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Ieri: aumentata la soglia di reddito per accedere alle case popolari,
stanziati 5 milioni per ristrutturare i palazzi di palazzi di Sant’Elia,
modificate le regole per gli inquilini incolpevoli.
Oggi ascoltiamo Olbia sull’idrogeologico

Posted on 11 Marzo 201515 Marzo 2015 By Paolo Maninchedda

piccoledi Paolo Maninchedda
Ieri molte decisioni pratiche, di quelle che, nelle intenzioni, dovrebbero aiutare a vivere meglio chi sta peggio.
Abbiamo portato a 14.162 euro all’anno il limite di reddito per l’assegnazione delle case popolari (prima era 13.578),  e i due criteri del reddito pro-capite da 1477 a 1544 (attributivo di 2 punti) e da 2462 a 2568 (attributivo di un punto). Niente di eccezionale, sia chiaro: semplicemente si sono adeguati i limiti all’incremento Istat del costo della vita, vecchio di 5 anni.
Abbiamo modificato i criteri per l’accesso ai contributi per gli inquilini morosi incolpevoli e coordinato la normativa con i contributi per gli affitti. In sostanza, sul piano dei criteri si è accettato che la causa di morosità incolpevole possa essere scattata prima del 2013. Per fare un esempio: prima accedevano ai contributi solo coloro che fossero stati licenziati nel 2013 e non avessero pagato l’affitto nel 2014; oggi possono accedervi anche quelli magari licenziati nel 2011 e che hanno cominciato a essere morosi nel 2013.
Abbiamo stanziato 5 milioni 303mila euro per la ristrutturazione dei palazzi di Sant’Elia.

Oggi presiderò a Olbia la Conferenza sull’idrogeologico. Qualche giorno fa abbiamo fatto quella con Teralba e Uta. Stiamo correndo per non perdere la gara darwinista col Governo (chi ha più progetti esecutivi più prende). Speriamo di fare bene oltre che velocemente.

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