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Un ambasciatore sardo che non esiste

Posted on 23 Settembre 202523 Settembre 2025 By Francesco Nocco 18 commenti su Un ambasciatore sardo che non esiste

Con questo articolo comincia la sua collaborazione con Sardegna e Libertà Francesco Nocco

Prologo (vero quanto grottesco) Non è il palco del teatro dell’assurdo: è Sennariolo, 154 abitanti in provincia di Oristano. In sala consiliare: il sindaco Gianbattista Ledda, il parroco e il comandante dei Carabinieri per il picchetto d’onore. Entra Mauro Murgia, ambasciatore autoproclamato dell’Ossezia del Nord, ma che a seconda del contesto si definisce “ambasciatore” dell’Abkhazia o dell’Ossezia del Sud. Porta con sé la parola “Beslan”, una città ferita nel 2004. Si ritrovano per firmare un “accordo di cooperazione”. Insieme a lui c’è Khariton Tatrov (sindaco di Beslan) e Misikov Atsamaz (superstite della Strage di Beslan).

Chi ha pagato il viaggio e l’ospitalità della delegazione dalla Russia (in piene sanzioni) per un accordo nullo? La delibera comunale integrale è disponibile qui. Mentre l’accordo di cooperazione è a questo link. 

Ma dentro la cornice cerimoniale dell’accordo c’è un cortocircuito. Da un lato le famiglie delle vittime della Strage di Beslan hanno denunciato la Federazione Russa alla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), ottenendo una condanna per negligenza e uso indiscriminato della forza. Dall’altro lato Mauro Murgia (nato a Carbonia nel 1957) è privo di qualunque status diplomatico in Italia, è definito “sedicente” dalla Farnesina e sta sfruttando la Strage di Beslan in modo strumentale, mentre fa da megafono proprio ai corresponsabili della tragedia.

Cos’è successo a Beslan 1-3 settembre 2004 Nel pieno della seconda guerra cecena, un commando ceceno-inguscio prende in ostaggio oltre mille persone nella Scuola n. 1 di Beslan (Ossezia del Nord). L’intervento delle forze russe degenera in fuoco incrociato: 333 morti, 186 bambini. Familiari e superstiti chiedono conto allo Stato russo. Per loro l’attacco era prevedibile e l’assalto finale ha aggravato il bilancio dei morti. Per la richiesta di trasparenza e giustizia, molte attiviste e attivisti hanno subìto fermi, ammende, condanna ai lavori forzati e detenzioni amministrative. Per chi vuole approfondire: PravdaBeslana (dal 2005 raccoglie atti, perizie, trascrizioni, più volte nel mirino della censura in Russia).

13 aprile 2017. La Corte europea dei diritti dell’uomo (su pressione di più di quattrocento superstiti e familiari della Strage di Beslan, Tagayeva and Others v. Russia) emette una sentenza condannando la Russia: prevenzione inadeguata e uso di armi/mezzi indiscriminati (come mitragliatrici, lanciagranate e addirittura dei carri armati T-72). 

Murgia e la politica locale-internazionale Mauro Murgia (Carbonia, 1957) è l’“ambasciatore” che non esiste: autoproclamato con targa mobile. Nel 2012–2014, in veste “abkhaza”, colleziona protocolli d’amicizia con San Giovanni Suergiu, Calasetta, Sant’Antioco e Sarroch e comuni dell’Abkhazia (territorio georgiano sotto occupazione russa riconosciuto come “Stato” da 5 membri ONU: Russia, Nicaragua, Venezuela, Nauru e Siria, nemmeno la Bielorussia e la Corea del Nord si sono spinte a tanto) scatenando imbarazzo e la reazione del governo georgiano.
Riguardo le sue vesti sud-ossete, la Farnesina (in una nota del 1/04/2016) ha definito “sedicente” il suo ufficio sud-osseto a Roma, un semplice appartamento travestito da ambasciata, definendo il titolare privo di alcun riconoscimento, né tantomeno di status diplomatico.
Quando anche questa strada si è fatta stretta, la tecnica si è aggiornata: sfruttare la Strage di Beslan (“chi direbbe no alla commemorazione di una strage?”) per entrare nei Comuni, raccogliere firme e foto, e continuare la carriera come “interlocutore” per Mosca.

