Era di maggio, fresca era l’aria, ma lento il cervello.
I neonominati commissari stanno firmando i contratti. Si tratta di retribuzioni che si aggirano oltre i 160.000 euro all’anno, come è giusto che sia per ruoli così impegnativi.
L’Assessorato della Sanità, però, non contento di aver predisposto male la legge che li istituisce, poi impugnata dal governo, adesso ne ha combinato una delle sue in fase di firma dei contratti.
La legge dei commissariamenti (L.R. 8/2025) prevede all’articolo 17 che “dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale”. Tuttavia, all’art.4 del contratto, la Regione riconosce ai commissari: “Spetta altresì il rimborso delle spese di viaggio – ancorché con partenza e/o arrivo nel luogo di residenza o dimora – vitto e allogio, documentate ed effettivamente sostenute nello svolgimento delle attività inerenti le funzioni, nella misura prevista per i dirigenti generali dello Stato di livello C”.
L’indennità forfettaria per i dirigenti generali dello Stato mi pare sia di 46 euro giorno; per i pasti si deve stare sotto i 60 euro giorno; per l’alloggio si fa riferimento genericamente a un criterio di economicità. Di riffa o di raffa, i neo commissari possono aggiungere circa 2000 euro di rimborsi mese alla loro retribuzione, più l’alloggio.
L’aspetto saliente, però, è che questi rimborsi mi pare siano riconosciuti dalle leggi dello Stato per i costi delle missioni, non per lo svolgimento di un incarico di ufficio. I Direttori generali nominati dal centrodestra non ne godevano. La Giunta Pigliaru li aveva parzialmente riconosciuti a Moirano, tenendo conto, però, che gli aveva dato l’incarico di governare una Asl coincidente con l’intero territorio regionale. Un insegnante pendolare si paga l’affitto dell’alloggio prossimo alla sua scuola, i pasti e la benzina, un commissario Asl della Regione, invece, viene rimborsato.
Resta un fatto: i commissariamenti con certezza non sono a costi invariati, come recita la legge.
E l’art 12 della legge n.3 del 2009 allora ?
Mi pare che l’unico con dei grossi grattacapi sia il poverino (resp9nsabile del procedimento) che ha determinato i contratti dei nuovi commissari e ha cacciato gli altri. Almeno un’abitazione potrebbe salvarla, meglio comunque intestarla alla moglie;meglio ancora sarebbe fare un bene patrimoniale e ficcarci dentro tutte le proprietà.
Per il pignoramento della pensione c’è tempo.
Grazie, non lo sapevo. Mantengo la mia perplessità, per ieri e per oggi, sul riconoscere rimborso ordinario ciò che agli altri e ordinariamente è riconosciuto solo in missione.
Caro Paolo, non voglio entrare nella polemica però, per correttezza di informazione, ti dico che anche il centrodestra, quando nominò Giorgio Steri Commissario ATS, aveva previsto le stesse cose, con l’aggiunta del cumulo alla pensione dell’indennità, perché Steri era già in quiescenza. Confronta se vuoi la Delibera di Giunta Regionale n.39/40 del 3.10.2019
Nulla. Possono essere rimborsati solo se in missione.
Prof., visto che lei è un esperto della materia, quanto prende di rimborso spese un professore (dí scuola elementare, media, superiore o dell’università) che sia trasferito o immesdo in ruolo in una città o paese diverso dal suo domicilio ….
Perchè una qualsiasi persona che va a lavorare a Roma, Milano, Torino, Napoli, Padova ecc… si paga TUTTO (affitto, cibo, vestiti, bollette, viaggi, profumi, balocchi) pur guadagnando in media cifre ben più contenute di quelle da versare ai dirigenti Toddiani, mentre a questi bisogna comperare a spese di Pantalone anche le caramelle alla liquirizia?
Hanno forse i rovi dentro le tasche che gli impediscono di arrivare al bancomat o a qualche monetina?
Se un Piddino, Contino (anche di terza fascia) è in grado di argomentare la risposta si faccia avanti.
