopra la legge”

  1. Piè ha detto:
    5 Gennaio 2022 alle 18:45

    Caraibi o Repubblica delle banane, fa lo stesso. Prof. mi scusi per la
    sfrontatezza di corregerla, ma prima di Lei , che olbia fosse un porto di pirati, lo
    aveva capito l’ ex cav. Berlusconi. E li sbarco’ negli anni 80, allora solo lo zio paperon. Per capire come si applicano le norme urbanistiche nell’ex capoluogo gallurese, basta
    ricordare tutto ciò che l’allora capo del governo fece a villa Certosa: piani casa, laghi,
    nuraghi , ingressi sottomarini, piante tropicali, etc etc. Il tutto
    avvolto dalle nebbie dei lacciuoli e delle interpretazioni urbanistiche che tecnici e avvocati del’ex cav. sapevano escogitare per giustificare tutto quello che non era lecito ad un comune cittadino. E per tagliare la testa al toro , o meglio a qualche giudice impiccione, la villa ebbe lo status di residenza ufficiale del un capo del governo,
    perciò off-limit per qualsiasi controllo urbanistico.
    Soru, per aver ristrutturato una villa nelle coste di Villasimius, dopo
    aver depennato tutta la
    cubatura potenzialità di circa 50 ha, è stato appeso ai tralicci
    dell’alta tensione e la destra cagliaritana, organizzava gite turistiche con pulman, per
    far toccare con mano lo ‘scempio’ fatto dal patron di Tiscali. Preistoria.
    Torniamo a Nizzi. Ieri si è dato il voto sui passati 5 anni da sindaco di Olbia : un 9 pieno sic! Il 10 se lo ha riservato per quando camminera’ sulle acque alla prossima alluvione.
    Vince le elezioni, smonta il piano Mancini, presenta un nuovo piano che
    sembra un’araba fenice, salta tutti gli ostacoli burocratici come Lei ben
    elenca,; nella sua residenza di golfo aranci vengono tolti i sigilli per
    abuso edilizio; licenzia per la seconda volta un dirigente OMISSIS. In piena crisi covid, a 100 mt dal
    Palazzo comunale organizzano concerti con migliaia di persone presenti e nessuno sa nulla.
    Ed ancora: gli sequestrano mezzo paese perché i ponti costruiti
    abusivamente sull’alveo dei canali che collegano i quartieri sono
    sottodimensionati .
    Attribuisce al periodo dei suoi mandati tutte le opere pubbliche realizzare negli ultimi 25 anni, pur avendoli, inizialmente osteggiate perché pensate e progettate da altri: leggasi lungo mare, stazione ferroviaria, etc. L’ultimo capolavoro, da dittarore sudamericano, lo confeziona gg. fa, giusto appunto per chiudere un anno da dio. Ghigliottina in consiglio comunale il malcapitato dott. Augusto Navone, reo di aver avuto l’ardire di candidarsi a sindaco della città vs L’ Eletto. E per dare all’esecuzione una qual forma di democratica decisione, si fa confezionare un parere giuridico dal segretario comunale sulla non elegibilita di Navone a capo della minoranza perché…. bla bla bla.
    La magistratura penso che legga i giornali
    e abbia buoni informatori, eppure il Sindaco, ormai in odore di santità,
    non viene minimamente sfiorato dal dubbio OMISSIS. Eppoi continua a pavoneggiarsi con
    pagelle di alto profilo autoreferenziali. Ma nella Berlino di Tempio giudici ce ne sono? Bho bho! Buon anno.

  2. angelo ha detto:
    31 Dicembre 2021 alle 10:03

    d’altronde mi pare che Nizzi sia cresciuto alla scuola del Berlusca, che col potere ha sempre avuto un approccio ridanciano e salottiero e che ha trattato la legge un pò come l’oliva del martini cocktail di costasmeraldiana tradizione (si può ingollare o tranquillamente sputare lontano)
    tra un pò ce lo ritroveremo (il cavaliere) come presidente della repubblica d’italia, quindi il colmo dei colmi, quindi la conferma che tutto si può, come anche Solinas testimonia
    postos bene, semus

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