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Gasparetti fa la plastica a Bartolazzi

Posted on 27 Maggio 202527 Maggio 2025 By Paolo Maninchedda 8 commenti su Gasparetti fa la plastica a Bartolazzi

Riepiloghiamo: l’assessore alla Sanità della Regione Sarda, Bartolazzi, ha detto, ad un convegno di qualche giorno fa, qualcosa sul rapporto tra farmaci oncologici costosi e ultraottantenni. Lasciamo, per il momento, il contenuto della dichiarazione da un lato e facciamo un po’ di cronaca.
L’Unione Sarda ieri ha sparato la notizia in prima pagina.
La “cosa” ha cambiato volto: non più una frase estratta da un convegno, ma una linea politica contestata.
I giornali sono disponibili dalle 6 del mattino.
Prima della smentita di Bartolazzi arriva il commento del Pd, che ovviamente si schiera dalla parte di chi non lega le cure all’età. Bartolazzi è solo e sperimenta l’impopolarità del contenuto prescelto.
Passano le ore e tutto tace.
A fine mattinata, primo pomeriggio, Gasparetti, il consulente per la comunicazione della presidente Todde, interpreta il copione che ormai conosciamo a memoria: fa inondare giornali e agenzie di comunicati stampa, emessi da soggetti differenti, acclamanti tutti lo stesso contenuto (e cioè “Bartolazzi non ha pronunciato la frase, è tutto falso, se non è un equivoco è un complotto”).
Chi sta in guerra da molto, come me, sa riconoscere il centro di comando di un’azione coordinata, e se c’è una cosa certa essa è che se una persona è stata fraintesa, reagisce subito, all’inizio della giornata, non aspetta di verificare, con la metrica dei social, se un contenuto “è passato” oppure no e poi reagisce.

Tuttavia, la smentita polifonica di Bartolazzi c’è e bisogna prenderne atto, solo che, come al solito, il troppo stroppia.
La giornalista dell’Unione sotto accusa è Alessandra Carta.
Il giornale è in imbarazzo, perché il Gruppo editoriale deve partecipare al bando milionario della Regione per i servizi video e le agenzie di stampa, e quindi non vuole uno scontro all’arma bianca con l’Amministrazione, ma non può neanche far triturare una propria giornalista dalla macchina della propaganda dei Cinquetasche.
La Carta, ovviamente,  fa il suo mestiere e scrive un pezzo di replica, ma nel contempo, e fa bene, dimostra di non aver avuto le traveggole e riporta tra virgolette frasi, questa volta scritte, dell’assessore risalenti al 2018, quando era sottosegretario di Stato: «Non ci sono fondi – disse già allora – per garantire in futuro i trattamenti innovativi», ovvero i farmaci costosi su cui giovedì ha ipotizzato la non somministrazione agli over 80. «Agli oncologi – invitò nel 2018 – chiedo di selezionare al meglio i pazienti da trattare per evitare inutili sprechi». Come dire che l’argomento è nella “canna” di Bartolazzi da tempo, non da oggi. La cosa rende più probabile che anche al convegno il Nostro si sia lasciato scappare qualcosa.
Poi L’Unione fa la cosa giusta, intervista Bartolazzi. E qui si legge qualcosa che non va, qualcosa che nella testa dell’assessore è irrisolto:
D. “Gli ultra ottantenni possono stare tranquilli?”
R. «Certo, la mia volontà è di continuare a fare ciò che faccio da quarant’anni, garantire le terapie e la salute a queste persone».
D.  Al convegno di Federsanità ha parlato di sostenibilità dei prezzi.
R. «Nel 2019 l’Italia presentò una risoluzione per l’abbattimento dei prezzi dei farmaci. Andai a Ginevra a parlare in Organizzazione mondiale della sanità di fronte a tutti i ministri della Salute del mondo. Sostenni l’esistenza di questo rischio. Siccome è nostra intenzione trattare tutti quelli che hanno bisogno, non sono proponibili terapie a tre, quattro o cinquecentomila euro».
È chiaro che Bartolazzi sa che ci sono farmaci utilissimi e costosissimi. Sa però che somministrarli agli ultraottantenni sarebbe contrario alle linee guida e dunque, benché si lamenti dei costi dei farmaci, allarga le braccia sugli ultraottantenni perché non ha una soluzione (cosa gravissima per chi governa). ‘Ndo cazzo sta la smentita?

Dentro questo mare di cardi spinosi di smentite che non smentiscono, perché i farmaci di nuova generazione comunque non arriveranno agli ultraottantenni, l’errore di Bartolazzi appare essere stato far passare una tragica deduzione come una sfacciata affermazione. Un classico errore di comunicazione che svela il dilemma di un problema avvertito come senza soluzione.

Ma sull’Unione spicca oggi anche il fiore dell’articolo di fondo di Franco Meloni, il quale, nel mare di parole delle polemiche, ricorda che la Giunta in materia sanitaria non sta facendo un beato nulla e che anche l’ultimo provvedimento, quello sulle case di Comunità, è un banalissimo riassuntino, da funzionario istruttore di primo pelo, degli atti fatti in precedenza. Insomma, l‘Unione oggi dice a Bartolazzi che farebbe meglio a lavorare anziché parlare perché, direbbe un Flaiano a senso contrario, la situazione è grave e dunque seria.