Egregio Professore, è di tutta evidenza che quello schema di contratto è illegittimo nella parte da Lei indicata, se interpretato in tal modo. E costituisce danno erariale, come certamente sancirebbe la Corte dei Conti, se adeguatamente investita della questione. Fossi uno dei dirigenti regionali deputato a dare attuazione di quel contratto, mi guarderei bene dal pagare i Commissari per il tragitto casa-lavoro. Ma interpreterei il contratto in aderenza con la legge nazionale.
Un presidente di regione che il 1° maggio “pensa” ai giovani che devono emigrare per cercare lavoro. Un presidente e la sua giunta che in un anno hanno dato lavoro ma nelle loro cerchie e continuano a creare posti e incarichi di vaga utilità ma tanto ben remunerati che per ognuno di essi più persone potrebbero lavorare e vivere dignitosamente, senza emigrare, mettendo a frutto capacità e talenti.
I “pensieri” e i sorrisi non bastano, dai presidenti di regione ci si aspetta altro, “per il bene della nostra isola”.
Dopo queste notizie sono ancora più incavolato…. Infatti, di recente ho scoperto di non avere più diritto all’esenzione dal Ticket per i controlli del mio stato di salute all’età di 80 anni ❗il perché è presto detto:
✓ Avendo avuto piccoli adeguamenti al reddito, per l’aumento del costo della vita, il limite di reddito per il diritto all’esenzione viene di poco superato… e purtroppo il reddito di riferimento è il lordo non quello netto, come dovrebbe essere
✓ purtroppo non viene elevato il limite di reddito, come dovrebbe essere, perché il piccolo aumento ottenuto serve a coprire l’aumento del costo della vita, che purtroppo per noi è ancora superiore agli adeguamenti avuti…
✓ Inoltre mi rendo conto che dovendo pagare ora anche i ticket delle non poche visite mediche che faccio periodicamente ( cuore, prostata, udito, gola, vista, ortopedia, etc.) il mio reddito ne risulterà ancora più gravato…
Insomma alla fine, adesso siamo cornuti e mazziati, tutto questo mentre vengono spesi soldi pubblici non certo a vantaggio dei Cittadini…
Bona Die
Prof. sarebbe bello sapere cosa si intende ” a costo zero per la Regione” perchè sta diventando una cantilena, è difficile obbligare i Dirigenti in questo caso i commissari ad andare a vivere dove dovrebbero fare i dirigenti penso che con 160mila euro annui si possano pagare le spese per un appartamento e per mangiare come fanno i comuni mortali, però la Presidente continua a dire ” stiamo cambiando la Sardegna “
Iii che bello Alessandra, Cala Goloroditze, vero?! Iii che bello non lo sapevo . E allora allora, che dire di Cala Coticcio, Is Aruttas e la Pelosaa, Alessandra, la Pelosaa. Iii che bello Alessandra , grazie di esistere! Ma come ho fatto in TUTTO questo tempo a non fai nessuna domanda sul bello, sul “bello” in Sardegna? Bello Bello TUTTO Bello in Sardegna. A Sant’Efisio sagra del Bello per TUTTI, offre Alessandra!
Ma addesso mettiamo a parte il Bello, cioe’ il “Bello” di Alessandra (mica quello di Stendhal) e passiamo a cose meno belle. Ecco Alessandra, da individuo della strada, che sfortunatamente sbircia nel suo modello 730, ti dico senza infiorettamenti, che questa faccia di Sardo non sara’ la stessa faccia di Cala Goloroditze quando L’Erario risarcira’ gli stipendi perduti dai defenestrati per Commissariamento.
Bello Bello bello TUTTO Bello in Sardegna.
Mi pare che noi sardi ci siamo rassegnati a farci prendere in giro da questa giunta regionale che non fa altro che promulgare leggi che essa stessa sa bene che verranno impugnate dal governo, esponendo la nostra terra a rischi gravissimi. Penso che chi lo può fare (sindacati, associazioni culturali) dovrebbero riportare in piazza la gente per una grande manifestazione di protesta ovviamente senza incitare alla rivolta sociale come direbbe il segretario della CGIL
È veramente uno scandalo inaudito. Questi hanno completamente perso il senso della realtà. Ma ci sarà rimasto un giudice attento e scrupoloso?