Che cosa è stato firmato e perché l’accordo è nullo, anche se (probabilmente) sono stati spesi dei soldi pubblici. Dove sono gli atti? Il 15 giugno 2024 il Consiglio comunale di Sennariolo ha approvato un “accordo di amicizia e cooperazione” con Beslan, presentato come iniziativa “culturale e memoriale”.
Ci sono quattro problemi fondamentali:
Status del promotore. In Italia Murgia non è ambasciatore, nonostante sia scritto così nella delibera del comune di Sennariolo;
Cornice legale. Le intese estere dei Comuni passano dall’art. 6 L. 131/2003 (“La Loggia”): comunicazione preventiva a Presidenza del Consiglio e Ministero degli Affari Esteri. Negli atti pubblicati questo passaggio non risulta;
Cornice politica. Dopo il 24 febbraio 2022 e la risoluzione del Parlamento europeo del 23 novembre 2022 (Russia “usa mezzi di terrorismo”), avviare “amicizie istituzionali” con amministrazioni russe è inopportuno e disallineato con la politica estera italiana e europea;
Conti alla mano. Nessun impegno di spesa nel testo. Se però ci sono stati costi (ospitalità, viaggi, traduzione), essi vivono in altre determine e devono essere pubblicate. Dove sono gli atti?

Il ruolo del sindaco e il cortocircuito morale Gianbattista Ledda ha tutto il diritto di curare memoria e cultura, non quello di trasferire la sede del Ministero degli Esteri a Sennariolo. Murgia usa Beslan per promuovere la narrazione di chi è stato condannato a Strasburgo per uso indiscriminato della forza. Se proprio si vuole commemorare, si parta dalle sentenze e dalla voce delle Madri di Beslan, non da chi ne sfrutta il nome.

 

Politica, Vetrina

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Comments (18) on “Un ambasciatore sardo che non esiste”

  1. Eddie Irvine ha detto:
    24 Settembre 2025 alle 18:45

    In materia di affari internazionali lato sensu, la voglia di apparire e prendersi la scena è inversamente proporzionale alla preparazione professionale necessaria per svolgere queste delicate funzioni pubbliche.
    Ciò è vero soprattutto in contesti di sottosviluppo culturale come quello sardo, dove la stragrande maggioranza delle persone non distingue i venditori di fumo dagli alti funzionari dotati delle necessarie competenze.

    La vera diplomazia è al 95% un certosino lavoro a fari spenti che richiede un solido bagaglio storico-giuridico-economico, e al 5% pubbliche relazioni.

    Gli imbonitori si riconoscono per il capovolgimento di queste percentuali, quando va bene (cioè quasi mai).

  2. Amy ha detto:
    23 Settembre 2025 alle 22:23

    Concordo con il sig. Franco . Imbarazzante la presenza di certe figure . È altresì imbarazzante che le amministrazioni si prestino a cose così assurde … voglio pensare sia una svista solo per avere visibilità a beneficio del paese . Ma …

  3. Medardo di Terralba ha detto:
    23 Settembre 2025 alle 21:23

    Roba da tso. Il problema è: chi lo firma?

  4. Vinicio ha detto:
    23 Settembre 2025 alle 17:09

    Io rimango dell’idea che sia un genio. Un Leonardo di Caprio in ‘Catch me if you can’ in versione italiota. Noto piuttosto che i basucchi che ci cascano o che gli danno sponda sono per lo più leghisti. Uno descritto come russista. Hai capito… la Lega ha pure chi studia la Russia. Da non credere. Certo sembra che abbiano appreso poco tanto che non distinguono un ambasciatore manco se lo vedono a 10 cm di distanza.

  5. Antonio ha detto:
    23 Settembre 2025 alle 15:18

    Prof non ricordo l’anno ma in un Paese del Sarcidano un signore della provincia di Sassari si spacciò Generale dell’aeronautica promettendo al sindaco di allora la costruzione di un aeroporto soggiorno a spese del Comune per circa due mesi poi fu scoperto ed arrestato il signor Murgia invece è andato più in alto addirittura Ambasciatore

  6. Vinicio ha detto:
    23 Settembre 2025 alle 13:43

    Dall’Espresso https://lespresso.it/c/mondo/2019/6/4/quello-strano-ambasciatore-riconosciuto-solo-dai-leghisti/24523 si apprende un’altra chicca mica male.
    Riprendo alcuni stralci. “La Farnesina non ha rapporti con Sua Eccellenza il plenipotenziario ossetino. Il Parlamento, sì. Lo scorso 18 gennaio è stata presentata a Montecitorio Anna Tuv, ucraina candidata al Nobel per la Pace da Murgia e da uno schieramento filo-putiniano…. A fare gli onori di casa a Roma c’erano il deputato leghista Vito Comencini, segretario della commissione Esteri, e il russista Eliseo Bertolasi”. E ancora “Nonostante l’ostracismo il 15 maggio 2019 Murgia è riuscito a propiziare un accordo di collaborazione d’affari dai contenuti piuttosto vaghi con il comune di Randazzo (Catania), guidato da una lista civica di centrodestra e rappresentato dal vicepresidente del consiglio comunale”.
    Sono sincero. E’ un genio! Si fa pagare i viaggi, vitto, alloggio spacciandosi per un ambasciatore. E dove trova sponda? Nella Lega, dove, come fa Murgia, qualcuno si spaccia per parlamentare. Ah, lo sono davvero? Cavolo, questa si che è la vera sorpresa. In confronto, Murgia in confronto allora è un dilettante.

