Skip to content
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie policy
  • Login
Sardegna e Libertà

Sardegna e Libertà

  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Lavoro e impresa
  • Cronaca
  • Salute
  • Ambiente
  • Stato sardo
  • Toggle search form

Sanità: ce ne esce da piangere

Posted on 10 Giugno 202015 Giugno 2020 By Paolo Maninchedda 3 commenti su Sanità: ce ne esce da piangere

Oggi ci scrivo in italiano regionale sardo, perché uscendomene a piangere per il casino grande che i castigati della Regione ci stanno cravando, non mi viene da dire le cose proprio in italiano.

E dunque ieri mi ci hanno marcato questa delibera del Commissario dell’Ats che pare meglio di Adiosa, un canto d’amore senza rima tutto ben tornato.

Tocca sempre, prima di tutto, capire chi comanda.

All’Ats comanda il Commissario, dott. Giorgio Steri.

Come dogni generale, anche lui ci ha a aiutanti due colonnelli/gononnelli: il Direttore sanitario, dott. Locci, e il direttore amministrativo, dott. Murru.

I gononnelli, durante la Giunta Pigliaru, si fecero una pensata che manco gli onorevoli col vitalizio ci sarebbero arrivati.
Il problema nasceva proita i colonnelli sono di due carriere: quelli di accademia che ci hanno fatto i concorsi e i gradi prima degli incarichi politici, e quelli di complemento, che ci intzertano i gradi da colonnello per la politica e poi non ci vogliono tornare a povero, cioè a tenente e a capitano. E quindi che cosa si fecero i colonnelli di complemento dell’armata rosso Berkeley?
Siccome che loro sono puri dalla parte di mamma e di babbo e invece gli altri sono tutti burdi, loro sanno stare a tavola e bere bollicine mentre gli altri sono rozzi, a mesa tazza e casu, si pensarono di partecipare da colonnelli in carica a concorsi con in commissione i loro sergenti, che avevano una paura di non promuoverli che si vedeva la pipì a fuori delle raghe. Non solo: ca siccome c’erano colonnelli bravi almeno quanto loro e anche di più, a questi unu cazzu! Nudda. E così ci furono colonnelli lasciati con i gradi ma senza branda. Il rosso Berkeley è vendicativo swing.

È nato così il concorso di sotto sopra, quello che fa chi sta sopra mettendo a maestro e giudice chi sta sotto. Questo modello rosso Berkley è piaciuto tanto anche ai Carabinieri e se loro lo permettono vuole dire che anche a Dio gli piace.

Sono arrivati gli altri, che a colori non sono bravi ma il nero già gli piace, e si trovano il modello colonnellato pronto pronto che a non usarlo gliene sembrava anche vergogna.

E intza ecco che il Direttore Sanitario, già colonnello d’accademia temendo che a tornare in caserma manco la branda trovava, partecipa al concorso per la Struttura complessa di Medicina convenzionata, con in commissione il colonnello gollega e un po’ di capitani. E vince. E rimane colonnello in carica e colonnello promesso, così imparano quelli della branda vicina.

Se adesso ve ne esce un po’ di nausea, siete normali.

Post Scriptum in italiano

Chi scrive è stato additato al pubblico ludibrio come un grande manipolatore sanitario e attende, ingoiando amarezza ogni giorno, di poter leggere finalmente come saranno giustificate alcune grandiose castronerie e macchinose ricostruzioni storiche fondate su ardite incoerenze.

Chi scrive non solo non ha alcuna fiducia nella giustizia, ma ha maturato verso di essa una profonda diffidenza che lo porta a odiare il telefono e a diffidare di tutto e di tutti, ma sa che esistono persone che hanno carriere diverse eppure ferocemente e ingiustamente oltraggiate che sono giganti in questo mondo lillipuzziano.

Chi scrive, scrive per il gusto e per il piacere di piantare una piccola bandiera di opposizione non solo contro il vigente governo regionale, ma contro il degrado generale italo-sardo di cui questo è lo specchio.

Politica, Sanità

Navigazione articoli

Previous Post: Palau: il rigor urbanisticus e il Nuovo Codice di Facciocomemipare
Next Post: In Sardegna ti tirano le pietre

Comments (3) on “Sanità: ce ne esce da piangere”

  1. Fisietto ha detto:
    10 Giugno 2020 alle 18:35

    Arro’ddusustwartariri

  2. 🌞 ha detto:
    10 Giugno 2020 alle 12:00

    Qualsiasi cosa non vera ci attribuiscano su di noi non lascia segno. Tante rughe sui volti di chi parla a caso. Non prendertela ma segui la strada dritta, benché stretta. Avverto tanta tristezza e mi dispiace.

  3. Mario ha detto:
    10 Giugno 2020 alle 07:21

    Bi ndh’at de abbarrare “senza parole”, fintzas chirchendhe totu sas peràulas de su vocabbolàriu sardu, italianu e mancari ingresu puru.
    Ma, de su restu, sunt sas peràulas su chi serbit?

Comments are closed.

Sardegna: la musica delle parole, Cagliari, 2 dicembre, h 17:15

Ultimi commenti

  • Sardo su Direttori generali: e adesso, chi mandano via?
  • Giovanni Calvisi su L’impresentabile assolto
  • Mario su L’impresentabile assolto
  • Federico su Intercettazioni: il dominio a distanza
  • Peppe su L’impresentabile assolto
  • angelo su L’impresentabile assolto
  • Ignazio Cabua su L’impresentabile assolto
  • M su L’impresentabile assolto
  • M su Intercettazioni: il dominio a distanza
  • Mariantonietta su I gitanti di Mont’e Prama
  • Francesco Costantino Masia su I gitanti di Mont’e Prama
  • Silvana su I gitanti di Mont’e Prama
  • Lorenzo su I gitanti di Mont’e Prama
  • Zizi su I gitanti di Mont’e Prama
  • Enrico su I gitanti di Mont’e Prama

Referendum: un nobile ma duro confronto. Video

Elezioni regionali: iniziamo a parlare

Sardegna e Libertà si rinnova e indossa una nuova veste grafica. Più pulita, più semplice, più luminosa, per rendere la lettura più piacevole e coinvolgente.

Ci sono ancora dei particolari da mettere a punto, ma sostanzialmente il nuovo layout è pronto.

Sardegna e Libertà si ispira culturalmente ai valori di libertà, giustizia, sostenibilità, solidarietà e non violenza, così come essi sono maturati nella migliore tradizione politica europea.

Sardegna e Libertà – Quotidiano indipendente di informazione online

Registrato il 7 novembre 2011 presso il Tribunale di Cagliari. Num. R.G. 2320/2011 – Num. Reg Stampa 8
Direttore responsabile Paolo Maninchedda

Copyright © 2022 || Sardegna e Libertà ||

Powered by PressBook Blog WordPress theme