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Giustizia è fatta? Revocato il Daspo ai due studenti

Posted on 21 Novembre 202312 Febbraio 2024 By Paolo Maninchedda 5 commenti su Giustizia è fatta? Revocato il Daspo ai due studenti

Il questore ha revocato, in base al ricorso presentato, il provvedimento di allontanamento da Cagliari dei due studenti che avevano partecipato all’azione di blocco della via Roma da parte di Ultima generazione.

Questo è il provvedimento.
Leggendolo si capisce che il Questore agisce, in primo luogo, accogliendo un ricorso tempestivamente presentato, il che significa che evidentemente ha rilevato nella procedura seguita aspetti che esponevano la Pubblica Amministrazione a sanzioni. La domanda sorge spontanea: perché l’istruttoria è stata così breve e fallace e la pena inflitta così abnorme?

Si comprende che la documentazione fornita dall’Università degli Studi è risultata decisiva per la revoca. Ce ne compiacciamo, ma anche in questo caso ci chiediamo perché si è scoperto solo tardivamente che i due giovani erano studenti.

Infine un’osservazione: se si passa con estrema facilità dal massimo della pena a nessuna pena (nel senso d nessuna pena interdittiva in più, perché certamente ci sarà il processo ecc. ecc.) si dà chiaramente l’idea di qualcosa di inutilmente arbitrario. La giustizia non è questo.

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Comments (5) on “Giustizia è fatta? Revocato il Daspo ai due studenti”

  1. Franco ha detto:
    21 Novembre 2023 alle 20:40

    @Bruno
    Non è la magistratura, è il questore che si è inventato un daspo inapplicabile
    Il festival dell’ aria fritta per compiacere i vertici romani

  2. Roberto G. ha detto:
    21 Novembre 2023 alle 20:17

    La revoca dice sostanzialmente che ” sono venuti meno i motivi che avevano giustificato l’ adozione della misura”. Niente di più sbagliato nell’ esercizio dei poteri sanzionatori perché non è possibile infliggere una pena così severa e palesemente sproporzionata con un’ istruttoria superficiale e incompleta. Lo dice la legge e il buon senso. Che poi una persona debba dimostrare di essere perbene e non sia, invece, l’autorità a dover dimostrare che quella persona abbia precedenti che giustificano sanzioni severissime, è significativo del modo di ragionare e della mentalità che, in questi casi sono inaccettabili.

  3. Raimondo/Mundicu ha detto:
    21 Novembre 2023 alle 19:53

    È un piacere leggere questa bella notizia, mi rallegra….
    Ma nello stesso tempo mi preoccupa la leggerezza con cui si è arrivati a un giudizio così pesante, come è stato fatto in 1a istanza, tutto ciò è grave 🤔

  4. Bruno ha detto:
    21 Novembre 2023 alle 19:26

    Come si può avere fiducia nella magistratura italiana se ognuno applica le leggi a secondo di come si svegliano. Dannu mannus a ki arruidi me is mannus de kusta genti

  5. Parmenide Pilloni ha detto:
    21 Novembre 2023 alle 19:14

    Una bella notizia

Comments are closed.

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