Riepiloghiamo:
– 1 Capo Ufficio Stampa;
– 1 vice capo ufficio stampa;
– 8 addetti stampa;
– non identificabili (dato il mancato aggiornamento del sito Amministrazione Trasparente della Regione, a dispetto di un’Anac che fa ormai acqua da tutte le parti) altri addetti stampa reclutati in vario modo negli assessorati.
Una squadra di queste dimensioni si avvale, poi, del Consulente in comunicazione Gasparetti.
In questi ultimi giorni sono accaduti due eventi che sembrano confermare come nel reclutamento e nell’attività degli addetti all’informazione e alla comunicazione della Giunta Todde più di qualcosa non vada proprio per il verso giusto.
In prima posizione si colloca l’assessora alla cultura Portas, la quale è uscita sui media a palle incatenate contro il ministro Valditara, proclamando la lotta dura e senza paura della Regione contro il Governo sul dimensionamento scolastico.
Valditara voleva, secondo la Portas, chiudere nove autonomie scolastiche sarde e, invece, la durissima lotta cheguevarista della Portas aveva disposto di chiuderne solo sei. Ma la Portas aveva parlato senza leggere il decreto del ministro, nessuno l’aveva infatti avvertita che il decreto era di imminente pubblicazione e che è sempre meglio leggere prima di parlare. E fu così che si scoprì che Valditara ha disposto, nel suo decreto, la chiusura di sole due autonomie, quattro in meno di quelle previste dalla lotta dura e senza paura, sempre cheguevarista. Come si chiama questa figura? Dov’era l’ufficio stampa quando veniva predisposta la comunicazione dell’assessore? L’Ufficio stampa sa come proteggere la Giunta da sfondoni inequivoci come questo valditarense? La domanda è ovviamente retorica.
Secondo evento. Il 15 gennaio la Giunta ha deciso di bandire una gara per acquisire dall’esterno la Rassegna stampa. La delibera è una cortina fumogena di forte spessore, ma non riesce a nascondere la sostanza delle cose: la Regione Sardegna, che ha un pletorico Ufficio Stampa, ha deciso di buttare soldi dalla finestra per acquisire dall’esterno una Rassegna stampa quotidiana che il suo numerosissimo Ufficio Stampa non è in grado di produrre.
Conclusione: abbiamo un’assessora che parla prima di leggere, e un Ufficio Stampa che paga altri per leggere. Chapeau, Shallow, you certainly know how to waste, but not how to govern.
@Antonello
Sei proprio sicuro che a Quartu questa distinzione fosse così netta e praticata? Chi ha frequentato gli uffici di Milia in questi anni sa perfettamente che sulla parte stampa passava tutto dalla Pintus. E vogliamo parlare dell’Ordine o di tutti i satelliti ad esso collegato? la tendenza è chiara: siamo tutti amici tra baci e abbracci. Per la serie, queste distinzioni doverose vengono eluse.
Uffici stampa e portavoce. Come sanno bene – o dovrebbero sapere – tutti i giornalisti, non si può svolgere nella pubblica amministrazione funzioni di portavoce e contestualmente di ufficio/addetto stampa. Peraltro il sindaco di Quartu è iscritto all’Ordine dei giornalisti, lo sa bene, c’è da fidarsi. E l’Ordine vigila per evitare conflitti di interessi o violazioni degli stessi suoi deliberati o pronunciamenti. La deontologia è cosa importante, così come l’obbligo formativo che nel triennio tutti i giornalisti devono assolvere positivamente. Non si può non conoscere tali fondamentali prescrizioni. Se si fosse realizzata la fattispecie, irregolarmente e da documentarsi, sicuramente i giornalisti se ne sarebbero accorti e prontamente avrebbero segnalato la cosa. O no? Detto che nessuna regolamentazione o disposizione interna degli enti locali o delle regioni può consentire la contestuale sovrapposizione di ruoli, in violazione della legge ancora in vigore (anche per le regioni a statuto speciale), nello spirito e nella lettera (150/2000), così come del regolamento di attuazione e delle molteplici direttive ministeriali. Ogni tanto è bene ricordarlo agli smemorati.
https://www.fnsi.it/chi-fa-lufficio-stampa-non-puo-fare-il-portavocenlisfol-vuole-stravolgere-la-legge-150-del-2000
https://www.assostampamolise.it/uffici-stampa-e-portavoce-gli-enti-locali-devono-adeguarsi-alla-legge/
@Salvatore
Aggiungo che di fatto la Pintus era l’ufficio stampa anche se formalmente è stata fatta una delibera come Portavoce. Accanto a lei Vito Cogoni, anch’esso ufficio stampa.
