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Lettera ai Parlamentari sardi sui conguagli Abbanoa

Posted on 28 Gennaio 201528 Gennaio 2015 By Paolo Maninchedda 2 commenti su Lettera ai Parlamentari sardi sui conguagli Abbanoa

soldiOggetto: Servizio idrico integrato. Fatturazione conguaglio partite pregresse. Insostenibilità sociale conguagli regolatori 2005-2011 Abbanoa. Delibera Ente d’Ambito n° 18 del 26.06.2014.

Gentili Onorevoli,

nel quadro complessivo della difficoltà e delle tensioni economiche e sociali che le nostre comunità stanno vivendo, tutta la classe politica sta assumendo, nel rispetto degli specifici ruoli, ogni azione possibile per attenuare e invertire gli effetti economici e finanziari di questo stato di crisi.

Non è a voi sconosciuto che le scelte delle leggi di stabilità degli ultimi cinque anni hanno di fatto determinato un aumento della pressione fiscale indiretta sui cittadini, totalmente indifferente alla crisi dei redditi dovuta alla rilevante riduzione della ricchezza prodotta.

Ugualmente vi è noto che gli uomini delle istituzioni, dai sindaci ai parlamentari passando per i consiglieri e gli assessori regionali, fino al Presidente della Regione, sono individuati dall’opinione pubblica come i colpevoli di questo stato di cose, più per il ruolo che rivestono che per le loro personali responsabilità.

Il clima sociale in Sardegna è tesissimo; questo non è adeguatamente percepito dal Governo italiano. Ogni aumento tariffario o fiscale determina gravi criticità all’ordinato svolgersi della vita istituzionale e della convivenza civile.

In questo quadro, il gestore del Servizio Idrico Integrato, la società Abbanoa, ha dovuto – giacché per legge non poteva fare diversamente – provvedere a fatturare 106 milioni di euro di conguagli che, a partire dal corrente mese di gennaio, si concretizzano in ulteriori bollette per le famiglie sarde.

La Regione è impegnata dal mese di giugno 2013 a individuare soluzioni per evitare che l’impatto di questo inevitabile saldo sui costi sostenuti dal gestore negli anni passati ed erroneamente non riconosciuti e aggiornati a tempo debito, avvenga nel momento peggiore per le già provate economie domestiche delle famiglie sarde.

Per comprendere le soluzioni proposte e quale aiuto la Regione chieda a ciascuno di voi, mi permetto di descrivere dettagliatamente l’intera vicenda.


L’origine dei conguagli regolatori

In Sardegna il servizio idrico integrato è stato regolato, nel 2002, con la adozione di un Piano d’Ambito ancora oggi oggetto di revisione, in ragione del quale, nel tempo, si sarebbero dovuti adeguare e verificare costi e investimenti a fronte di tariffe tali da garantire la sostenibilità dell’esercizio.

Senza retorica, ma badando allo stato attuale, accade che oggi è accertato dalla Autorità (Autorità per l’energia elettrica il gas ed il servizio idrico AEEGSI), il diritto del Gestore a vedere riconosciuti i costi legittimamente sostenuti per l’esercizio, con una corrispondente quota di ricavi da tariffa.

Il principio sul quale è fondato il metodo di determinazione tariffaria nazionale (Metodo tariffario idrico MTI, delibera 643/2013) è quello del “full cost recovery”, quindi della copertura con tariffa dei costi sostenuti dal Gestore per l’esercizio.

E’ obbligo degli Enti d’ambito locali (Ato) applicare la normativa e definire il valore delle tariffe e dei conguagli regolatori, intendendo per tali le quote di tariffa non riconosciute per periodi passati (in Sardegna per il periodo 2005 – 2011).


Conguagli regolatori Ato Sardegna

In attuazione alla delibera n°18 del 26.06.2014 del Commissario della Gestione Commissariale Straordinaria per la Regolazione del Servizio Idrico Integrato della Sardegna (Commissario ex Ato), stante quanto indicato dall’art. 31, Allegato A della Delibera AEEGSI n. 643/2013/R/idr, Abbanoa S.p.A. ha visto riconosciuto il diritto a ricevere conguagli regolatori per mancati adeguamenti tariffari nel periodo antecedente al 2012.

Permane inoltre addirittura una divergenza di calcolo tra Commissario ex Ato e Gestore, che sostiene, producendo una perizia elaborata da società specializzata, che l’entità dei conguagli dovuti sia pari a 232M€ in luogo dei 106M€ viceversa formalmente riconosciutigli.

Il Gestore sta procedendo alla fatturazione e riscossione dei conguagli tariffari già riconosciuti nelle more del riconoscimento delle quote mancanti. Sul punto l’organo amministrativo del Gestore sta procedendo alla istanza in sede giudiziaria amministrativa e civile, essendo risultata vana la istanza di riesame formulata al Commissario.

