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Ma un po’ di vergogna no? Altro che De Giorgi…

Posted on 4 Aprile 202312 Aprile 2023 By Paolo Maninchedda 5 commenti su Ma un po’ di vergogna no? Altro che De Giorgi…

Ne ho parlato ieri, ma forse non sono stato chiaro. Il meccanismo amministrativo pensato e votato dalla Giunta regionale per distribuire i regali a privati, in contanti, decisi dal Consiglio regionale è diabolico e comico insieme. È come se io decidessi in anticipo quali studenti possano sostenere l’esame e quali no, e, non contento, decidessi, sempre in anticipo e senza prove, anche i voti e dopo, per salvarmi l’anima, facessi l’appello per chiedere agli interessati se accettano o rifiutano il voto. Questo ha deciso la Giunta regionale, con una complicità grave con la peggiore espressione del Consiglio regionale che la storia ricordi.
Ma c’è di più.

Questo è il modulo che l’Assessorato della Pubblica Istruzione sta utilizzando per distribuire i regali ai privilegiati dell’ultima finanziaria.
Andate alla pagina 3, laddove si chiede l’IBAN su cui accreditare il regalino.
Tra le dichiarazioni che la società/associazione deve sottoscrivere vi è quella di essere costituita prima della data del 21.02.2023, giorno di approvazione della legge di stabilità, la n.1/2023.
Avete capito bene: l’assessorato teme che possano esserci delle associazioni non costituite al momento dell’approvazione della legge (ma guarda un po’, ohibò!).
Viceversa legittima senza battere ciglio che un’associazione possa essere stata costituita, per esempio, mentre la discussione della legge era in corso. Cioè la Giunta legittima che un consigliere regionale abbia detto ad alcuni suoi amici di costituire un’associazione, assicurando e presentando l’emendamento per finanziarla. Esattamente per questa attività il consigliere De Giorgi è stato indagato e arrestato, e cominciano ad essere troppi gli indizi per i quali sembra si sia voluto colpire solo lui per un vizio diffuso.
Il diritto, non il buon senso, il diritto avrebbe voluto che la Giunta prevedesse che le associazioni beneficiarie dovessero essere costituite prima dell’inizio della discussione della legge, se non addirittura almeno un semestre prima.
Invece no. Non si è perso solo il senso del diritto, ma anche e soprattutto il senso del pudore. Stiamo vivendo un periodo di degrado morale mai raggiunto prima.

Amministrazione, Politica, Vetrina

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Comments (5) on “Ma un po’ di vergogna no? Altro che De Giorgi…”

  1. Roby Spissu ha detto:
    4 Aprile 2023 alle 19:13

    Geniale! E’ come se un lanciatore di freccette tirasse contro un muro bianco e poi, dopo, tracciasse le linee del bersaglio.

  2. Mario Allai ha detto:
    4 Aprile 2023 alle 19:11

    Sto studiando per il concorso alla Regione: spero che mi facciano una domanda sulla L. 241/90 per citare questo procedimento come “best practice” di diritto amministrativo.

  3. angelo ha detto:
    4 Aprile 2023 alle 09:15

    giusto per voler fare l’azzeccagarbugli, con la dichiarazione richiesta ai sensi del d.p.r.45/2000 (art.47) si possono sottoscrivere unicamente “stati, qualita’ personali o
    fatti che siano a diretta conoscenza dell’interessato”, quindi la dicitura “dichiara di accettare il contributo” e “di accettare il contenuto…” sono palesemente irregolari in quanto non rientrano nella casistica di dichiarazioni previste dalla norma
    niente di clamorosamente illegittimo, solo l’ennesimo esempio di superficialità e approssimazione

  4. M ha detto:
    4 Aprile 2023 alle 08:46

    Sì. È un degrado mai visto prima. È possibile in politica perché lo viviamo in ogni campo. Non si ha più la forza di reagire. Chi lo fa è subito isolato.

  5. Mondo ha detto:
    4 Aprile 2023 alle 07:35

    Legge 7 Turismo, bando Grandi Eventi, come è possibile che società e associazioni escluse in fase istruttoria dai funzionari per mancanza dei requisiti e quindi ritenute non ammissibili siano state ripescate e finanziate addirittura per un triennio. E’ il caso di indispensabili eventi di motocross e Padel, cosa c’è sotto? In pompa magna l’Assessorato del Turismo ha poi replicato il collaudato modello Gallura, cioè consorzi industriali che fanno i tour operator e gli organizzatori di eventi. E’ la volta del Consorzio di Tortolì: oltre 900 mila euro da distribuire. Useranno anche qui gli affidamenti diretti?

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