Luciano Violante non mi è mai piaciuto; io stavo con Falcone.
Poi l’ho reincontrato a Rimini, ospite di Giorgio Vittadini, in un contesto antitetico al suo modo di essere e di ragionare. Quanto i ciellini sono pronti al perdono, ai nuovi inizi (ho conosciuto a Rimini un ex contrabbandiere, con anni di ‘collegio’ sulle spalle, che oggi si dedica a poveri ed ex prostitute), a inchiodare sulla croce questo mondo (come diceva san Paolo) per vivere momenti anticipati di quello futuro che ci appartiene, tanto Violante è capace di non fare ciò che, soprattutto quando sta per suonare la campanella, è più umano fare: riconoscere gli errori.
La vicenda di cui voglio parlare si svolge in tre giorni e in tre momenti. L’8 di questo mese di luglio, l’ottantreenne Adriano Sofri, dopo aver letto che Violante andrà in tv a spiegare la Costituzione, ha chiesto a Violante, dalle pagine di Repubblica, di svelare, o per lo meno di chiarire, chi o che cosa fosse “la fonte non ostensibile” che lo portò nel 1993 a dichiararsi per la colpevolezza di Sofri per l’omicidio Calabresi.
Annalisa Cuzzocrea, il 10 luglio, ha girato la domanda a Violante, che ha magistralmente svicolato.
Il 14 luglio Sofri ha replicato.
Sull’omicidio Calabresi le parole più autentiche sono state scritte da Giampiero Mughini.
Anche io penso che Sofri non abbia dato l’ordine di uccidere Calabresi, ma che sapesse che nella sua organizzazione c’era chi aveva preso quella drammatica e ingiustissima decisione. Ciò significa che Sofri ha enormi responsabilità morali storiche, ma, per quel che può servire, a me pare che abbia speso la vita a scontarle tutte, tra cui 15 anni di carcere. Tuttavia, ne ha molte di meno sul piano processuale. A me piace Sofri (di cui ho letto molto), perché ha il senso della colpa, dell’errore e del limite, almeno tanto forte oggi quanto in nulla lo possedeva quando era giovane. Viceversa, Violante non ha il senso del male, non conosce l’errore personale, è una macchina che si sente sempre innocente, sempre in ordine, il terribile uomo giusto di Victor Hugo, Cimourdain. Affanculo Cimourdai e la sua ghigliottina!
In fin dei conti, Violante ha di fronte a sé questo problema: «Ho o non ho concorso a colpevolizzare una persona senza consentire che si potesse difendere di fronte dalle mie convinzioni pubblicamente espresse?». Violante dice di aver avuto una fonte credibile, ma non dice altro. Concorre alla colpa per auctoritatem, ma si sottrae all’esame. C’è da sentirsi in colpa per agire così. Solo chi è stato sotto accusa sa quanto può essere violato il diritto costituzionale alla difesa dalle accuse con le “fonti” coperte. Tacere a distanza di tanti anni poi, o è un tacere totale o è un tacere vigliacco.
Taccio infine della nonchalance con cui Violante sorvola sui lati oscuri del caso Moro. Se c’è un lato oscuro del caso Moro, questo è nel fiancheggiamento a Sinistra. Mica poco per chi ha potuto godere di fonti riservate sull’eversione di Sinistra.
Resto convinto che Dalla Chiesa ha nascosto gli autografi di Moro che trovò in via Montenevoso e li ha nascosti per difendersi da Andreotti, per avere un’arma contro Andreotti, ma sono anche convinto che quegli originali abbiano conservato le impronte digitali di chi ha letto le carte e sono certo che tra coloro che le lessero, vi sono anche grandi figure della Sinistra del tempo. Certamente non Berlinguer, né membri della sua segreteria, ma certamente altri, che magari poi divennero canute e venerate fonti non ostensibili.

La violenza comunista in quegli anni fu travolgente ed inquietante. Ricordiamo per tutti, di quei ragazzi ed il loro padre bruciati vivi a Roma. Scrissero, qualche tempo dopo, su di un cartello appiccicato al portone dell’abitazione, i compagni comunisti di potere operaio:” giustizia proletaria è fatta!”
Gli autori del misfatto furono poi condannati per il solo omicidio colposo.
Sofri può dire quello che vuole, ed anche Manconi o chi per loro.