@Salvatore
La Pintus fino a qualche mese fa, e da diversi anni, è stata l’ufficio stampa di Milia. Ora è Vice capo ufficio stampa della Todde, essendo il capo ufficio stampa Mario Gottardi e Jacoco Gasperetti (il ragazzo che sta accanto alla Todde dalle elezioni) è consulente della comunicazione (di fatto tutto passa attraverso lui). Dunque la Pintus è operativamente all’ufficio stampa. La domanda è politica: perché è andata via? Solo per una questione di stipendio? O c’è qualcos’altro che riguarda il rapporto con Milia o l’asse Milia-Todde?
@Emanuele
E da quando in qua Paola Pintus, ingaggiata come portavoce del sindaco Milia (https://dev.pdfhost.io/v/kFVPVp8zdL_ordine_-_Copia) esercitava funzioni di ufficio stampa a Quartu? Se l’avesse fatto avrebbe commesso una grave irregolarità, visto che il portavoce non può esercitare attività giornalistica: “Il giornalista che ha l’incarico di portavoce rimane iscritto all’Ordine ma non può esercitare alcuna attività giornalistica, né privata né pubblica. L’incarico di portavoce è «fiduciario e di parte» e non può in nessun caso rappresentare un organo collegiale come la giunta”. Non lo dico io, lo ha stabilito, più e più volte l’Ordine nazionale dei giornalisti. (https://bit.ly/42zTZ43). Saluti.
Buongiorno Professore. Trovo assurdo questa gestione della comunicazione per una Presidente che solo pochi mesi fa non sapeva neppure la differenza fra un ufficio stampa e un ufficio comunicazione (due realtà totalmente diverse per chi è del mestiere). E poi, le chiedo: ma come mai Graziano Milia ha perso il suo ufficio stampa (Paola Pintus) a favore della Todde? Solo una questione di opportunità salariali migliori? Sembra strano, dato che a Quartu Milia potrebbe proseguire mentre in Regione hanno gli anni contati. La stessa Pintus che è stata artefice dell’immensa farsa propagandistica messa in piedi a Quartu in 5 anni (città a pezzi e senza idee, ma raccontata come se fosse il miglior comune dell’Isola). Cosa è accaduto? E cosa ci dobbiamo attendere ora, una stagione di nuove e triplicate bugie anche in Regione?
Professore,
ha notato che oggi hanno rettificato l’avviso pubblico del novembre scorso per la costituzione dell’ufficio stampa, riavviando così il procedimento? E siamo al secondo incidente di percorso. Non le sfuggiranno le ragioni 😂😂😂 Vada a leggersi la determinazione e soprattutto l’avviso nelle parti modificate e/o integrate, capirà facilmente. Brutta cosa i conflitti di interessi… Tra l’altro, si erano dimenticati della legge 31/1988. Ma continuano a sorvolare sulle prescrizioni contenute nella legge 150/2000 e nel regolamento di attuazione.
A prescindere che un ufficio stampa pagato con i soldi dei cittadini dovrebbe essere non di parte, ma oggettivamente neutro senza ombre di dubbi. La bravura di un ufficio stampa, sta nel comunicare nel modo più imparziale preciso e diretto le varie notizie, decreti, o discussioni che si apprestano ad essere discusse. Una vergogna, in quanto da circa 10/15 anni a questa parte gli uffici stampa sono diventati parte integrante della giunta di turno sotto gli occhi di tutti, con notizie a volte poco veritiere o modificate ad arte.
Egr. Prof.
al sig. A dico che se lei facesse la rassegna stampa gratis, l’ armata costituita da 11 elementi, incluso l’…allenatore Gasparetti, lo farebbero per amore dei…Questo si, ma dei….. SOLDI.!!!!
L’utilità di tali teste di… fuoco, a salve, lo dimostra la descrizione da Lei fatta sulla necessità di assegnare ad esterni un compito che una squadra di poche persone riuscirebbe a fare in un paio d’ore. Ma il problema sta nella spudorata megalomania e relativa spesa che la Miracolata dal Voto Disgiunto mette in campo per qualunque cosa faccia. Son sorpreso e curioso di sapere come mai non abbia dato incarico a diverse persone di leggersi la 515/93 al momento di candidarsi per poi ricorrere ad una valanga di avvocati, per difendersi dalla sua scorretta applicazione, che ha portato alla sua dichiarata decadenza e che, mi auguro, si paghi con i quattrini suoi , anche se erogati da tutti noi per stipendiarla in un incarico a cui era impreparata come dimostra con i risultati annunciati e mai raggiunti ( vedasi le leggi sulle rinnovabili )!!