Pur nella condizione di grave deficit finanziario generato in larga misura dalla omessa revisione tariffaria degli anni trascorsi, il Gestore ha manifestato agli azionisti la disponibilità a ricercare le migliori soluzioni possibili per attenuare l’impatto che la fatturazione e la richiesta di pagamento avrà nei confronti della totalità della popolazione.

Le modalità di fatturazione e di riscossione che Abbanoa sta attivando, per rendere evidenti e trasparenti dette modalità ed escludere eventuali fraintendimenti interpretativi, sono concordate a livello nazionale con le principali aziende pubbliche e partecipate, oltre che con Autorità idriche regionali (es. Autorità Idrica Toscana).

La RAS ha acquisito formalmente le informazioni circa la legittimità e le modalità di applicazione del calcolo e della fatturazione dei conguagli.


Modalità di riscossione

In base a quanto previsto dall’art. 32.1 della delibera AEEGSI citata la riscossione va fatta in un anno (Conguaglio partite pregresse 106,7/VRG 2013 228,3 = 0,46; AEEG 20% < 46% < 60%, pertanto 1 anno).

Poiché il diritto alla fatturazione è sorto dal 26.06.2014 e considerato che Abbanoa procederà alla prima fatturazione da novembre 2014, la fatturazione ad hoc contenente i conguagli è stata prevista dilazionata in 2 rate, con scadenza rispettivamente al 31.03.2015 e al 30.06.2015.

 

Criticità e soluzioni possibili

La Regione ritiene necessario perseguire ogni possibile legittima alternativa rispetto alla previsione di Abbanoa.

È infatti certo che Abbanoa ha diritto a fatturare e incassare i conguagli e che il problema finanziario va risolto.

È peraltro evidente che  se si individuasse una forma di anticipazione finanziaria alternativa, si potrebbe ragionevolmente pensare ad una rateizzazione pluriennale degli importi con una evidente utilità per i cittadini che vedrebbero ripartito in piccole rate l’importo del conguaglio dovuto.

Lo scorso mese di giugno RAS ha formulato una precisa istanza alla AEEGSI affinché si valutasse, per i casi rilevanti come quello dell’ambito Sardegna, un intervento di anticipazione finanziaria della Cassa conguagli della Autorità che, come noto, dispone di giacenze di alcuni miliardi di euro alimentate dai contributi delle aziende.

In pratica la RAS ha richiesto alla Cassa Conguagli di anticipare al Gestore, attraverso i soldi che le aziende versano con quote delle tariffe, le somme che Abbanoa sta fatturando alla clientela come conguaglio. Tali somme potrebbero così essere rateizzate in un periodo congruo di due/tre anni, meglio aderente alle effettive possibilità di pagamento di ampia parte della collettività.

La restituzione, da parte di Abbanoa, dell’anticipazione ricevuta da Cassa Conguagli, avverrebbe ovviamente ratealmente, man mano che si incasseranno le fatture conguagli rateizzate.

L’istanza ha avuto uno sviluppo istruttorio ma non una decisione conclusiva.

È chiaro che i tempi lunghi non sono compatibili con la crisi dei redditi della Sardegna, sulla quale l’aumento della pressione tariffaria sta agendo come un vero e proprio detonatore di gravi tensioni sociali.

Sarebbe pertanto molto importante che tutti i parlamentari della Sardegna esercitino gli opportuni interventi sul Governo, sulla AEEGSI e sulla Cassa Conguagli affinché la pratica sui Conguagli Abbanoa trovi positiva soluzione, in modo da evitare che la nuova fatturazione, peraltro obbligatoria, si trasformi in una grave crisi di fiducia nelle istituzioni.

Si tratta, insomma, di mostrarci uniti come rappresentanti dei sardi nel rivendicare un intervento statale che non consiste in un contributo, ma in un normalissimo finanziamento. Per iscrivere la Sardegna all’attenzione di alcune articolazioni dello Stato non basta fare bene le istruttorie, serve rappresentarsi uniti ed esigenti e il tempo ormai stringe.

Certo della vostra attenzione, porgo cordiali saluti

Paolo Maninchedda
 

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Comments (2) on “Lettera ai Parlamentari sardi sui conguagli Abbanoa”

  1. Gian Piero ha detto:
    30 Gennaio 2015 alle 10:32

    Serietà, pochi giri di parole, lealtà verso i cittadini, coraggio di dire le cose come stanno senza ricorrere a falsità o a giochi di prestigio. la situazione è drammatica su molti fronti ed è così che la si deve affrontare. Fiero di essere rappresentato in questo modo. Grazie.

  2. P. Paolo Demuru ha detto:
    28 Gennaio 2015 alle 09:48

    Concordo pienamente con l’analisi ed anche con la possibile soluzione proposta. Speriamo non si abbiano evoluzioni del tipo «ve l’avevo detto…».

Comments are closed.

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