Egr.Prof,
Io non cambio mai, conguettava la Gigliola, può cambiare il mondo, ma non cambio mai!!! Potrebbe essere l’inno nazionale dei magistrati, (escluso Palamara radiato, ma i suoi soci, seppur colpevoli, hanno continuato ad esercitare, per 5 anni dopo la sentenza, nei maggiori tribunali della nazione).
Perchè loro sono una classe separata dal resto della italietta, arruffona, impreparata e volta al malaffare. Loro giudicano e condannano, per correggere.. Se chiedi loro un parere, anche il più innocente, loro non ti degnano, non ti dicono nulla. Al massimo, rivolgiti ad un avvocato, lui sà! Io non posso dirti niente, e allontanati, mi puoi inquinare l’ immagine di super man che mi sono creato con onorata carriera. Noi siamo al di sopra di tutti i problemi dell’universo, siamo semi dei in terra e tanto onesti siamo quand’ altri salutiamo che ogni lingua divien tremando muta … direbbe il Sommo. Siamo la perfezione in terra e Violante non transige alla regola. Non ha mai commesso un errore o forse se l’ha fatto,è stato solo per un eccesso incontrollato di bontà,. Mai verso un singolo, ma per il bene supremo dello stato!
La separazione delle carriere non s’ha da fare,per la sola ragione che loro non sono d’accordo, Che vuole questa classe politica inefficiente , incapace, che vorrebbe intaccare il corporativismo dei magistrati senza avere la minima concezione dell’ alto valore democratico e progressista che essi interpretano? Solo una classe politica retrograda, faccendiera, amica dei potentati fascistoidi e mafiosi può volere una così orribil cosa!! La destra liberale, che nefasta credenza ! Solo casini, in nome della libertà! Guardate la Cina, la Russia, la Corea del Nord etc…! Tutto in ordine, nessuno si lamenta e guai a toccare qualcuno di loro, chè ,tutti, magistrati in testa, sono posti a difesa del popolo e delle istituzioni, regolarmente elette da una marea di consensi. Tutti uniti, politici, magistrati, religiosi a governare per il bene del popolo. Ecco lo stato ideale! E qui, invece, si vuole disgregare, perché dividere vuol dire,secondo alcuni, imperare. Ma fate attenzione, non costringeteci ad usare le maniere forti, perché solo coloro che sono senza peccato scaglino la prima pietra! In galera,in galeraaaa!! urlava un comico qualche anno fà!! Ecco, per i Violante, il posto ideale di tanti politici e di molti semplici italici è solo questo!
Così Violante ed altri simili ragionano, perché in loro si incorpora il Bene Assoluto!!
Per ora in terra! Poi si vedrà!!
Distinti saluti
Violante l’ondivago ora incensa la Meloni…e tutti ricordiamo la frase sibillina su ” patti” con berlusconi.
Ora per arrotondare fa il lobbista per le università telematiche , quelle che ti laureano dal divano di casa..e di cui pure il ministro Lollobrigida ha usufruito per la sua formazione giuridica..e politica e culturale.
E Bertinotti
La fonte non è ostensibile perché emersa durante una seduta spiritica?
E’ sempre stato un animale a sangue freddo, con l’atteggiamento di colui che tutto sa, tutto capisce e se gli va ti svela alcuni meccanismi che governano il movimento dei pianeti. Brevi cenni… se capisci, bene, altrimenti … non meriti ulteriore considerazione. Una specie di Jep Gambardella della politica.
Grazie prof., articolo di seria riflessione di un periodo poco felice della storia Repubblicana IT.
Non so giudicare. Troppi tasselli mancano.
So molto delle piccole miserie di ‘venerabili’ nella vita di ogni giorno … quanti tradimenti, quante trappole per innocenti, quanta cura nel nascondere la parte avutavi, per proteggere se stessi di fronte al giudizio pubblico. Ma nel più intimo tribunale, chi è capace di dire, io ho fatto condannare, io ho isolato, io ho ingannato giocando la parte dell’amico/a?
Come è difficile scagliare la prima pietra se si scrutinano le proprie azioni con la stessa severità che riserviamo agli altri.
Violante participio presente del
verbo violare
I famosi padri nobili della sinistra…..Violante, D’Alema e Minniti si sono trasformati in piazzisti di armi e consiglieri al servizio della Meloni.