Ignoro l’ assessora Portas per la vergognosa brutta figura rimediata con il ministro Valditara, degna del suo collega Bartolazzi quando parlò dell’azoto liquido per debellare la Blue Tongue negli ovini!!!
Purtroppo non siamo alla chiusura di un peroodo definibile “da stentato avvio” . All’orizzonte si addensano nubi perniciose.
Ci attende un febbraio tremendo se le leggi sulle rinnovabili venissero bloccate dalla Consulta, se la Sanità non dovesse trovare un accordo tra le anime diverse della maggioranza e le non condivise scelte di tutto il personale che vi opera, se la crisi industriale di Portovesme non dovesse trovare una rapida soluzione, se la zootecnia dovesse risentire della manovra trumpiana di tassazione sulle merci introdotte in Usa e la prossima finanziaria non inserisse un capitolo particolare per far fronte a questa eventualità, se contro la crescente minaccia della siccità non si attua un programma strutturale per collegare gli invasi esistenti e non si attivano i lavori per renderli pienamente utilizzabili secondo le potenzialità , se la migrazione giovanile dei laureati e dei lavoratori non viene arrestata, se la continuità territoriale aerea e navale non viene applicata verso tutte le regioni per consentire la più celere possibilità di spostamento verso la penisola, se l’abbandono dei centri dell’ interno non viene bloccato ecc…ecc…
Può questa maggioranza costretta dagli eventi a quotidianamente ribadire di essere in piena attività, ora con la Miracolata , ora con i componenti della giunta, ora col presidente del consiglio, ora con le commissioni che ascoltano e prendono sonore bastonate dagli uditori di turno, può, dicevo, lavorare serenamente per ricercare le soluzioni migliori per la crescita e lo sviluppo , (così dichiaravano forse per rendere meglio il concetto) della Regione, come dichiarato ai tempi beati della propaganda elettorale?
Nella Sua conclusione fino a tradurre chapeau, ci arrivo. Ora telefono alla presidente che ascolta le necessità di ogni sardo ((Pratobello esclusa) per farmi tradurre la frase in inglese!!
Cordiali saluti
Democracy Dies in the Dark.
Anche se ho votato Todde e ritengo di essere di centro-sinistra.
Dove non arrivò Solinas, hanno potuto in allegria Todde, i cinquetasche e l’amichettismo de sinistra. Gli amici a questo servono, a stare in compagnia. Per sorridere al nuovo ospite, non farlo andare via, per dividere il companatico e raddoppiare l’allegria! (citazione). Quindi – chiedo – è questa la spiegazione della rassegna stampa affidata all’esterno? E la prossima mossa, trovata accomodante, potrebbe essere? Affidare, sempre all’esterno, i servizi di ripresa fotografica, video e montaggio, per accompagnare la propaganda presidenziale di addetti stampa nati stanchi, ma ben pagati? Se così fosse prego di evitarmi tardive e sdegnate reazioni, tipo “è stato Solinas” o “e allora Forza Italia?”
” ha deciso di buttare soldi dalla finestra ” non sarei tanto sicuro sicuramente c’è qualche società che fa questo lavoro e chissà chi sono
Diverse imprecisioni. Brevemente.
1. Occorre distinguere tra il funzionale e in organico “Ufficio stampa della Regione”, in essere da tempo, e l’“Ufficio stampa e informazione del presidente della Regione” (previsto dall’art. 17 della L.R. 21 giugno 2021 n. 10.), recentemente costituito;
2. Le attività di informazione nella Pa sono distinte da quelle di comunicazione. La legge di riferimento è la 150/2000, con regolamento di attuazione. Le disposizioni della legge costituiscono principi fondamentali ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione e si applicano, altresì, alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e di Bolzano. Quindi, ruoli e funzioni – ma non solo – ben distinti. Un esempio: “Le attività di informazione si realizzano attraverso il portavoce e l’ufficio stampa e quelle di comunicazione attraverso l’ufficio per le relazioni con il pubblico, nonché attraverso analoghe strutture” (cfr. art. 6). E infatti in Regione è operativo un apposito “Servizio comunicazione istituzionale”. Un Servizio che la legge regionale n. 3 del 2009, all’art. 11, comma 2, definisce in “un contingente, non superiore ad otto unità e di supporto tecnico al capo ufficio stampa”;
3. Nel riferito conteggio dell’Ufficio stampa e informazione del presidente della Regione mancano i 4 esperti in materia di social media management, digital PR, video making and editing, illustrazione, grafica digitale o figure equipollenti, anch’essi recentemente nominati, e sempre a discrezione della presidente;
