Skip to content
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie policy
  • Login
Sardegna e Libertà

Sardegna e Libertà

  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Lavoro e impresa
  • Cronaca
  • Salute
  • Ambiente
  • Stato sardo
  • Toggle search form

Gli appalti e la Sardegna: adesso sterilizziamo le lenzuola col traghetto

Posted on 3 Agosto 20163 Agosto 2016 By Paolo Maninchedda 7 commenti su Gli appalti e la Sardegna: adesso sterilizziamo le lenzuola col traghetto

Asino1di Paolo Maninchedda
Chi decide chi vince le gare d’appalto? Risposta semplice: le commissioni di gara.
I commissari rispondono di ciò che fanno in tutte le sedi ma nella coscienza della gente non sono i veri responsabili delle scelte, viceversa attribuite sempre all’organo politico. Eppure non è così. La politica trova le risorse finanziarie e individua gli obiettivi (strade, porti, depuratori ecc.), ma chi vince e chi perde lo decidono i commissari di gara.
Perché in Puglia vincono prevalentemente le imprese pugliesi e in Sardegna no? È tutta colpa delle imprese sarde oppure c’è una mentalità burocratico-amministrativa da cambiare?
L’ultimo episodio è di ieri: Confindustria e sindacati raccontano in un comunicato una storia che, appena approfondita, ha un che di tragico e di ridicolo.
Sembrerebbe che la Asl di Olbia abbia bandito una gara per il lavaggio e la sterilizzazione delle divise mediche, delle lenzuola e di tutti i teli dei presidi ospedalieri, nonché per la fornitura di kit sterili. Il bando prevedeva la sostituzione giornaliera di tutto il materiale sporco con materiale sterilizzato.
Chi vince? Un’impresa del Lazio e sembrerebbe che abbia vinto scrivendo che avrebbe ritirato lo sporco in Sardegna, lo avrebbe sterilizzato nei propri stabilimenti laziali e poi lo avrebbe riportato in Sardegna, quotidianamente e in nave, anche d’inverno e tempeste permettendo. In ogni caso, si sarebbe servita di un magazzino e di un camioncino per le consegne, il quale però, sembrerebbe avere una capienza pari a poco più del 60% della fornitura quotidiana.
Senza entrare nel merito di come si sia svolta la gara, c’è o non c’è un che di ridicolo nel pensare che i processi di sterilizzazione siano assolutamente indifferenti al luogo in cui il processo avviene? C’è o non c’è un rischio maggiore a trasportare per chilometri il materiale sterilizzato? In teoria, uno stabilimento può essere anche in Francia, a Marsiglia, e con un volo quotidiano si può garantire il ricambio del materiale quotidianamente, ma è o non è irragionevole considerare le distanze, nel campo della sterilizzazione, un fattore ininfluente anziché incidente e rischioso?
Invece in Sardegna si sostiene che è meglio sporcare a Olbia e sterilizzare a Roma. È la politica a dirlo? No, è una pratica amministrativa discutibilissima ma mai messa in discussione.

Economia, Lavoro e impresa, Politica, Sanità, Varie

Navigazione articoli

Previous Post: La differenza tra un bandito e un politico
Next Post: Giornata intensa: le opposizioni, il crepa-crepa, la boccola di mio compare e le lenzuola di Olbia

Comments (7) on “Gli appalti e la Sardegna: adesso sterilizziamo le lenzuola col traghetto”

  1. admin ha detto:
    4 Agosto 2016 alle 06:28

    Giusto, Paolo. Convinciamo insieme il Consiglio regionale che serve l’Anas sarda. La si può fare con un semplice emendamento di ripristino del testo della Giunta nel disegno di legge sulla riforma Area che attende da mesi di essere discusso.

  2. Carlo Burcei ha detto:
    3 Agosto 2016 alle 23:10

    cosa succede, che gli enti locali si fanno abbindolare dalle grosse aziende o procacciatori d’affari con progetti di quindici anni, in modo che si sollevi la soglia di importo a base d’asta e con requisiti speciali che solo pochissimi hanno e non in Sardegna. quindi siamo tagliati fuori in partenza.

