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Nuova bozza Decreto aree idonee

Posted on 7 Giugno 20244 Gennaio 2025 By Paolo Maninchedda 8 commenti su Nuova bozza Decreto aree idonee

È stata diffusa la nuova bozza del Decreto per l’individuazione delle aree idonee per gli impianti per energie rinnovabili.

Questa la nuova bozza.
Questa la precedente.
Questa la sinossi.
Adesso studiamo e poi ci confrontiamo.

Politica, Vetrina

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Comments (8) on “Nuova bozza Decreto aree idonee”

  1. Piero Giuseppe MOCCI ha detto:
    8 Giugno 2024 alle 09:56

    A me pare di capire che sia troppo presto per dare interpretazioni favorevoli alla nostra causa , aspettiamo a cantare vittoria, poi resta il problema delle responsabilità da addebitare a chi, una volta piazzate, le macchine eoliche, quando finiranno la loro vita che fine fanno ?
    È,per favore non cominciamo a dire che la giunta Todde ha fatto il miracolo mentre la proposta Soru era obsoleta. Cerchiamo di essere intelligenti e lavoriamo per interessi comuni, sopratutto in questo caso.

    Saluti ai lettori.

  2. Paolo Maninchedda ha detto:
    8 Giugno 2024 alle 08:54

    Non mi pare siano uguali

  3. Elisabetta ha detto:
    8 Giugno 2024 alle 08:51

    I due testi sono uguali, il vecchio testo è presente solo nella sinossi.
    Salta l’art.10, quindi la regola capestro che impone a alle regioni di valutare le proposte arrivate in data antecedente al decreto secondo le regole vigenti al momento della presentazione dell’istanza da parte del proponente.
    Non ho capito se questo vorrebbe dire che si bloccano le autorizzazioni sino alla definizione delle aree idonee da parte delle regioni (e sarebbe il caso, visto il ritardo nell’adozione del decreto) oppure si applicano le regole generali dell’ordinamento.

  4. Gianfranco ha detto:
    7 Giugno 2024 alle 18:25

    Bloccate qualsiasi iniziativa basata solo sugli interessi dei soliti furbacchioni senza scrupoli a discapito di una popolazione pacifica ma non per questo devono approfittarne e continuarci a sfruttare come hanno sempre fatto, che poi che interessi rimangono per noi Sardi all’infuori dello scempio paesaggistico e probabilmente una volta superato anche questo tipo di energia che fine faranno i vari impianti le pale eoliche e tutto il resto da riciclare ma solo sulla carta, non sono sicuro al 100% ma molto di più che finira’ come è successo nelle tante miniere del sulcis iglesiente e il resto della Sardegna nel completo abbandono e con tantissime scorie dannosissime per la popolazione e per il territorio, quindi forza Presidente Todde e tutta la restante giunta fattevi non solo sentire
    ma rispettare nelle sedi opportune come rispettano tutte le altre regioni ma dovete farlo ora prima che i giochi siano già fatti e consumata l’ennesima beffa sempre e solo sulla pelle di noi Sardi altrimenti non ci rimane che riorganizzarci per conto proprio e tornare a lottare come si faceva ai tempi dei tempi e senza guardare in faccia nessuno ma solo l’interesse di un’ intero popolo saluti e dimostrate con i fatti che non c’è più la giunta che vi ha preceduto, con fiducia e tanta speranza buon lavoro e Ayo’ a raccogliere certezze

  5. Alessio ha detto:
    7 Giugno 2024 alle 18:25

    @Antonio. La scomparsa dell’articolo 10, che faceva salvi gli impianti già approvati, è sparito. Non è uno scherzo, è il risultato dell’azione della Giunta Todde sul governo. Un risultato concreto che rende obsoleta la supercazzola proposta da Soru.

  6. tommaso ferrario ha detto:
    7 Giugno 2024 alle 16:58

    a me sembra che non sia cambaito niente e che la Todde stia facendo speculazione sulla dabbenaggine dei lettori che non hanno i mezzi per capire che ci sono i termini per fare marcia indietro …..

  7. Graziano ha detto:
    7 Giugno 2024 alle 14:50

    La ripartizione della quota parte dei MW da energia rinnovabile assegnata alle singole Regioni come obiettivo 2030, è assolutamente arbitraria. 6,2 GW sono uno sproposito. Non è questa la strada per fermare la speculazione.

  8. Antonio ha detto:
    7 Giugno 2024 alle 12:45

    Dov’è l’articolo 10? È sparita la regolamentazione transitiria, ma è uno scherzo?

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Cagliari, 27-30 aprile 2025

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