Skip to content
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie policy
  • Login
Sardegna e Libertà

Sardegna e Libertà

  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Lavoro e impresa
  • Cronaca
  • Salute
  • Ambiente
  • Stato sardo
  • Toggle search form

Sanità: fatto l’imperatore, è nato l’impero che non funziona

Posted on 22 Maggio 201822 Maggio 2018 By Paolo Maninchedda

Non si può continuare a ignorare il peggioramento dei servizi sanitari ma anche il clima di timore che impedisce a chi lavora negli ospedali di parlare liberamente e pubblicamente di ciò che sta accadendo.
A noi non interessa parlare di persone, non stiamo qui a dire che Tizio è capace oppure no o che Caio è prepotente o superficiale.
Ci interessa dire la verità: i servizi stanno peggiorando; si sente, si vede e questo danneggia la fiducia dei sardi nelle proprie capacità di autogoverno.
L’inefficienza distrugge la coscienza nazionale dei sardi, li porta a teorizzare e praticare il rifugio in improbabili salvatori esterni anche quando, come nel caso presente, il fallimento non è della capacità dei sardi, ma di un modello di governo della sanità sbagliato e affidato per di più a un fuoriclasse che poi si è accomodato su una lobby di potere.
La base di questa inefficienza è il conflitto tra gli atti di pianificazione del Consiglio regionale e gli atti di gestione della Azienda Unica.
La rete ospedaliera votata dal Consiglio regionale è vigente ma non attuata. Perché? Inspiegabile, ma terribile. A che serve un Consiglio regionale se i suoi atti sono platealmente disattesi? Sotto sotto c’è l’idea che la democrazia e i suoi prodotti, le leggi, siano un fastidio. Si pensa che per rendere efficiente un servizio e vigente il diritto alla salute serva di più una solida volontà personale e una forte concentrazione di potere.
Accadono dunque una serie infinita di provvedimenti attuativi contrari a quanto votato dal Consiglio regionale:
• strutture complesse programmate dove la rete ospedaliera non le prevede;
• strutture che la rete ospedaliera prevede e che non sono presenti in nessun atto programmatorio;
• reparti che non sono immaginati dove invece non solo la rete ospedaliera li prevede, ma sono previsti anche per la legislazione italiana;
• atti programmatori che vanno in contrasto con la rete ospedaliera, come prevedere una revisione dei Pronti Soccorso di zone disagiate dopo attivazione dell’elisoccorso;
• trasformazione di strutture ospedaliere in servizi ambulatoriali;
• un funzionigramma approvato che non tiene in alcun modo conto della rete ospedaliera votata.
Ma questo accade anche per una chiara inadempienza politica, una rinuncia, una resa.
La legge regionale 17/2016 all’art 7 commi 2 e 3 dispone che: «Il programma sanitario triennale dell’ATS è approvato dalla Giunta regionale entro il 31 dicembre, acquisito il parere della Commissione consiliare competente. Il programma sanitario triennale dell’ATS è adottato sentita la Conferenza Regione-enti locali che acquisisce i pareri delle conferenze territoriali socio-sanitarie».
Moirano ha approvato con delibera n. 1122 del 14/11/2017 i documenti di programmazione 2018-2020, con allegato il Programma sanitario triennale 2018-2020 e i progetti 2018-2020 e trasmette la delibera alla Giunta per l’approvazione.
Il Programma Triennale deve passare nelle Commissione consiliare competente e poi essere approvata dalla Giunta; né l’una né l’altra cosa sono mai avvenute.
Nel frattempo, però, Moirano ha approvato anche il Piano preventivo delle attività 2018/2020 che è un piano di programmazione che fa riferimento agli obiettivi strategici del Piano Sanitario Triennale 2018/2020 (di fatto solo proposto  e mai approvato dalla Giunta, quindi non vigente). In questo contesto di disordine si è appoggiato proprio al Piano Preventivo il via libera a importanti iniziative in campo sanitario, non si capisce se per precostituirne l’annullabilità o per l’inerzia della superficialità,
Questo è il contesto in cui i servizi stanno peggiorando, un contesto di crisi profonda delle responsabilità, della linearità delle procedure, della vigenza delle leggi.
Ne parleremo venerdì  a Tramatza.

Politica, Sanità

Navigazione articoli

Previous Post: Finalmente Regione e Coldiretti contrapposte su Aras
Next Post: Nuovo governo italiano: prudenza e molta attenzione

Andiamo al cinema

Foto di famiglia

Cuccureddu, fai sondaggi seri, please

Cuccureddu, fai sondaggi seri, please

Vent’anni di Sardegna e Libertà, Nuoro, 21 luglio, ore 18:30

Cagliari, 9 giugno 2023, ore 18

Cagliari, 9 giugno 2023

Ultimi commenti

  • Laurentium su La consulenza multiforno sulle primarie
  • Paolo Maninchedda su La consulenza multiforno sulle primarie
  • Luca Carta Escana su La consulenza multiforno sulle primarie
  • Roberto su La consulenza multiforno sulle primarie
  • Stefano Delunas su La consulenza multiforno sulle primarie
  • pecora nera su La consulenza multiforno sulle primarie
  • Enrico su La consulenza multiforno sulle primarie
  • Carlo ibba su La consulenza multiforno sulle primarie
  • Nazareno su Discutere sì, copiare no
  • Ale su Discutere sì, copiare no
  • Fabio su Discutere sì, copiare no
  • Mario G su Discutere sì, copiare no
  • Paolo Maninchedda su Discutere sì, copiare no
  • Paolo Maninchedda su Discutere sì, copiare no
  • Paolo Maninchedda su La conferenza stampa di Soru

Sardegna e Libertà si ispira culturalmente ai valori di libertà, giustizia, sostenibilità, solidarietà e non violenza, così come essi sono maturati nella migliore tradizione politica europea.

Sardegna e Libertà – Quotidiano indipendente di informazione online

Registrato il 7 novembre 2011 presso il Tribunale di Cagliari. Num. R.G. 2320/2011 – Num. Reg Stampa 8
Direttore responsabile Paolo Maninchedda

Copyright © 2022 || Sardegna e Libertà ||

Powered by PressBook Blog WordPress theme