Skip to content
  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Cookie policy
  • Login
Sardegna e Libertà

Sardegna e Libertà

  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Lavoro e impresa
  • Cronaca
  • Salute
  • Ambiente
  • Stato sardo
  • Toggle search form

Dobbiamo perdonarci le debolezze e prometterci la grandezza del futuro

Posted on 9 Settembre 20169 Settembre 2016 By Paolo Maninchedda 1 commento su Dobbiamo perdonarci le debolezze e prometterci la grandezza del futuro

dc5b5ba5b4154914999fd39fec382695di Paolo Maninchedda
Una delle attività più difficili è tentare di mettersi nei panni dei propri interlocutori, cercare di capirne fino in fondo le ragioni. Quando si prova a farlo, e lo si dovrebbe fare sempre, si scopre che spesso vi sono altri fattori che interferiscono con le ragioni di ciascuno, tra questi: i pregiudizi, l’ignoranza (nel senso tecnico del non sapere non nel senso morale del colpevole presumere di sapere), i fattori psicologici (antipatia, stizza, disagio, fastidio ecc. ecc.).
Il problema è sempre, però, in primo luogo avere delle ragioni e delle convinzioni. In secondo luogo avere coscienza che, se si fa politica, queste ragioni devono avere un chiaro radicamento nell’interesse pubblico.
Questa è la teoria. La pratica è che le ragioni sono soffocate da fattori psicologici a volte insuperabili: problemi di ruolo, di prestigio (la Sardegna è ancora molto spagnoleggiante in questo senso); piccole e grandi eruzioni di invidia; superficialità e smemoratezza rispetto al dibattito storico maturato; grande tentazione di sporcare tutto quando non si governa e di pulire tutto quando si governa.
In queste condizioni si può perdere la calma e la lucidità. Bisogna tenere lo sguardo sulle cose importanti.
In Sardegna la geopolitica tradizionale non ha futuro.
Occorre un evento politico storico che produca un nuovo orizzonte. Il dibattito interno al centrosinistra sardo ha delel grandi potenzialità proprio perché è drammatico e non risolvibile con piccoli o grandi accordi di potere. La sensibilità per la nascita del Partito della Nazione Sarda aumenta di giorno in giorno.
Lo Stato italiano è in una crisi mortale, afflitto da debiti, interdizioni, disordine, giustizialismo e qualunquismo: l’occasione per un nuovo slancio istituzionale della Sardegna in Europa è notevole (in tal senso vien da dire che il dibattito pro o contro il referendum si sta sviluppando anche in Sardegna tutto per linee interne al vecchio quadro costituzionale italiano, e non invece anche con riguardo ai temi della nuova sovranità sarda, cioè quella cui riteniamo di aver diritto naturalmente non perché concessa dall’Italia).
La Riforma della Sanità è una grande occasione (al di là del modello dogmatico-unitarista che si è scelto e che non ci convince): liberare il sistema sanitario dalle logiche feudali che lo caratterizzano che stanno seriamente mettendo in crisi il diritto alla salute dei sardi.
L’istituzione dell’Agenzia Sarda delle Entrate finalmente crea le condizioni per invertire il rapporto di raccolta e di riversamento delle imposte. Oggi lo Stato raccoglie e versa a noi le compartecipazioni, domani accadrà il contrario, noi raccoglieremo e riversemo allo Stato italiano la sua piccola quota. Inoltre, il sistema di riscossione diventa nazionale sardo e riguarderà la Regione e i Comuni, creando una infrastruttura di conoscenze e di gestione delle conoscenze di rango tipicamente statale.
Dinanzi a queste opportunità, che maturano sempre in contesti drammatici, occorre non considerare i fattori dettati da debolezze umane, da piccole competizioni, da impuntature di cui la storia è piena ma che poi non vengono ricordate da nessuno (lo dico a chi si impunta).
Dobbiamo perdonarci le debolezze e prometterci la grandezza del futuro. Questo devo essere il nostro impegno in questi giorni.

Economia, Politica, Sanità

Navigazione articoli

Previous Post: L’Italia minaccia la proprietà privata dei sardi
Next Post: Crisi idrica: la fatica e il lavoro

Comment (1) on “Dobbiamo perdonarci le debolezze e prometterci la grandezza del futuro”

  1. Gian Luca Frau ha detto:
    18 Settembre 2016 alle 22:22

    Condivido l’analisi socioculturale in premessa ma la invito a non sottovalutare i clamorosi ribaltamenti di fronte e le cocenti debacle dei tentativi di traghettare questa infelice regione verso orizzonti di elementare civiltà. Lei ricorda per caso come soffiava il vento sardista anni orsono?
    Ecco, da allora c’e stata una drammatica involuzione culturale nella società sardesca, i primi ad involvere sono state le classi dirigenti e la “borghesia” scolarizata : ” che Iddio ce ne scampi” a ruota è seguito Su populu, Ligio al motto: il pesce puzza sempre dalla testa.
    Quando leggo sui quotidiani gli annunci della lobby anacronistica dei cacciatori e il loro argomentare sugli ambiti, ciò mi conferma che il suo sogno al quale auguro un futuro ha davanti una strada irta di tranelli, arte nella quale i Sardi non sono secondi a nessuno. Personalmente la seguo con interesse essendo per naturale inclinazione sensibile alle istanze dei perdenti!

Comments are closed.

Ti prometto che crescerai

Cagliari, 27-30 aprile 2025

Racconta una storia sarda

Racconta una storia sarda

Vent’anni di Sardegna e Libertà, Nuoro, 21 luglio, ore 18:30

Racconta una storia sarda

Ultimi commenti

  • Guido Trogu su Il bue dice cornuto all’asino
  • Sardinian Job su Il bue dice cornuto all’asino
  • Antonio su Il bue dice cornuto all’asino
  • Carla su Il bue dice cornuto all’asino
  • Francesco porcu su Il bue dice cornuto all’asino
  • Maria MA su Il bue dice cornuto all’asino
  • Stefano Locci su Il bue dice cornuto all’asino
  • Tappododici su Il bue dice cornuto all’asino
  • Alessandro su Il bue dice cornuto all’asino
  • Luigi su Il bue dice cornuto all’asino
  • Antonio su Il bue dice cornuto all’asino
  • A su Il bue dice cornuto all’asino
  • Mm su Il bue dice cornuto all’asino
  • Mario Pudhu su Il bue dice cornuto all’asino
  • Marco Casu su Il bue dice cornuto all’asino

Nuove province per nuovi disoccupati eccellenti

Nuove province per nuovi disoccupati

Sardegna e Libertà si ispira culturalmente ai valori di libertà, giustizia, sostenibilità, solidarietà e non violenza, così come essi sono maturati nella migliore tradizione politica europea.

Sardegna e Libertà – Quotidiano indipendente di informazione online

Registrato il 7 novembre 2011 presso il Tribunale di Cagliari. Num. R.G. 2320/2011 – Num. Reg Stampa 8
Direttore responsabile Paolo Maninchedda

Copyright © 2022 || Sardegna e Libertà ||

Powered by PressBook Blog WordPress theme

AUTORIZZAZIONE ALL'USO DEI COOKIE. La legislazione europea in materia di privacy e protezione dei dati personali richiede il tuo consenso per l'uso dei cookie. Acconsenti? Per ulteriori informazioni visualizza la Cookie Policy.