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Io Galsi, tu galcesti,
egli galse…

Posted on 4 Maggio 20144 Maggio 2014 By CG 3 commenti su Io Galsi, tu galcesti,
egli galse…

elegante-viola-fornello-a-gas-a-fiamma-confezione-vettore_270-161611Un passato remoto di un verbo inesistente?

Più che altro il trapassato futuro di una mega opera, il tanto atteso gasdotto Algeria – Europa via Sardegna, che non si farà mai perché chi detiene il potere di decidere (e ha i denari per farlo), ossia l’algerina Sonatrach, non ha alcun interesse e, ovviamente, non è un ente benefico.

Se qualcuno vuole tenere accesa la fiammella della speranza dovrà realisticamente comprare una nuova bombola.

Altrimenti si punti su altro, a cominciare (repetita iuvant?) dall’uso dei fondi dell’Unione Europea per costruire il gasdotto bidirezionale con la penisola e per collegare l’isola alla rete di distribuzione italiana. Poi si vedrà (MM)

Economia Tags:energia, Galsi, gasdotto, metano, Sardegna

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Comments (3) on “Io Galsi, tu galcesti,
egli galse…”

  1. Bruno LAI ha detto:
    5 Maggio 2014 alle 18:19

    Sarà un bene per tutti. In Italia si spendono Metri CUBI di moneta sonante per “progettare” opere sotto il profilo “tecnico” e si lascia fin troppo spesso a se l’analisi puntuale del “senso” delle opere. Ragionandoci sopra, continuo ad essere del parere che occorre “riqualificare” gli involucri edilizi delle civili abitazioni e delle strutture al servizio della collettività. L’incentivo va dato alle famiglie: sono loro a doversi rendere indipendenti dal caro bombola. Non si è mai visto di un cittadino che in inverno si porti in giro un caminetto per scaldarsi. In genere acquista un cappotto. Ora, la logica vorrebbe lo stesso buon senso anche per le abitazioni: più cappotti, meno caminetti 3D. Va però ammesso che lato imprese vi è comunque una necessità energetica per i cicli produttivi. Occorre allora ragionare sul fatto che non può essere considerata “geniale” l’impresa che punta ancora a fare prodotti a basso contenuto tecnologico e elevato consumo energetico. Si avrà vero cambiamento nel momento in cui inizieremo a ragionare guardando oltre l’isola. Per 30-40 anni ci si è lamentati che l’energia costa troppo. Vediamo di iniziare a parlare di risposte che possano anche mettere in discussione i modelli industriali iper-obsoleti che si continua a tenere in piedi con la speranza dei foraggiamenti di rito. Se non si ha il coraggio di fare il salto di qualità, continueremo a lamentarci del costo dell’energia, invece che ragionare sulle possibili soluzioni, anche coraggiose: dar seguito a produzioni a maggiore valore aggiunto che possano ammortizzare questo handicap che non è solo strutturale, ma anche di recidiva mentale.

  2. Sandro ha detto:
    5 Maggio 2014 alle 15:10

    Se qualcuno conoscesse il prezzo all’ingrosso del GPL, capirebbe subito che bisognerebbe venderlo al cliente finale sottocosto per poter pagare il GPL come il Gas Naturale (Metano)a parità di Kcal rese.
    Si capisce quindi che non esiste defiscalizzazione possibile che renda i due prodotti equivalenti in termini monetari, infatti mi viene da sorridere nel ripensare a chi proponeva l’abolizione dell’Accisa (zona franca) non capendo che sul costo del mc l’accisa intera incide solo per 0,19 €/kg, quindi un niente.
    Come negli altri mie post io sono per una RIGASSIFICAZIONE, direttamente con fondi europei come “isola del mediterraneo”, che deve fare delle sue peculiarità insulari un punto di forza e non di svantaggio.
    La Sardegna come Hub Energetico che abbia come risorsa il GNL in antagonismo alla politica nazionale ed europea che dipende troppo dalla Russia in termini di forniture di gas.
    Possiamo farcela!!!

  3. Renato Orrù orsimonmossa ha detto:
    4 Maggio 2014 alle 17:35

    … Che il GALSI , non sarebbe mai stato ( forse ) realizzato l’ avevo più volte ipotizzato in un passato … Non molto remoto !! :) … E comunque resto ancora dell’ idea che sarebbe un Progetto che ha, nonostante le complessità e i possibili danni derivanti per la sua costruzione , un senso economico molto rilevante per le imprese sarde ! ma credo anche che l’ idea di attraversare la Sardegna per confluire verso il Continente per fare un favore allo Stato itaGliano sia dannoso sul breve periodo e pericoloso sul lungo , in termini di sovranità/Indipendentza politica , economica ed egemonica ! Credo che ci si debba congiungere con il Continente Europeo via Corsica by passando il tratto tirrenico , concordando con i Corsi e con i Francesi le opzioni possibili , e solo successivamente costruire la dorsale Ottana-Piombino ! Se la cosa non fosse praticabile , tanto vale costruire i rigasificatori ed acquistare sul mercato libero il gas necessario ! Ma quello che ancora non capisco è , dato che non abbiamo il Gas , come nel Continente, perché non ci hanno o non abbiamo mai chiesto/ ottenuto /contrattato una defiscalizzazione del costo dell’ energia in modo da poter essere messi nella stessa condizione di costo energetico parificato ???

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