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Ieri in Commissione ci siamo astenuti.
In Sardegna ci sono 250 paesi sotto i tremila abitanti

Posted on 16 Dicembre 201516 Dicembre 2015 By Paolo Maninchedda 3 commenti su Ieri in Commissione ci siamo astenuti.
In Sardegna ci sono 250 paesi sotto i tremila abitanti

pontezzu_2pdi Paolo Maninchedda
Ieri sono stati presentati in Commissione gli emendamenti della Giunta al disegno di legge sul riordino degli enti locali. A una prima lettura, non sembrano essere state accolte le nostre preoccupazioni per la rete dei paesi della Sardegna. Il nostro consigliere regionale Gianfranco Congiu si è astenuto. Perché? Perché il tanto riflettere sulle aree urbane ha di fatto marginalizzato l’area dei paesi, delle piccole capitali delle regioni storiche che hanno consentito alla Sardegna di non essere una ciambella con il buco al centro.
Noi abbiamo una visione unitaria della nostra Isola, un’affettuosa visione unitaria. Decidere non solo che oltre a un’area metropolitana (Cagliari) ci sia anche una rete metropolitana (Sassari) e un sistema urbano (Nuoro, Oristano, VIllacidro-Sanluri, Carbonia-Iglesias) incardinato sui vecchi capoluoghi di provincia (compresi Sanluri e Villacidro) e associare a questa architettura l’accesso privilegiato alle risorse, lasciando tutto il resto, che è in emergenza per lo spopolamento, sguarnito e non protetto finanziariamente, è ingiusto.
Chiediamo correzioni, senza schiamazzi, senza teatri e grancasse, ma li chiediamo.

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Comments (3) on “Ieri in Commissione ci siamo astenuti.
In Sardegna ci sono 250 paesi sotto i tremila abitanti”

  1. Ppaolo ha detto:
    16 Dicembre 2015 alle 19:55

    Sarebbe ora che nei nostri paesi, si guardasse attentamente al costo ed agli svantaggi di essere periferia e di trarne le relative conclusioni. In tal modo si potrebbero affrontare con diversa impostazione, le problematiche di alcuni settori “aggregati”, anche costituzionalmente riconosciuti, che dovrebbero cioè a qualsiasi latitudine gravare su cittadini allo stesso modo, e così non è. Una soluzione per alcuni di questi settori, potrebbe essere quella di operare come hanno fatto in passato alcuni “illuminati” pastori del centro sardegna, che sono andati a comprarsi il loro sito di “produzione” nelle aree campidanesi, oppure prendere esempio dai cinesi, che in scala mondiale, hanno fatto e stanno continuando a fare la stessa cosa. Per il resto e per il momento e certamente importante sostenere la posizione assunta in commissione dal nostro GFCongiu.

  2. Antonio ha detto:
    16 Dicembre 2015 alle 10:18

    Paolo, alcune volte, è necessario essere eleganti battendo i pugni sul tavolo.

  3. Luigi Deriu ha detto:
    16 Dicembre 2015 alle 08:21

    Condivido pienamente questa astensione. Posso con tutta sicurezza affermare che da 30 anni a questa parte la sardegna centrale e stata “derubata” di quelle richezze che negli anni era riuscita a realizzare con sucesso… Vedere ad esempio lo scempio dell industri della birra a Macomer. Produceva nen 150 mila hl. All’anno, contro gli appena 30 mila dell’ ichnusa ad assemini. Inaccetabile che la politica regionale abbia permesso questo scempio nei confronti di Macomer. E questo e stato solo l’ inizio della find per il centro sardegna. Il prezzo non lo paga solo Macomer ma tutto il centro Sardegna.

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