Skip to content
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie policy
  • Login
Sardegna e Libertà

Sardegna e Libertà

  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Lavoro e impresa
  • Cronaca
  • Salute
  • Ambiente
  • Stato sardo
  • Toggle search form

La Belle Époque e la Cagliari trasformata dal sindaco Baccaredda

Posted on 19 Settembre 201924 Settembre 2019 By Alessia Boi

Dame eleganti, fiducia nel progresso, immagini leggiadre di una Société che riusciamo a percepire affacciandoci verso le opere dei pittori impressionisti con un occhio malinconico ed innamorato. 

Il centro del mondo, durante questo periodo compreso tra metà ‘800 e Prima Guerra Mondiale, è Parigi che riesce a dettare mode ed idee ad ogni angolo più remoto d’Europa. La Parigi della Bella Époque e l’Esposizione Universale, l’Orient express, Montmartre, Le Chat Noir, raffinatezza e stile bohémien, perbenismo e anticonformismo de “L’Olympia” e “Colazione sull’erba” di Manet.

Parigi riusciva ad ammaliare e trascinare tutto il mondo. Cagliari non era immune a questa ipnosi. Immagini in bianco e nero di un periodo brillante, dinamico, di grandi scambi e di ascesa sociale. Ottone Bacaredda fu il sindaco illuminato che accompagnò la città verso la modernità ed il progresso guidando le aspirazioni della classe borghese della quale si sentiva parte.  Bacaredda volle fortemente il rinnovamento urbanistico della Cagliari medievale, prima arroccata entro spesse mura, sostituendole con ampi boulevard che catapultavano la capitale della Sardegna verso gli stili parigini. Non solo Boulevard ma anche le maestose opere di Cima, i palazzi che abbracciano Piazza del Carmine progettati da Francesco Todde Deplano prima che la sua vita volgesse verso una tragica fine.  Di tutto questo fermento culturale che ha arricchito Cagliari durante la Bella Époque, commercianti europei, professori di fisica toscani marinai e generali olandesi, dame vestite di bianco protette dal parasole non rimane che il ricordo nelle statue del Sartorio, nelle epigrafi nascoste dall’edera del cimitero di Bonaria progettato e concepito come monumento imperituro a questa splendida vivacità passata.

Cultura

Navigazione articoli

Previous Post: Il futuro del porto di Cagliari è la zona franca doganale
Next Post: In libreria: Stato di famiglia, quando il Male diventa un destino inevitabile

Cagliari, 27-30 aprile 2025

Racconta una storia sarda

Racconta una storia sarda

Vent’anni di Sardegna e Libertà, Nuoro, 21 luglio, ore 18:30

Racconta una storia sarda

Ultimi commenti

  • Aequitas su La crisi Todde
  • Antonio su La crisi Todde
  • Benedetto Sechi su La crisi Todde
  • Aequitas su La crisi Todde
  • Tatanu su Un papa credente
  • G.F su La crisi Todde
  • Mario Pudhu su Un papa credente
  • Carla su Un papa credente
  • Marco Casu su Un papa credente
  • Enrico su Un papa credente
  • Marco Casu su Un papa credente
  • pit-hard su Un papa credente
  • M su Un papa credente
  • Antonio su Un papa credente
  • Giorgio su Un papa credente

Nuove province per nuovi disoccupati eccellenti

Nuove province per nuovi disoccupati

Sardegna e Libertà si ispira culturalmente ai valori di libertà, giustizia, sostenibilità, solidarietà e non violenza, così come essi sono maturati nella migliore tradizione politica europea.

Sardegna e Libertà – Quotidiano indipendente di informazione online

Registrato il 7 novembre 2011 presso il Tribunale di Cagliari. Num. R.G. 2320/2011 – Num. Reg Stampa 8
Direttore responsabile Paolo Maninchedda

Copyright © 2022 || Sardegna e Libertà ||

Powered by PressBook Blog WordPress theme