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Giustizia in Sardegna?
Sappiamo com’è

Posted on 4 Novembre 20175 Novembre 2017 By Paolo Maninchedda

Oggi il quotidiano dei vescovi italiani, il giornale Avvenire, mette in prima pagina la faccia di Puigdemont e ci scrive sopra: Wanted.
Ieri ho ricevuto una telefonata da un importante esponente della sinistra sarda che mi ha detto: «Immagino che tu pensi che prima o poi toccherà a te e a voi se l’Europa prosegue su questa strada?». Mi ha telefonato per confortarmi.
Data non la magistratura italiana, ma dati i comportamenti di taluni magistrati, penso che prima o poi possa capitare a me e a tutti noi.
Accade sempre così: se un’idea e delle persone non sono classificabili nelle categorie ordinarie, il modo per ridimensionarle è una sana inchiesta giudiziaria. Oggi gli americani lo fanno ad memoriam con Martin Luther King. Adesso vien fuori dai documenti desecretati dell’omicidio Kennedy che l’FBI o la CIA avrebbero avuto un dossier su King dal quale risulterebbe che aveva partecipato a delle orge. Che dire? Stessi metodi della Stasi che aveva pubblicato le foto di Walesa che faceva l’amore con la moglie. Ignobili conferme della viltà umana.
C’è sempre un giudice per una condanna e i giudici esuberanti non pagano mai. Pensate che in Sardegna è accaduto già due volte e nella stessa Procura (ormai sono l’archivio vivente dell’ingiustizia giudiziaria) che un’accusa ritenuta fondata non per un avviso di garanzia, ma per un arresto (e quindi vagliata dal Gip) in un caso dopo poco meno di una settimana, in un altro dopo mesi e mesi di arresti, sia stata dichiarata infondata durante il dibattimento per il rinvio a giudizio dallo stesso PM che con quella presunta prova aveva chiesto e ottenuto l’arresto. In un dibattimento è emerso che, pensate un po’, mentre è ormai possibile identificare qualsiasi nome e qualsiasi persone, l’accusa dichiara che non è stato possibile stabilire chi fosse un assessore comunale di un comune della Sardegna. Che dire? È normale che si diffidi di questi costumi disinvolti di alcuni e ben circoscritti magistrati che saranno gli stessi, ne sono sicuro, che un giorno, finito lo sport che dura da anni di controllarci anche l’acidità del sudore, spareranno il colpo grosso di indagarci per attentato alla Costituzione. Senza mancare di dire, però, che sicuramente abbiamo partecipato a delle orge e non ce ne siamo accorti. Copione già scritto.

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