Ho firmato questa petizione. Se la ritenete condivisibile, firmatela anche voi
Primarie in Sardegna: per una scelta condivisa e trasparente
Noi sottoscritti chiediamo a tutti i Sardi che si riconoscono nelle culture che il centrosinistra, le forze e le persone dell’autonomismo e dell’indipendentismo democratico ambiscono a rappresentare, di esigere che la candidatura a Presidente della Regione maturi in forme comprensibili e chiare e, quindi, non imposte da possibili accordi sottratti ad alcuna verifica e dibattito pubblico.
Il percorso verso le elezioni era iniziato sotto l’egida della massima apertura e trasparenza, condizioni imprescindibili perché i soggetti politici partecipanti si sentissero coinvolti nella responsabilità delle decisioni. Oggi pare, invece, che questo itinerario democratico sia stato soffocato da una decisione già assunta e da un dibattito imbrigliato con funzioni ritualistiche di ratifica.
Può succedere che un’ampia coalizione di forze trovi un accordo senza che siano necessarie procedure selettive. Questo però accade nei momenti di crisi, quando si creano condizioni di necessità e di urgenza che in questo caso non sussistono. Nell’ordinarietà della vita politica, invece, accade che più persone si propongano rivendicando giustamente il diritto a confrontarsi con gli altri candidati alla stessa carica. In questo modo si consente, ai simpatizzanti e a tutti i cittadini interessati, di valutare le alternative ed esprimere la propria preferenza.
Questo sacrosanto diritto e questo ottimo metodo di selezione della classe dirigente e di affinamento dei programmi sembrano essere negati oggi in Sardegna, senza che ci sia una motivazione plausibile e comprensibile a tutti.
Non è giusto.
Non può esservi alcuna forza politica che proclami di stare in un campo democratico e che, contemporaneamente, neghi l’esercizio elementare delle regole e del dibattito nel quale si forma la pubblica opinione. Le primarie, quando esistono più persone disposte a candidarsi, non sono un optional, sono garanzia di libertà.
Per questo, oggi in Sardegna, è immotivato e grave negare ai potenziali candidati alla presidenza la possibilità di illustrare le loro proposte e di competere con quelle altrui. Negare questa possibilità rischia di spingere il legittimo dissenso a strutturarsi in alternativa.
Per tutte queste chiare e trasparenti motivazioni chiediamo agli elettori che si riconoscono nelle culture progressiste, liberal-democratiche, socialiste, federaliste, autonomiste e indipendentiste di adoperarsi affinché le forze politiche di riferimento, agiscano per ripristinare le condizioni di dibattito democratico e costruire una reale e sostanziale convergenza su una candidatura consensuale attraverso il metodo delle primarie.
Firma anche tu
Caro professor Maninchedda, a quanto pare è stato tutto inutile.
Il Pd avrebbe oggi approvato un ordine del giorno-supercazzola che in sostanza dice “o Todde o niente” e fare presto, ossia entro la settimana corrente.
¡Hasta el sillón siempre!
Vedremo che farà Soru, sempre che dopo aver fatto fuoco e fiamme non abbia accolto anche lui gli stalinisti appelli all’unità con cui i compagni fanno ingoiare ai militanti anche le alleanze più indigeste (tipo quella con Solinas alle comunali di Cagliari del 2016).
Di certo se l’alternativa è tra Truzzu/Solinas e questi qui, viene poca voglia di andare a votare.
C’ è un estremo bisogno di persone che non si siano mai prima compromesse, trasparenti, non gentili prima del voto e scostanti poi. Persone che sappiano cosa fare.
Voi ne vedete in giro. Io no. Quel che più mi preoccupa è che non vi sia né lealtà né onestà nella vita di ogni giorno. La mala politica ha rovinato tutto.