  3. Tilde ha detto:
    3 Agosto 2016 alle 19:15

    ….. e poi, come si dice da noi ” corrudus e apalliaus”, si avvalgono del subappalto e ci lasciano la stecca ( come da articolo precedente ).
    Posto che le gare devono essere fatte in modo che diano la risposta più efficace ed efficiente al territorio che la bandisce, possibile che la stragrande maggioranza delle imprese sarde non sia in grado di dare queste risposte?
    Sarà forse il caso di andare in Puglia a chiedere consigli sulle capacità delle loro imprese?

  4. Pauleddu ha detto:
    3 Agosto 2016 alle 17:32

    per lo stesso motivo per cui l’anas gestisce i soldi dei sardi. compresi gli appalti, i ribassi e quanto altro. anche i ritardi…. perche la trotta sarda va munta fino alla fine. o no?

  5. Ralph Greenhouse ha detto:
    3 Agosto 2016 alle 10:22

    “cos’e maccusu” verrebbe da dire in prima istanza….
    In realtá il commento giusto dovrebbe essere un’altro perche una soluzione del genere pare essere piú da “furbi” che da “matti”…
    Ma la “furbizia” non è nell’aver scovato una soluzione geniale al problema, che in realtá è veramente una soluzione folle, ma nell’aver individuato una falla nelle procedure che permette che una soluzione cosí inopportuna e inadeguata sia presa in considerazione ed accettata…
    Cui prodest?

  6. mauro canu ha detto:
    3 Agosto 2016 alle 09:25

    Domanda semplice, chi ha nominato chi nomina le commissioni di gara? La Partitica ecco il risultato

  7. Luigi Deriu ha detto:
    3 Agosto 2016 alle 08:12

    Esatto, e ciò che intendevi su un tuo articolo di qualche giorno fa nel quale rispondevo mettendo in dubbio le gare d’appalto che in Sardegna non vengono vinte da imprese sarde per il 90% e chiaro e so benissimo che non è la politica direttamente che gestiste le gare d’appalto ma delle commissioni specifiche. Ma e vero che la politica entra in merito indirettamente, come tu stesso scrivi in questo articolo ” e’ una pratica duscutibilissima” che la politica deve rivedere, a mio parere,ognuno ha le sue opinioni discutibili o meno, c’è Chi spetta dare chiarimenti. E vero anche che molte imprese non sono ” in regola con la legge” per potervi partecipare come e vero che permettersi in regola che le leggi attuali alle imprese sarde e troppo oneroso non avendo molti appalti in cui partecipare a differenza delle imprese del resto d’Italia per cui riescono ad abbattere i costi( in generale) buon lavoro.

Comments are closed.

Cagliari, 23 e 24 marzo 2023

Referendum: un nobile ma duro confronto. Video

Ultimi commenti

  • Antonio Pinna su Risorse aggiuntive di intelligenza
  • Franco su E l’intelligenza?
  • Eustachio Degola su Doria, Doria, che pena!
  • Giorgio Careddu su Doria, Doria, che pena!
  • M su Non ci interessano le fidanzate
  • Maria Giovanna Lai su Non ci interessano le fidanzate
  • Maria Giovanna Lai su Non ci interessano le fidanzate
  • Franco su Doria, Doria, che pena!
  • Carlo Doria su Doria, Doria, che pena!
  • Maria F.L. su Doria, Doria, che pena!
  • Daniele Maoddi su Doria, Doria, che pena!
  • MGMA su Doria, Doria, che pena!
  • B su Doria, Doria, che pena!
  • Mario su Doria, Doria, che pena!
  • Margherita su Doria, Doria, che pena!

Elezioni regionali: iniziamo a parlare

Sardegna e Libertà si rinnova e indossa una nuova veste grafica. Più pulita, più semplice, più luminosa, per rendere la lettura più piacevole e coinvolgente.

Ci sono ancora dei particolari da mettere a punto, ma sostanzialmente il nuovo layout è pronto.

Sardegna e Libertà si ispira culturalmente ai valori di libertà, giustizia, sostenibilità, solidarietà e non violenza, così come essi sono maturati nella migliore tradizione politica europea.

Sardegna e Libertà – Quotidiano indipendente di informazione online

Registrato il 7 novembre 2011 presso il Tribunale di Cagliari. Num. R.G. 2320/2011 – Num. Reg Stampa 8
Direttore responsabile Paolo Maninchedda

Copyright © 2022 || Sardegna e Libertà ||

Powered by PressBook Blog WordPress theme