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I colpi bassi che non ci piacciono

Posted on 14 Settembre 202225 Settembre 2022 By Paolo Maninchedda 2 commenti su I colpi bassi che non ci piacciono

Si dice che in campagna elettorale, dato l’abbassamento dei livelli di cultura e di informazione che ormai caratterizzano l’Italia, la gara è a chi crea la suggestione migliore.
Ieri, il presidente della Regione Puglia Emiliano ha formulato una nuova versione dell’odiosissimo voto utile. Secondo lui si dovrebbe votare o Pd o M5S, che, a suo dire, sarebbero l’unica diga all’avanzare del centrodestra.

La domanda è semplice.
E dunque un voto ai Verdi e a Sinistra italiana è un voto inutile? Non sarebbe un voto antifascista? Non sarebbe un voto per l’economia sostenibile e per l’equità sociale?
E Emma Bonino di +Europa che cosa sarebbe? Una fascista? O una collaborazionista? O si vuole sostenere che la Bonino non è libertaria, europeista, molecolarmente democratica?
E il reietto Calenda che cos’è? Un fascista? E lo sarebbe solo perché non è alleato col Pd? Torniamo ai tempi della guerra fredda, quando chi non era con Pci era potenzialmente fascista e lo era tanto più quanto più era competente?

Quando si invoca il voto utile, fondato sulla paura, significa che non si hanno più argomenti e significa anche che i Verdi-Si, +Europa e soprattuto Calenda stanno convincendo l’elettorato.
Bisognerebbe sempre ricordare la formuletta magica: ” E se lo facessero a me?”. Questa pretesa di limitare le scelte e prendere tutto è insopportabile.
Quando si fanno giochini così stupidi e pesanti, come quello di Emiliano, vuol dire che si ha paura e se si ha paura significa che gli altri stanno facendo bene la campagna elettorale.
A noi interessa che tutte le forze democratiche e libertarie in Sardegna non si scannino, perché dopo servirà unità e coesione.
Per questo non ci piacciono i colpi bassi di chi pensa che la felicità di tutti coincida con la propria. No, la felicità o è condivisa o richiede come minimo pudore. Lo stesso vale per la vittoria, ma sono concetti che non possono capire gli egotici.

Politica, Vetrina

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Comments (2) on “I colpi bassi che non ci piacciono”

  1. G. ha detto:
    14 Settembre 2022 alle 10:19

    Da elettore di centro sinistra trovo inutile e odiosa questa narrazione continua della mezza democrazia: siamo un paese democratico se goverma il centro sinistra e non lo siamo più quando governa il centro destra. Questo non aiuta il progresso civile del paese.
    Condivido completamente il rifiuto della campagna elettorale contro qualcuno e della psicologia della paura per nascondere la confusione di idee e di programmi di questo centro sinistra in patologica stagnazione.

  2. Alfio Uda ha detto:
    14 Settembre 2022 alle 08:55

    I soliti sinistroidi da salotto radical chic con Rolex da €20.000 al polso: o sei con noi o sei contro di noi, un nemico da distruggere, un pazzo, un venduto o in malafede.

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