  7. Giovanni ha detto:
    23 Settembre 2025 alle 13:13

    A ME SEMBREREBBE UNA BUONA SCENEGGIATURA PER UN NUOVO FILM DI TOTO’ & PEPPINO O PER QUALCOSA A CAVALLO FRA WOODY ALLEN E UN PETER SELLERS A METÀ FRA HOLLYWOOD PARTY E OLTRE IL GIARDINO, SE NON FOSSE CHE QUALCUNO STAVOLTA LA FIGURA DEL CITRULLO VERO CE LA FA SUL SERIO, E NON PER FINZIONE CINEMATOGRAFICA, E LA FA FARE ANCHE AD ALTRI.

  8. Manu ha detto:
    23 Settembre 2025 alle 12:23

    Un ambasciatore fai da te mi mancava… Follia!

  9. Tzitzittu Nurra ha detto:
    23 Settembre 2025 alle 09:38

    SI’, CARA SISSIA! NE ESISTE PERSINO UNO CHE NE HA 78 DI ABITANTI E SI CHIAMA BARADILI!

  10. angelo ha detto:
    23 Settembre 2025 alle 09:19

    a proposito, il segretario comunale dov’era?

  11. angelo ha detto:
    23 Settembre 2025 alle 09:18

    potremmo dire che Giambattista, persona che conosco come intelligente e di buoni propositi, stavolta ha agito come uno sprovveduto (non capisco se mosso da qualcuno).
    speriamo che non se ne accorgano le iene
    perchè un conto è rimetterci di tasca propria qualche spesa per l’ospitalità, altro è fare una figuraccia a livello mediatico nazionale

  12. Pietro ha detto:
    23 Settembre 2025 alle 09:08

    Una strana specie deviata e veramente imbarazzante di Imperatore di Portugallia in cui non la tragicità della vita, ma il delirio ideologico russofilo lo portano a pensarsi ambasciatore e portar con letizia il Puntinismo in ambascio per le valli Sarde.
    Ora, spero che nessuno di quelli in foto si sia reso conto di cosa stava combinando; sarebbe grave, ma comunque assai meno grave che fornire sponda politica e istituzionale a questo pazzo scatenato.

  13. Franco ha detto:
    23 Settembre 2025 alle 09:04

    Rendere solenne un accordo privo di reale fondamento istituzionale, arrivando a coinvolgere il comandante dei carabinieri e il parroco, dà misura della confusione in cui versa certa gestione pubblica. È difficile non restare increduli di fronte a una scena in cui figure che dovrebbero presidiare la legalità e la coesione sociale vengono chiamate a prestare la propria autorevolezza a iniziative di dubbia opportunità e collocazione normativa.
    Questa presenza non rafforza l’iniziativa, al contrario, la rende ancora più problematica e suscita interrogativi sulle responsabilità di chi guida le istituzioni locali. In tempi in cui il rispetto delle regole, della memoria e del ruolo di ciascuno dovrebbe essere un punto fermo, la confusione tra ufficialità e improvvisazione diventa un segnale allarmante. Serve molto più rigore nel tracciare i confini tra ciò che è doveroso nel rappresentare la comunità e ciò che rischia di alimentare solo velleità personali o narrative ambigue. Le istituzioni, tutte, hanno il compito di proteggere il senso dello Stato e della comunità, non di avallare teatrini che rischiano di svilire la serietà delle loro funzioni e la memoria delle tragedie.

  14. A ha detto:
    23 Settembre 2025 alle 08:46

    Era più credibile su Biadu di Doddore Meloni come presidente della Repubblica Indipendente di Malu Entu.
    Tra questi chi è grilloide o pidiota?

  15. Mario Pudhu ha detto:
    23 Settembre 2025 alle 08:28

    Is Sardos o si “entusiasmano” (si ufrant) a imbriaghera e a machine o sinono trancuillos trancuillos a depressione dormiveglia (e però meda fintzas “conclamata”, in cura cun dutores).
    Epuru dhue at isperàntzia de cambiare, si ndh’esseus de su muntonàrgiu.

  16. Roberto ha detto:
    23 Settembre 2025 alle 08:09

    …esiste…esiste anche l’articolo 498 c.p. “Usurpazione di titoli e onori”, che il maresciallo sicuramente conosce

  17. Antonio ha detto:
    23 Settembre 2025 alle 08:00

    Chissà cosa ne pensano gli abitanti sicuramente a Sennariolo non ci sono altri problemi, Sissia esiste un comune di 80 abitanti Baradili 500 metri da Baressa li separa un canale

  18. Sissia ha detto:
    23 Settembre 2025 alle 07:23

    Ma davvero può esistere un comune con 154 persone?

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