L’altro giorno a Olbia Gian Piero Scanu ha detto che noi sardi per quanto accaduto ai nostri militari per l’esposizione a materiali bellici dannosi abbiamo molte ragioni per ribellarci e per chiedere conto allo Stato italiano di quanto è successo, dei nostri morti e, purtroppo, dei nostri malati.
Ma poi ha anche chiesto che cosa dell’accordo sottoscritto da Pigliaru e Pinotti sia stato realizzato. Domanda retorica. Niente.
Noi avevamo detto e lo ripetiamo che quell’accordo è sbagliato, diseducativo, subordinato e subordinante, ma anche il pochissimo che prevede è disatteso dallo Stato. Perché?
Perché lo Stato ha una tradizione di chiacchiere imbonitrici a cui noi non reagiamo.
Per questo serve un’esperienza politica di reazione unitaria: per non subire più né il troppo né il poco.