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L’acqua e lo Stato sardo

Posted on 23 Marzo 201423 Marzo 2014 By Paolo Maninchedda 9 commenti su L’acqua e lo Stato sardo

tartarugaSull’acqua in Sardegna bisogna far circolare le notizie vere (questa storia degli 800 milioni di debiti di Abbanoa è un azzardo comunicativo, molto dannoso, che mischia debiti veri con investimenti) e ripristinare un clima collaborativo. I Comuni non possono essere lasciati soli; Abbanoa è meno peggio di quel che si dice.
Solo in un clima collaborativo si riesce a sbloccare la montagna di investimenti che sono necessari (più di 700 milioni di euro già programmati). Gli investimenti sono lavoro e ricchezza, guai a tenerli fermi.
Dobbiamo interrompere la struttura circolare dei processi amministrativi: Tizio passa la palla a Caio, Caio a Sempronio e Sempronio di nuovo a Tizio.
Dobbiamo, come dicono gli allenatori, verticalizzare e andare in rete.
Dobbiamo, come ho già detto, mangiare l’elefante a morsi, non a quarti.
Servono tavoli che risolvendo singoli problemi, ma risolvendoli, inseriscano le soluzioni in una strategia grande e chiara. La nostra strategia è la costruzione della fiducia verso la nostra capacità di risolvere i nostri problemi e di saper governare la costruzione del nostro futuro. Bisogna passare dall’indipendentismo di rappresentazione all’indipendentismo di governo, cioè di soluzione dei problemi.
Un esempio: domani io e il Direttore Generale dell’Assessorato incontriamo il Commissario Cicalò, il Commissario dell’ex Ato e il suo Direttore, il Direttore Generale di Abbanoa dott. Murtas. Oggetto della riunione: l’acqua a Seulo, Gadoni, Esterzili e le fogne a cielo aperto di Posada. Obiettivo: risolvere ciò che ostacola nell’immediato le soluzioni e costruire procedure più rapide per il futuro. Ce la faremo? Non lo so, ma si deve agire così: in testa grandi disegni e in pratica un’attenzione minuziosa ai granelli di sabbia che bloccano gli ingranaggi.
Anche su Anas faremo come per l’acqua: prima i fatti, poi i comunicati.

Politica Tags:Abbanoa, Esterzili, Gadoni, Maninchedda, Posada, Seulo

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Comments (9) on “L’acqua e lo Stato sardo”

  1. Giuseppe ha detto:
    26 Marzo 2014 alle 17:33

    Scusa ancora Gianni,
    Non sono riuscito ad evidenziare che il parametro chimico di cui non è stato imposto il rispetto è detto Indice di aggressività delle acque.
    Ancora Ciao.

  2. Giuseppe ha detto:
    26 Marzo 2014 alle 17:27

    Scusa Gianni, mi devo ripetere.
    La Regione Sardegna nel recepire sia le diverse Direttive CE, sia il D.P.R. 236-1988, nonché in ultimo il DLgs.31/2001, avrebbe dovuto assolvere gli obblighi di cui all’Art. 12 par. “D” del Decreto 31 medesimo. Invece gli Assessorati competenti hanno preparato una deliberazione (D.G.R. 47/59 2003 e allegati) che non ha indicato agli organismi di controllo la necessità di verificare e pretendere anche il rispetto dell’Indice di delle acque potabili in distribuzione. Così, si immettono tranquillamente in rete le acque che mangiano i tubi, anche quelli delle civili abitazioni.
    Se di ciò si accorge la CE, addio a certi finanziamenti.
    Ancora Ciao.

  3. Giuseppe ha detto:
    26 Marzo 2014 alle 17:19

    Invito cortesemente Gianni a documentarsi.
    La Regione Sardegna nel recepire sia le diverse Direttive CE, sia il D.P.R. 236-1988, nonché in ultimo il DLgs. 31/2001, avrebbe dovuto assolvere gli obblighi di cui all’Art. 12 par. “D” del Decreto 31 medesimo. Invece gli Assessorati competenti hanno preparato una deliberazione D.G.R. 47/59 2003 e allegati) che non ha indicato agli organismi di controllo la necessità di verificare e pretendere anche il rispetto dell’Indice di delle acque potabili in distribuzione. Così, si immettono tranquillamente in rete le acque che mangiano i tubi, anche quelli delle civili abitazioni.
    Se di ciò si accorge la CE, addio a certi finanziamenti.
    Ciao, Gianni.

  4. Gianni ha detto:
    25 Marzo 2014 alle 22:55

    Voglio dire una cosa a Giuseppe che se la prende con la Regione. A me risulta che chi programma gli interventi sulle reti idriche sia l’Autorità d’Ambito (che con la regione ha poco a che fare) oggi Gestione commissariale (il commissario è il sindaco di Nuoro)e di esegue gli interventi è Abbanoa che non riesce a stare dietro a tutti gli interventi e rischia di far perdere risorse statali e comunitarie alla Sardegna che ha reperito la Regione. Nella “filiera” chi trova i soldi-chi programma-chi esegue l’anello debole è proprio quest’ultimo.
    Un primo passo si è comunque compiuto: l’amministratore si fatto da parte, ma non deve rappresentare il capro espiatorio di inefficienze interne alla società che vanno anch’esse individuate e risolte.

