Perché quando muore un socialista non dicono che è stato un socialista?
di Paolo Maninchedda
Nicola era un socialista libertario.
Chi erano questi socialisti, prima di vergognarsi dello stesso loro nome dopo tangentopoli?
Oggi i socialisti sono annacquati sostanzialmente dentro il Pd, ma per un lungo periodo hanno avuto un’identità culturale molto vivace in Italia, la cui cifra principale era l’antidogmatismo, questo sano anticorpo che dovrebbe immunizzarci tutti e che invece sta cedendo il passo alla solita debolezza di pensiero e di forza morale del sistema culturale italiano. I socialisti erano ferocemente anticomunisti perché antidogmatci e libertari; per questo motivo erano ironici e competitivi con i cattolici, che ritenevano sostanzialmente privi di pensiero politico e solo grandi eredi della grande paura dei ‘rossi’. Per i socialisti veri il cattolicesimo non è una fede religiosa, è un’ideologia maturata dentro il cristianesimo; il cattolicesimo, per un socialista che si rispetti, era ed è un’escrescenza politica maturata su una fede religiosa.
Nicola era socialista fino al midollo. Disprezzava le egemonie culturali di partito insediatisi anche nella sua città e le ha combattute.