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Vi sta bene, vescovi cinquetasche

Posted on 3 Luglio 20253 Luglio 2025 By Paolo Maninchedda 17 commenti su Vi sta bene, vescovi cinquetasche

È stata presentata in Consiglio regionale una proposta di legge, firmata da tutti i consiglieri regionali dei Cinquetasche.
Essa riguarda l’interruzione volontaria di gravidanza.
Ecco il testo.

Il ragionamento proposto ha una sua ragionevolezza che si può riassumere così: posto che la 194/178 garantisce a ogni donna che voglia abortire, di poterlo fare nelle strutture pubbliche, il Servizio Sanitario Nazionale deve garantire che ciò possa avvenire in tutto il territorio dello Stato.

I presentatori del disegno di legge ritengono che la percentuale di ginecologi obiettori in Sardegna sia troppo alta (59,2%), sebbene sia più bassa di quella nazionale (63,4%) e, soprattutto, sono preoccupati del fatto che il loro numero sia in crescita, mentre il dato nazionale è in diminuzione. Per questo motivo, propongono di istituire in ogni reparto di ginecologia delle aree funzionali per l’interruzione volontaria della gravidanza, riservando i posti degli addetti ai soli medici non obiettori.

Si potrebbe discutere della proposta, che di fatto crea un bonus assunzionale per chi non è obiettore, ma in Italia il tema dell’aborto è sottratto a ogni verità e ragionevolezza, piuttosto è motivo di tifoseria, settarismo, radicalismo e fanatismo simmetrico. Ci rinuncio.
Piuttosto vorrei sapere adesso, dinanzi a questa presa di posizione politica così compatta dei Cinquetasche, che cosa hanno da dire i vescovi che li hanno apertamente aiutati nelle ultime elezioni. Ovviamente so che non avrò risposta, perché di mezzo ci sono le laute donazioni delle finanziarie regionali a oratori, chiese e Caritas. Ma altrettanto ovviamente continuo a porre questa e altre domande.

Consiglio regionale, Vetrina

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Comments (17) on “Vi sta bene, vescovi cinquetasche”

  1. Paolo Maninchedda ha detto:
    6 Luglio 2025 alle 13:02

    Mi spiace deluderla, ma sogno ben altro. Rivendico il diritto di stare all’opposizione dei Cinquetasche. La disturba?

  2. Alessandra ha detto:
    6 Luglio 2025 alle 12:13

    Ma abortire è un diritto o no? Che brutta vita trovare solo critiche ai 5s che ti sogni ogni notte!

  3. Tatanu ha detto:
    5 Luglio 2025 alle 08:57

    “in Italia il tema dell’aborto è sottratto a ogni verità e ragionevolezza”
    Parole verissime, Egregio Professore.
    Io preciserei che il tema (e in particolare la domanda di fondo: COS’E’ L’ABORTO?) è sottratto, in specifico, anche alla verità scientifica, quella dimostrabile e non sottoposta all’obbedienza di tifoserie. Ma di fatto, tutte le volte che se ne parla (o se ne vorrebbe parlare), scatta istantaneamente il riflesso pavloviano della difesa della propria roccaforte.
    La legge è del 1978, sono passati quasi 50 anni e – a sentirne parlare – pare di assistere ai comizi di allora.

  4. Mike ha detto:
    4 Luglio 2025 alle 21:46

    Ma che caspita hanno in testa i cinquetasche! Resto basito, da una parte stra-stra-stra- parlano di calo demografico e dall’altra predicano aborto senza se e senza ma?????!
    Non vado oltre nel commento………

  5. Mariano ha detto:
    4 Luglio 2025 alle 14:30

    Per Ariovisto: se tua mamma avesse abortito ci saremmo risparmiati il tuo sarcasmo così banale e insulso

  6. Ariovisto ha detto:
    4 Luglio 2025 alle 09:48

    Cavolo, se la madre della Todde avesse abortito quanti milioni di euro avremmo risparmiato tra consulenze ed altro? E se avesse abortito la madre di Conte: tra bonus e reddito forse 300 milardi di euro: il PIL della Grecia!!! E se avesse abortito la madre di quel tale che con la manina aggiunse al decreto Draghi l’art 20 comma 8 sulle aree già idonee in attesa dei decreti attuativi sulle aree idonee, quante meno pale eoliche avremmo ?

  7. Paulicu ha detto:
    4 Luglio 2025 alle 02:16

    Aldilà delle considerazioni sulla chiesa, che in questo caso mi sembrano forzate, e sui “cinque tasche” che in generale ritengo incapaci e nocivi, trovo che la proposta di legge sia una buona cosa visto che, ad oggi, si fa di tutto per ostacolare una libera scelta delle donne. Come possiamo definire il basso utilizzo di interruzione farmacologica (come da tradizione la donna deve soffrire sia che partorisca sia che abortisca) e l’obiezione di coscienza se non un tentativo di rendere la scelta un percorso ad ostacoli. Non so se, come sostiene qualcuno, possa essere incostituzionale, ma spero vivamente che questo articolato venga approvato al più presto.