  5. Giuseppe ha detto:
    23 Marzo 2014 alle 21:58

    Facciamo circolare notizie vere!
    Abbanoa potrebbe avere colpe ben limitate se a Cagliari, Sassari, Ozieri, Olbia, Alghero ed in altri centri abitati dell’isola deve immettere nelle reti idriche tre o quattro volte il quantitativo d’acqua utilizzato veramente dalle utenze.
    La maggiore colpa della situazione disastrosa del Servizio Idrico è imputabile alla Regione Sardegna che non ha ben recepito e fatto osservare le direttive della CE e le norme italiane sulla qualità delle acque distribuite come potabili.
    Così continuano ad immettersi nelle reti tipologie d’acqua che stanno distruggendo anzitempo gli acquedotti, originando i cosiddetti “tubi colabrodo”.
    Se la dispersione idrica dell’ordine del 70% non viene arrestata, Abbanoa non potrà quadrare i bilanci, neppure aumentando in modo insostenibile le tariffe.
    Di ciò sono informati tutti i responsabili regionali, ma nessuno fa niente.
    Ecco gli ultimi elementi:
    Il giorno 28/01/2014 alle ore 14:20:48 (+0100) il messaggio “RAS-Prot: RAS-2014/825 Trasmissione PEC per competenza – Acque destinate al consumo umano. Trascuratezza dei controlli. Tubi colabrodo. Dissesto di Abbanoa. Gravi rischi igienico-sanitari nella città di Sassari.” è stato inviato da “pres.comunicazione.dirgen@pec.regione.sardegna.it” indirizzato a:
    pres.ab.distrettoidrografico@pec.regione.sardegna.it
    giucas@pec.it
    san.dgsan@pec.regione.sardegna.it

  6. Manu Pi ha detto:
    23 Marzo 2014 alle 20:36

    Abbanoa potrebbe pure evitare di mandare bollette stratosferiche che superano i cinque anni chiedendo il pagamento del legittimo, dell’illegittimo e di consumi ancora non fatti, cercando con l’inganno di annullare i termini per i ricorsi (bollette predatate spedite 5 giorni prima della scadenza dei 60 gg utili per fare ricorso), ignorando il ricorso di chi riesce a farlo lo stesso, rifiutandosi di ricalcolare bollette con errori a tre zeri…

  7. Bruno Lai ha detto:
    23 Marzo 2014 alle 18:24

    E’ importante disporre di uno spazio, anche solo web, con l’indicazione in chiaro dei costi degli organi e società controllati dalla Regione e relativi ricavi. Non ci si può più permettere il lusso del “populismo” e non va bene nemmeno il ciclo delle notizie basate su ipotesi spesso fin troppo campate in aria. Uno dei problemi della Regione, in generale, è la mancanza di comunicazione “tecnica” staccata dalle ideologie di parte politica e ben focalizzata più sui risultati. I cittadini necessitano di chiarezza, di informazione e anche di formazione su come usare al meglio gli strumenti messi a disposizione dalla RAS. Lato Abbanoa, è opportuno rendere efficienti le letture evitando arretrati difficilmente sanabili.

  8. Cosimo ha detto:
    23 Marzo 2014 alle 14:12

    Direi che solo risolvendo i problemi potremmo proporci per una fiducia sempre più ampia e sventolare la bandiera indipendentista del saper fare. Siamo relativamente giovani come gruppo,se riuscissimo a dimostrare ai nostri conterranei, che non bisogna avere paura del nuovo che avanza, sarà facile aggiudicarsi la partita finale. L’impallo della scacchiera regione ricorda la partita a scacchi il re è finito in stallo, in quanto non ha saputo dare strategia e sequenza di mosse,e allora rimettendo umilmente un po di mosse all’indietro, vediamo di valutare quali soluzioni si possano utilizzare,in modo da ripartire convinti di poter vincere la partita, senza arroccarci in dichiarazioni di campagna elettorale. E allora vada per i granelli di sabbia, il pianeta terra si è formato dal pulviscolo di sabbia ed è parte integrante del cosmo, ma soprattutto è ingranaggio partecipe della meccanica celeste..già le piccole cose.. ti fermi…ti volti……. e ti accorgi di quanto erano grandi.

  9. Michele Murru ha detto:
    23 Marzo 2014 alle 10:50

    Ma per voi è normale che per attivare una nuova utenza idrica in un locale uso magazzino- garage, mi impongano il modello DUAAP? ebbene SI. Il preposto dell’ufficio Abbanoa di Carbonia, mi ha chiesto tra tutti i documenti anche copia della ricevuta dell’invio telematico del modello in cui viene specificato la destinazione d’uso del locale, gli ho risposto che non devo esercitare commercio in quel locale, mi serve acqua per pulizie e per lavare il Carro Funebre, nulla da fare. Oggi per attivarmi una nuova utenza devo spendere € 110.00 per abbanoa più bolli, in più € 350,00 per il commercialista per invio telematico del DUAAP. Conveniente. Saluti a tutti

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