Skip to content
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie policy
  • Login
Sardegna e Libertà

Sardegna e Libertà

  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Lavoro e impresa
  • Cronaca
  • Salute
  • Ambiente
  • Stato sardo
  • Toggle search form

I soldati vivi difendono i soldati morti: i ministri, invece, tacciono. Intervista

Posted on 29 Giugno 202030 Giugno 2020 By Paolo Maninchedda 1 commento su I soldati vivi difendono i soldati morti: i ministri, invece, tacciono. Intervista

L’educazione cambia tutto, è la rivoluzione più profonda che si possa realizzare.

Negli anni, sono diventati ufficiali superiori dell’esercito italiano persone istruite, poliglotte, con un’etica da professionisti della difesa piuttosto che da macchiette del patriottismo.
Questa gente, che parla l’italiano e l’inglese in forme più corrette dell’80% dei componenti del Governo italiano, ha uno spirito di corpo che è inscindibile dalla percezione di sé. È lo spirito erede dell’antico compagnonnage dei cavalieri medievali che non ha niente a che fare col cameratismo chiassoso, con le gerarchie da camerata della tradizione socio-comico-teatrale italica. È cultura e modello organizzativo che vive di un ordito affettivo; è lealtà e compagnia come accade poche volte nelle amicizie.

Queste persone istruite eseguono gli ordini, rispettano la filiera di comando, ma rifiutano di essere docili strumenti delle furbizie ministeriali.

Queste persone ricordano religiosamente i compagni morti.

Il Fatto Quotidiano ha intervistato il tenente colonnello Fabio Filomeni, comandante dei corpi speciali dell’esercito. Qui trovate l’intervista.

È il secondo militare che con una dignità di altri tempi dice la verità sull’esposizione dei militari della Repubblica italiana (tra cui una marea di sardi) ai pericoli delle esplosioni da munizioni all’uranio impoverito, dando ragione ai risultati della Commissione Scanu ( e ha il coraggio di citarli).

Ho un grande rispetto per questi soldati; ne ho meno, molto meno, per deputati e senatori, in carica e a riposo, per ministri della difesa in carica e a riposo, che hanno taciuto e tacciono su questa vicenda, tutti ordinariamente impegnati nei calcoli costi/benefici dell’esercizio del loro ruolo in modo da impegnarsi solo in ciò che è facile, comodo e di sicuro successo, gente che chiuderà gli occhi sulla propria esistenza terrena e materiale potendo dire, senza alcun pudore, di essersi esclusivamente e solennemente fatta i fatti propri e nient’altro.

La bellezza etica e estetica di questo nuovo corso nelle gerarchie militari è che il movente della richiesta di chiarezza e giustizia non è solo la consapevolezza del diritto o la comprensione delle subdole strategie di distribuzione delle responsabilità verso il basso da parte dei vertici; è anche il ricordo dei compagni scomparsi, l’impegno per la loro memoria, la lotta per sottrarli al sopruso dell storia.

Esercito, Politica

Navigazione articoli

Previous Post: Magistratura sarda: non penserete di tacere?
Next Post: Nuovo reato: uso stupido del potere

Comment (1) on “I soldati vivi difendono i soldati morti: i ministri, invece, tacciono. Intervista”

  1. Maria ha detto:
    29 Giugno 2020 alle 09:47

    Perché stupirsi del silenzio se financo nella vita degli uffici, delle scuole, nei comuni, nelle campagne, nei condomini, nelle parrocchie ci si inchina al prepotente, al potere e alla ricchezza.

Comments are closed.

Cagliari, 23 e 24 marzo 2023

Referendum: un nobile ma duro confronto. Video

Ultimi commenti

  • Arrosciu su Centrodestra sardo in confusione
  • Stefano Mura su Ci rispondono i forestali
  • Trattabucco su Centrodestra sardo in confusione
  • M su Centrodestra sardo in confusione
  • Paolo Maninchedda su Centrodestra sardo in confusione
  • Sebastiano Tola su Centrodestra sardo in confusione
  • erreffe su Ci rispondono i forestali
  • M su Uccidere: quando il male si presenta
  • M su Ci rispondono i forestali
  • Pietro su Ci rispondono i forestali
  • Enrico su Neanche un prefetto: si è rotto qualcosa. Serve un candidato presidente
  • URP Corpo forestale e di v.a. su Neanche un prefetto: si è rotto qualcosa. Serve un candidato presidente
  • Giovanni su Neanche un prefetto: si è rotto qualcosa. Serve un candidato presidente
  • Arrosciu su Neanche un prefetto: si è rotto qualcosa. Serve un candidato presidente
  • M su Neanche un prefetto: si è rotto qualcosa. Serve un candidato presidente

Elezioni regionali: iniziamo a parlare

Sardegna e Libertà si rinnova e indossa una nuova veste grafica. Più pulita, più semplice, più luminosa, per rendere la lettura più piacevole e coinvolgente.

Ci sono ancora dei particolari da mettere a punto, ma sostanzialmente il nuovo layout è pronto.

Sardegna e Libertà si ispira culturalmente ai valori di libertà, giustizia, sostenibilità, solidarietà e non violenza, così come essi sono maturati nella migliore tradizione politica europea.

Sardegna e Libertà – Quotidiano indipendente di informazione online

Registrato il 7 novembre 2011 presso il Tribunale di Cagliari. Num. R.G. 2320/2011 – Num. Reg Stampa 8
Direttore responsabile Paolo Maninchedda

Copyright © 2022 || Sardegna e Libertà ||

Powered by PressBook Blog WordPress theme