Magari si potrebbe avere qualche dubbio su Soru, che ha lasciato intendere di potersi candidare anche da solo, ma non mi pare che tutti coloro che sollecitano le primarie o, comunque, la scelta del candidato col coinvolgimento degli elettori possano essere liquidati sommariamente, come hanno fatto vecchi e nuovi tromboni del giornalismo e qualche esimio docente universitario delle cui non infallibili analisi non si sentiva la mancanza, come irresponsabili che vogliono la vittoria della destra.
Certe analisi sono chiaramente inficiate dal fatto che per taluni, specialmente in casa PD, è importante la vittoria purchessia, dato il numero sempre alto di galoppini da sistemare che, quando si sta all’opposizione, affannano nel mondo delle normali professioni non retribuite dallo Stato.
Ma c’è chi, come il professor Maninchedda, per il quale non ho mai votato e quindi non devo certo compiere opera di piaggeria, ha già ampiamente dimostrato che di attaccarsi alle poltrone, a costo di stare con compagnie che non convincono del tutto, non gliene importa granché. E così tanti altri.
Se il problema è sostituire all’infimo ceto politico che abbiamo visto all’opera durante l’era Solinas un ceto politico non necessariamente migliore, tanto vale non andare a votare.
E a quelli schifati dalla libera partecipazione popolare manco fosse letame, vanno ricordate le parole del grande Faber: “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”. Sempre che poi la Todde e la compagnia di giro che la sostiene possano assimilarsi a diamanti …
Egregio Davide, l’unica pressione che questa petizione esercita è nei suoi contenuti, niente di più, e credo che sia una posizione lecita. Per il resto, pensi maliziosamente ciò che vuole.
Pregiatissimo Professore, non eravamo amici prima, non lo diventeremo ora. E no, il mio indirizzo mail non ci sarà.
Io le sto semplicemente sottolineando che chiunque di noi dotato di media intelligenza e con a disposizione una connessione internet può generare n indirizzi mail.
Certo, non mi risulta che qualcuno stia usando statisticamente questa raccolta di adesioni, mi risulta invece questa raccolta venga utilizzata come strumento di pressione.
Onestà intellettuale vorrebbe che si utilizzassero dati veri e certificati, non dati potenzialmente alterati.
Cordialmente.
Sicuramente Change.org non è il massimo, ma altrettanto sicuramente la mia firma c’è e altrettanto sicuramente dietro ogni firma c’è una mail.ù Le risulta che qualcuno stia usando statisticamente questo appello? A me no. Se vuole firmi, diversamente amici come prima.
Ho letto con attenzione il dibattito che ormai da mesi impervia e che ogni volta che si definiscono delle regole da parte del PD, c’è sempre qualcuno che per interessi personali in nome della democrazia, si inventa nuove regole da seguire che non hanno alcun precedente in ambito di elezione regionale.
In questo 2023 prendo come esempio Majorino senza primarie in regione Lombardia, che con la coalizione è stato definito un programma che rimane indipendente dal candidato che dovrà applicarlo.
Mi domando, ma con tutti i problemi della Sardegna, i progressisti preferiscono far perdere il campo largo e far vincere la destra solo perchè non c’è un loro uomo?
E Soru sapendo che non potrà vincere, sta facendo per costruire o distruggere il campo largo?
Ormai in questi ultimi mesi, è il terzo tentativo di cambiare le regole anticipando la decisione ed in questo caso si vuole fare un atto di forza.
Spero anche io si possano fare le primarie, ma vedendo in campo interessi personali coperti da una parvenza democratica risulterà complicato raggiungere l’obiettivo
Mi domando se alla fine è quello l’obiettivo, o se c’è sotto altro in qualche altro caminetto?
Firmata e condivisa.
Non capisco Professore.
Proprio Lei che ieri chiedeva a Cuccureddu di fare sondaggi seri oggi promuove una raccolta firme su Change?
Ottimo strumento di propaganda, intendo change.org, ma del tutto privo di quei controlli minimi che rendono la raccolta di adesioni attendibile.
Non sono elettore in Sardegna per motivi di residenza, ma da sardo firmo la petizione.
Fatto e girato ai miei contatti.