 

Giunta Todde, Politica, Vetrina

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Comments (8) on “Gasparetti fa la plastica a Bartolazzi”

  1. mauro ha detto:
    27 Maggio 2025 alle 21:01

    Come spesso accade credo si tratti della classica tempesta in un bicchiere d’acqua. L’assessore è più un tecnico che un politico. E parla come farei io da tecnico. E talvolta i tecnici danno per scontato degli elementi che non lo sono per nulla. Quando si parla di farmaci innovativi si intendono farmaci per i quali le company investono miliardi di dollari prima che vengano approvati per la vendita da FDA per gli USA, EMA per l’Europa e AIFA per l’Italia. Mi sembra ovvio che queste company non sono opere di carità e oltre a rientrare nei costi affrontati per l’approvazione vogliono anche guadagnarci. Facciamo l’esempio delle terapie cellulari come la CAR-T therapy e terapie basate sull’editing genomico. Si tratta di terapie personalizzate. In entrambe si parte da una leucoaferesi. Quasi sempre è necessario per avere più cellule, si tratta di pazienti che hanno già subito chemioterapia, di fare più leucoaferesi. Le cellule raccolte dovranno essere spedite alle company che introdurranno nelle cellule del paziente tramite vettori virali o nanoparticelle, la macchina per produrre un KO del gene, oppure la macchina per l’editing modificare uno o due nucleotidi o ancora la macchina per far produrre i recettori CAR-T. Una volta verificato che i vettori all’interno delle cellule sono in funzione, le cellule dovranno essere espanse. Poi impaccate e spedite alla clinica che ha richiesto questa terapia. Ci vuole circa 1 mese perchè dopo la leucaferesi le cellule di quel determinato paziente possano essere reinfuse al suo letto. Non solo per poter garantire una buona espansione delle cellule infuse è necessario far spazio nel midollo del paziente tramite terapie del tutto sovrapponibili a queslle utilizzate nel trapianto di midollo. Alcuni esempi: Tisagenlecleucel (Kymriah) per le leucemie linfatiche costa 475.000 dollari. Invece la terapia genica della talassemia con Casgevy costa 2.2 milioni di dollari. Qiundi come giustamente affermato dal tecnico Bartolazzi e non dal politico questi costi non possono essere sostenuti dal nostro SSN. Unica possibilità, come rimarcato dall’assessore è potenziare la prevenzione e selezionare con criteri validati dalle linee guida internazionali i pazienti. A me sembra scontato che se ci troviamo di fronte ad un paziente sopra gli 80 anni con un tumore che ha compromesso il funzionamento di diversi organi, con una leucopenia cronica, e che prima di ricevere le cellule elaborate in vitro deve andare incotro a linfodeplezione per far spazio alle cellule trasfuse con chemioterapici, deve innanzitutto andare incontro ad una valutazione rischi-benefici. E se i rischi superano i benefici quel paziente ultra ottantenne non può essere sottoposto a quella determinata terapia innovativa. Questo voleva dire l’assessore, che è anche un oncologo, quando ha affermato che questi farmaci sono “non sempre somministrabili a pazienti ultraottantenni”. Spero di aver fatto cosa utile alla comprensione, al di là delle questioni politiche.

  2. M ha detto:
    27 Maggio 2025 alle 20:12

    Purtroppo circa 26 anni fa mi si disse lo stesso per i miei anziani. Si rifiutava tutto. Abbiamo pagato quasi tutto. Poi abbiamo donato a case per anziani rispondendo con il bene al male. Non è qualcosa che accade ora e solo per i malati oncologici.
    È stata sconfitta una civiltà: tutto è precipitato.

  3. Renato Orrù ha detto:
    27 Maggio 2025 alle 18:54

    … secondo Me invece l’assessore Bartolazzi da buon Rombo di Tuono qual’è, è solo stato a ” marolla” male interpretato …. d’altronde quando ha sviluppato in Coniglio Regionale, da Assessire tutto di un pezzo, la sua teoria sull’uso spietato dell’Azoto Liquido negli ovili, per liquidare una volta per tutte la problematica della Lingua Blu facendo secchi tutti i moscerini vettori della malattia , è stato fantasmagorico , un fuoco d’artificio,
    un gol in semirovesciata … mica bucci di gioga … Ed invece tutti muti e zitti .

  4. Raffaele ha detto:
    27 Maggio 2025 alle 18:21

    Che dire? Non è un paese per vecchi .

  5. Maria ha detto:
    27 Maggio 2025 alle 13:59

    Oggi a Sassari inaugurazione Casa della Salute. Privata. Al taglio del nastro, l’ assessora al lavoro Manca, il Sindaco di Sassari e la Fundoni del PD. Sembra una barzelletta.

  6. Silvana ha detto:
    27 Maggio 2025 alle 12:49

    Io invece, provocatoriamente e da moglie di un ultraottantenne, provo a capovolgere il ragionamento di Bartolazzi: se proprio dobbiamo scegliere a chi erogare i farmaci, non potendo farlo a tappeto per via dei costi, tenderei a privilegiare proprio i più anziani: hanno meno risorse fisiche proprie per reagìre alla malattia e meno tempo per aspettare che calino i prezzi. I più giovani si mettano in fila ed attendano il loro turno.

  7. Raimondo/Mundicu ha detto:
    27 Maggio 2025 alle 10:17

    Concludendo : Bartolazzi ha voglia di fare tanti giri di parole, ormai è chiaro a Tanti, se non a Tutti, che la frase sotto accusa lui l’ha detta…. quindi è stato poco attento a ciò che diceva…come dice il popolino ” è stato un gran co.co./ne…

  8. Marco Casu ha detto:
    27 Maggio 2025 alle 08:06

    E’ preoccupante che risponda in quei termini alla prima domanda “gli ultraottantenni possono state tranquilli?””

    Fossi stato in lui (e per fortuna non lo sono) avrei cassato all’istante la medesima, come improponibile.
    Per Giunta, nella risposta, utilizza la locuzione “queste persone”! Non si avvede di isolarle, di fare un gruppo a se. Dimentica completamente il concetto di Paziente .

    Sono letteramente sbalordito da una condotta che non e’ consapevole del limguaggio che impiega.

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