  8. Ginick ha detto:
    3 Luglio 2025 alle 20:39

    Egr Prof,
    L’argomento odierno mi porterebbe allo sconforto se pensassi che la madre di molti grandi personaggi della storia , invece di farli nascere avessero deciso di abortire in nome di una libera scelta personale.. Forse saremmo all’età della pietra o qualcosa di molto simile ad essa. Ma parlare di optare tra vita o morte non lo si può fare nei ritagli di tempo. Non è un accessorio secondario dell’essere umano. E’ il suo fine primordiale. Su questo principio alla base del divenire e della crescita dell’uomo è chiaro che NON si possa intervenire con leggerezza, decidendo sull’esistenza o meno di un essere non ancora nato ,ma già vivente.
    La bassa morale di alcune persone nate.forse post la l. 194 non consente loro di ringraziare la madre che li ha messi al mondo, in molti casi,. tra difficoltà economiche e sacrifici personali , talora maggiori di quelli che tanto preoccupano questi aspiranti legislatori da ritenere che
    l’ aborto sia il grimaldello per affrontare e forse risolvere i problemi della vita. Senza nemmeno pensare che potrebbero essere in vita solo perchè un medico si è opposto alle insistenti richieste di aborto della loro madre !!
    La proposta legislativo anti medici obiettori non me lo pongo assolutamente perché è
    l’ ennesima priorità inutile partorita dal mononeurone cerebrale che anima sti penta stars, inutili soprammobili della sala consiliare regionale, tanto è discriminante dal punto di vista legale e costituzionale. Come se un bravo ginecologo ad un concorso lo si giudicasse solo su un vago concetto di favorevole o no all’aborto e non sulle sue qualità professionali complessive.
    Il padre veterinario di un mio amico benché vigesse la norma di legge che imponeva che i cani randagi catturati dovessero essere abbattuti dopo 10gg dalla cattura, disse ad un concorso che non avrebbe mai ottemperato a quella imposizione . Ebbene lo vinse nettamente, dichiarando che aveva scelto di essere veterinario per far vivere gli animali, i cani in particolare, e non per ucciderli !
    Un altro mondo ben diverso da quello che vorrebbero creare ora i penta stars in regione e che evidentemente sono riusciti ad ingannare anche alcuni vescovi che si sono fidati di alcuni discorsi di facciata, come la recente storia di questi 15 mesi dimostra.
    Io confido nel ravvedimento di questi vescovi (che non credo numerosi) non fosse altro perché possiedono la……..MITRA, e sanno come difendersi. In casi analoghi non hanno disdegnato di togliersela i dal capo ,per darla in testa agli inetti fanfaroni di turno!!!
    Cordialità .

  9. Antonio ha detto:
    3 Luglio 2025 alle 13:00

    chissà chi dovranno accontentare

  10. Mario Pudhu ha detto:
    3 Luglio 2025 alle 11:39

    Ma, pisedhos mios, cumpresa l’amus o nono chi custa de Alessandra Magna Magna (at a colare a s’istória che a cudhu macedone de s’antigóriu) est s’amministratzione de “fine vita”? Cun duas propostas de leze coordinate e allineate urgenti contemporaneamente de su Consiglio a campo largo: una pro candho sa vida est comintzendhe per bloccarla sul nascere (e unu pessamentu in mancu!), e una pro candho est… tropu longa… e bi cheret “fine vita” pro incurtzare sa filera longa longa de sos chi sunt ispetendhe a fàghere una visita in chirca de si curare o ischire ite male tenent! Ajó, Kaputt e Kaputt!
    E mutu. E un’àteru pessamentu in mancu.
    Ite “punti nascita” e “punti nascita” candho azummai no cheret nàschere prus neunu?! Cun totu sos “consulenti” chi tenet cust’amministratzione e legisladura consulente però no ant iscobiadu chie sunt sos Consulenti de sos “Punti morte”.
    Ma sa presse depet èssere totu a “impegnare” e ispèndhere impresse impresse su muntone mannu de sos milliardos.
    E a nàrrere sa veridade cust’amministratzione (e legisladura) za paret nàschida “suicida”, decadente alla nascita, e su Consiglio puru, balla, a prenderne atto e decadersi at a èssere unu… “fine vita” de mòrrere sul nascere. E tandho tenent totu de coitare!

