Ieri le redazioni dei giornali sardi sono state attraversate da una indiscrezione: sarebbe stato recapitato un avviso di garanzia alla Presidente della Regione in relazione agli atti trasmessi dal Collegio di Garanzia elettorale alla Procura della Repubblica.
Come è possibile verificarlo?
In primo luogo è necessaria la disponibilità del destinatario a dar conto all’opinione pubblica dell’avvenuto recapito dell’atto. Quando capitò a me, ero in vacanza, venni avvertito dai carabinieri della loro necessità di notificarmi l’atto e, un attimo dopo, venni chiamato dal redattore della Nuova Sardegna, cui confermai l’evento, sebbene venissi indagato per un atto non firmato da me e di cui non sapevo nulla.
Oggi gli atti vengono notificati via Pec: gli unici che ne sono informati sono il mittente e il destinatario. Quando quest’ultimo è un privato cittadino, è giustissimo che si tenga la cosa per sé. Quando è la più alta carica regionale, dovrebbe informare l’opinione pubblica.
A quel che dicono i giornalisti, la Todde smentisce il recapito dell’atto e tutti dobbiamo prenderne atto. Ma se nel corso delle settimane dovesse poi emergere che invece l’avviso è stato notificato, la credibilità istituzionale ne risulterebbe irrimediabilmente lesa.
Intanto c’è un’altra notizia: la Corte costituzionale ha fissato per il 9 luglio l’udienza pubblica sul ricorso voluto dal Consiglio regionale. È là dimostrazione che a fare ricorsi per prendere tempo, come si faceva una volta, si perde un po’ la faccia, perché i magistrati non si fanno portare a spasso da tecniche dilatorie.
Macchissene …
Signora Alba sulle illazioni e sulle gole profonde il grande M5S ha rovinato carriere politiche si sa che i giornalisti hanno i loro confidenti nei tribunali
Egregia Alba, nessuna illazione, solo fatti. Ieri le redazioni cercavano conferme. Chi può dare conferma sono solo gli interessati. Io quando ho fatto l’amministratore pubblico non solo ho informato l’opinione pubblica, ma mi sono anche dimesso, seppure indagato per atti mai firmati, come il magistrato riconobbe dopo neanche una settimana. Gli attuali amministratori ciò su cui i giornalisti hanno molti indizi? Buon per loro, se dicono la verità, malissimo se mentono.
Se l’eventuale notifica avviene via pec e ad essere informati sono il mittente e l’interessato…… come mai si pubblica la vicenda? C’è una gola profonda da qualche parte? Si fanno illazioni? Si tira il sasso nello stagno? … giusto per sapere!!
Bella frase Stefano Locci, forse è possibile, ma molto faticoso e molto doloroso.
” Ma se nel corso delle settimane dovesse poi emergere che invece l’avviso è stato notificato, la credibilità istituzionale ne risulterebbe irrimediabilmente lesa ” ricordiamoci che il M5S è per la trasparenza penso che abbia detto la verità sul fatto di non aver ricevuto l’avviso altrimenti cade un mito sull’onesta del M5S aspettiamo con ansia anche perchè loro chiedono le dimissioni quando uno riceve un avviso di garanzia
Le incongruenze sulla rendicontazione depositata, che portava spese e finanziamenti ricevuti per circa 90mila euro e la memoria presentata successivamente, dove veniva dichiarato di non aver speso nulla non può non destare attenzioni.
O è vera l’una, oppure l’altra.
Se fosse capitato al centro destra dell’avviso di garanzia si sarebbe saputo già dall’anno scorso; da ferragosto come minimo.
L’avviso (che per me non vuol dire nulla, un Grillino o Contino vorrei invece vedere come la gestisce) se non c’è, sta per arrivare.
È possibile ipotizzare che la presidente non si controlli la PEC?
Oggi rivoluzione è rifiutare l’ineluttabilità, chiedersi continuamente se un altro mondo sia possibile.
(Pier Paolo Pasolini)
Saluti.