di Paolo Maninchedda
Oggi titolone dei giornali sul mutuo infrastrutture.
La notizia: la prima parte della gara per le banche, indetta dall’Assessorato del Bilancio, è andata deserta, come previsto e prevedibile.
Perché? Perché per legge si fa il bando sui valori di un prodotto della Cassa Depositi e Prestiti che le altre banche non ritengono vantaggioso (come è anche detto all’interno dell’articolo).
Personalmente sono profondamente ostile all’equivoco tutto italiano che di fatto garantisce una posizione dominante a Cdp, benché si tratti di una banca come le altre, almeno ufficialmente.
L’Italia non sa cosa sia il libero mercato: l’Italia è per definizione o monopolista o oligopolista.
Tuttavia, il ‘monopolio di fatto’ è compensato per i Comuni e le Regioni dagli interessi praticati da Cdp, che sono talmente bassi da non risultare raggiungibili dalle altre banche.
In other words, il mutuo per le infrastrutture della Regione sta facendo un iter totalmente (purtroppo) ordinario.
Invece il titolone dà l’idea di chissà quale difficoltà. Perché? Boh, mi viene in mente solo una frase di Confucio che mi disse qualche tempo fa un vecchio comunista: se non puoi convincerli, confondili.