  11. Tatanu ha detto:
    3 Luglio 2025 alle 10:32

    Egregio Alfio Uda, ho idea che al giorno d’oggi i vescovi (o almeno la larga maggioranza) siano preoccupati di tutt’altro.
    Per esempio di “appoggiare” politici che “appoggino” prebende per chiese e oratori (a farne cosa, non si capisce, visto che sono inesorabilmente sempre più vuoti). Invece che preoccuparsi per questo avanzare del vuoto tanto della fede quanto dei fedeli (vuoto che, per una legge fisica, verrà riempito da altro) si preoccupano di fare i piacioni del mondo, soprattutto piazzaiolo e urlante di dirittipurchéssia, di immigrazionismo senza controllo (e a favore monetario di), di green, di turismo e di altre amenità.
    Vale il profilo basso, quello impiegatizio. Il lavoro di trincea a viso aperto e con parole chiare, anche a costo di beccarsi cazzotti (mediatici e non), non gli interessa. Gesù Cristo, ormai, è considerato un “elemento divisivo” (come se non lo fosse stato da sempre). In questo vanno d’accordo con coloro che vorrebbero confinarli nelle sagrestie. Meno ne parlano, soprattutto fuori dalle chiese, e meglio stanno. Sono convinti, in tal modo, di sopravvivere, in realtà stanno aiutando il becchino a scavare una fossa. La loro.

  12. Maria MA ha detto:
    3 Luglio 2025 alle 10:12

    Una domanda agli stessi consiglieri la farei anche io: visto che così compatti e uniti si sono mossi per un problema secondo loro urgente riguardante le donne, perché non muoversi altrettanto per l’altra parte della questione? Ovvero, garantire e riaprire i “punti nascita” negli ospedali sardi?
    A Ozieri – un esempio fra i tanti – è stato chiuso anni fa, costringendo le future mamme del territorio (che comprende diversi paesi e da sempre aveva l’ospedale di Ozieri come riferimento per le nascite) a viaggi lunghi e frequenti durante la gravidanza fra Sassari, Olbia o Nuoro, con tutti i disagi del caso.
    Ecco, la stessa sollecitudine e urgenza attivata per “le donne che vogliono abortire” la vorrei messa in azione anche per le donne che vogliono partorire, come segno di cura e attenzione per la popolazione sarda attuale e futura!

  13. Stefano Locci ha detto:
    3 Luglio 2025 alle 09:59

    Egregio, se è vero, come è vero, che le “stupidità” vanno sempre in coppia siamo all’ennesimo caso di suicidio assistito.
    Non paga delle sempre più scarse presenze di fedeli, la Chiesa sarda ha trovato il suo degno supporto Saluti.

  14. Mauro Barberio ha detto:
    3 Luglio 2025 alle 08:18

    Buongiorno Professore
    la proposta, se approvata, produrrà una legge costituzionalmente illegittima. Si tratta, quindi, di propaganda, per quanto mortifera.
    Uno dei problemi della Sardegna è la mancanza di cure adeguate e di nascite. La politica dovrebbe, quindi, impegnarsi in senso diametralmente opposto ma, da destra a sinistra, in Italia nessuno opera verso la promozione della vita, men che meno nella nostra Isola.
    Non so chi abbiano sostenuto, politicamente, CEI e vescovi (spesso confusi e incerti) ma, personalmente quanto cordialmente, a qualunque forza politica che promuova la morte della vita nascente, auguro, per auspicabile contrappasso, l’estinzione.

  15. Alfio Uda ha detto:
    3 Luglio 2025 alle 08:09

    La buonanima di Ariucco Carta mi raccontò che chi aspirava a candidarsi con la Democrazia Cristiana doveva prima passare dal Vescovo e chiedere una sorta di autorizzazione in mancanza della quale il partito non dava il benestare.
    Non credo che l’usanza sia ancora in uso ma sicuramente preti e vescovi hanno un grande potere per cui se dovesse passare la legge saranno guai per il campo largo alle prossime elezioni.

  16. Alessandro ha detto:
    3 Luglio 2025 alle 07:57

    Che dire, amo la Chiesa perché al suo interno c’é tutto e il suo contrario, poi ci sarebbe da parlare anche del tema della fine della vita (e non del fine della vita che in molti, ahimè anche dentro la Chiesa, manca).

  17. Paolo1 ha detto:
    3 Luglio 2025 alle 07:08

    Come al solito la chiesa muove le sue pedine negli abissi sin dall’antichità. Ne abbiamo avuto esempio a breve, il caso Becciu, nel caso Berlusconi, nel caso della Regione Sardegna, e tanti altri. Un istituzione che a mio avviso ha 2 possibilità, o non esporsi del tutto, restando come un soggetto apolitico, o prendere posizione vera e propria. Invece si muove in base ai mal di pancia di turno…

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