Skip to content
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie policy
  • Login
Sardegna e Libertà

Sardegna e Libertà

  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Lavoro e impresa
  • Cronaca
  • Salute
  • Ambiente
  • Stato sardo
  • Toggle search form

Inchiesta sui porti sardi: senza fisco e potere non attracca nessuno

Posted on 16 Aprile 201916 Aprile 2019 By Paolo Maninchedda

Mentre la Giunta sarda svela la sua fragilità di concetto e di metodo sui collegamenti aerei e i suoi piedi di argilla nelle difficoltà di composizione dell’esecutivo, sta accadendo che sul mare la Sardegna è già un’isola pressoché isolata, almeno per ciò che riguarda la ricchezza. La crisi profondissima del Porto Canale di Cagliari è una questione gravissima, ma ovviamente sottovalutata.
Resto convinto che la chiave di lettura più profonda della storia sarda sia il mare. I Sardi lo hanno praticato con successo solo in epoche antichissime; quando hanno perso, se non il dominio, almeno il controllo del quadrante strategico occidentale, sono diventati una realtà costretta a vivere di se stessa e non anche e soprattutto di relazioni.
Le politiche portuali di un’isola non possono essere le stesse dei porti connessi col continente europeo. Trieste e Genova sono porti europei, competono con  Rotterdam e Amburgo; Cagliari no, non è un porto europeo, perché chi scarica un container a Cagliari deve ricaricarlo su un’altra nave per portarlo in Europa. Quindi, il primo problema da focalizzare è che non si tratta di scegliere bene il gestore dei porti, ma di avere strategie sulle rotte, sulle convenienza, sulla ricchezza che viaggia nel Mediterraneo e di avere il potere di intercettarle e farle proprie.
Abbiamo realizzato una piccola inchiesta che mettiamo a disposizione di chi volesse utilizzarla. Essa visualizza il volume dei traffici marittimi mondiali, il volume della ricchezza in entrata e in transito nel Mediterraneo, i porti che nel Mediterraneo lavorano di più e quelli che lavorano di meno.
La Sardegna ha una sola soluzione a portata di mano: rendere fiscalmente vantaggioso l’attracco non solo per il trasbordo merci ma soprattutto per la loro trasformazione, magari realizzata secondo procedure di qualità certificata. La si chiami Zona franca o Zes o con altri acronimi che l’ipocrisia burocratica italiana è sempre in grado di produrre, ma la sostanza non cambia: deve esserci una fase di trasformazione e un vantaggio fiscale. Tuttavia, se il vantaggio fiscale fosse solo delle aree portuali, si ripresenterebbe la stessa situazione che dal medioevo ad oggi ha distrutto la Sardegna: la città come luogo del privilegio fiscale, l’agro e i paesi come luoghi della pena fiscale. Come si vede, tutti i fattori della questione sarda riportano sempre al grande problema dei poteri, cioè a ciò che per noi è essenziale e di cui non disponiamo per resa e dimenticanza.

Politica, Trasporti

Navigazione articoli

Previous Post: La Lega di Salvini contro le cooperative dei pastori: la sinistra italiana distratta dallo spritz
Next Post: Fa più un’opera d’arte che brucia che un uomo che muore

IL Tg3 Sardegna ritrova il coraggio. Fino a quando?

Il Tg3 Sardegna ritrova il coraggio. Fino a quando?

Vent’anni di Sardegna e Libertà, Nuoro, 21 luglio, ore 18:30

Cagliari, 9 giugno 2023, ore 18

Cagliari, 9 giugno 2023

Ultimi commenti

  • Franco su Arresti: candidamente universitari
  • Fabio su Arresti: candidamente universitari
  • Pie' su Arresti: candidamente universitari
  • pecora nera su Arresti: candidamente universitari
  • Bardamu su Arresti: candidamente universitari
  • M su Arresti: candidamente universitari
  • M su Arresti: il mondo di mezzo in Sardegna
  • Giovanni su Nizzi, il signorotto di campagna e il bullo di città
  • pecora nera su Nizzi, il signorotto di campagna e il bullo di città
  • M su Elezioni regionali: tra i Soprano, Andrea Soddu, il Pd e i Cinquestelle
  • Fabio su Elezioni regionali: tra i Soprano, Andrea Soddu, il Pd e i Cinquestelle
  • Politica coloniale sarda-italiana, ovvero "l'arte" dell'arrendevolezza - S'Imprenta, rassegna stampa dalla colonia — S'Indipendente su Arresti: dubbi, giustizia e aerosol
  • Alberto su Elezioni regionali: tra i Soprano, Andrea Soddu, il Pd e i Cinquestelle
  • pecora nera su Elezioni regionali: tra i Soprano, Andrea Soddu, il Pd e i Cinquestelle
  • Pie' su Elezioni regionali: tra i Soprano, Andrea Soddu, il Pd e i Cinquestelle

Elezioni regionali: iniziamo a parlare

Sardegna e Libertà si ispira culturalmente ai valori di libertà, giustizia, sostenibilità, solidarietà e non violenza, così come essi sono maturati nella migliore tradizione politica europea.

Sardegna e Libertà – Quotidiano indipendente di informazione online

Registrato il 7 novembre 2011 presso il Tribunale di Cagliari. Num. R.G. 2320/2011 – Num. Reg Stampa 8
Direttore responsabile Paolo Maninchedda

Copyright © 2022 || Sardegna e Libertà ||

Powered by PressBook Blog WordPress theme