4. Tra i 12 componenti dell’Ufficio stampa e informazione del presidente della Regione (8+4), la legge regionale 21 giugno 2021 n. 10 non contempla la figura del vice capo ufficio stampa. Infatti nella fase di reclutamento di detto personale, attraverso avviso pubblico e short list, tale figura non era prevista. E non sussisteva possibilità di candidarsi per tale ruolo;
5. Sempre sui riferiti e “non identificabili altri addetti stampa reclutati in vario modo negli assessorati”, bisogna precisare che la legge regionale n. 3 del 2009, all’ art. 11, comma 1, prevedeva, sì, gli “addetti stampa assegnabili agli assessori”, tuttavia tale previsione è stata modificata con la nuova normativa (di cui al punto 1). Che per l’appunto non contempla più tali addetti. E tanto meno la figura del Portavoce. La precisazione non capiti a caso, ha la sua importanza in ragione dei divieti imposti agli addetti stampa con la legge 150/2000: “I coordinatori e i componenti dell’ufficio stampa non possono esercitare, per tutta la durata dei relativi incarichi, attività professionali nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche. Eventuali deroghe possono essere previste dalla contrattazione collettiva di cui al comma 5” (cfr. art. 9, comma 4). Ergo, sarebbe deplorevole se presso gli assessori/assessorati fosse operativo del personale con attività di informazione, fuori dagli ambiti di legge succitati e riservati ai giornalisti, tanto più discrezionalmente. Ancora più grave se per ovviare maldestramente ai limiti e divieti di legge fosse contrattualizzato per altri impieghi, sì consentiti, ma in conflitto di interessi con effettive funzioni di addetto stampa, qualora svolte.
Sul resto, che dire… Il consulente in comunicazione del presidente, in ragione delle discipline di legge citate e del decreto di nomina, non può essere scambiato per Portavoce e tanto meno per Responsabile della comunicazione della Regione. È – e resta – per l’appunto, un consulente. Checché possa dire. Lui o coloro che l’accompagnano nelle quotidiane melodie. Le prescritte norme sulla trasparenza degli atti e quindi sul personale assunto in Regione, vengono rispettate? Mi chiedo se ancora interessi a qualcuno. In primis a quella opposizione silente che siede in Consiglio regionale, Basterebbe porre la questione all’Anac, o sollevarla con interrogazioni consiliari. A meno che non ci siano reconditi motivi per non farlo, magari per difendere qualcuno o tutelare qualche briciolo di rendita di posizione. In secundis, che fine ha fatto il giornalismo d’inchiesta e la cosiddetta società civile? E l’Ordine dei giornalisti? Meglio tacere…
Gentile Professore, se valgono certi precedenti sempre in ambito regionale, può darsi che i giornalisti in forza all’Ufficio stampa si rifiutino di svolgere le attività materiali necessarie alla predisposizione della rassegna, che richiede non solo di selezionare gli articoli, ma ovviamente anche di ritagliarli o, se si lavora su testate online, di estrarne le versioni elettroniche. Pare che non sia certo che questo spetti loro contrattualmente. Insomma, si dovrebbero assumere degli impiegati d’ordine per fare lo “sporco lavoro” propedeutico alle rassegne stampa?
Considerati gli stipendi che girano da quelle parti, se, e sottolineo “se” come cantava Mina non avendone la certezza, questo fosse il motivo sarebbe un autentico schiaffo alla miseria, specie nei confronti dei tanti giornalisti buttati letteralmente sulla strada dal disastro della “free press” e che, non sempre, e comunque lentamente, vengono riassorbiti dai circuiti della stampa ordinaria.
Ieri, la Signora Cucca, Magistrato, ha fatto un discorso direi magistrale sui compiti e la imparzialità,
Suggerirei a tanti suoi colleghi di andare a rileggerlo e comprenderlo.
Un doveroso plauso va ad un altro Magistrato di lungo corso come il Ministro Nordio che grazie a lui, l’Italia fa un passo avanti nella giustizia al pari di Germania, Francia e Regno Unito dove la magistratura inquirente non è la stessa di quella giudicante questo per garantire l’imparzialità e la lucidità che può essere offuscata durante le indagini. Grande passo avanti di civiltà al pari di altre Nazioni extra Europee come Giappone, usa, Brasile, Canada,Australia… Stiamo uscendo dall’arretratezza.
……..ma è la prova provata , se mai ne avessimo bisogno , dell’occupazione dedicata , di sedie,poltrone e non so cos’altro si possa occupare , in presenza di modeste capacità ,di marginali ed insufficienti professionalità,dei partecipanti alla distribuzione /occupazione di posti con rimunerazione adeguata al grado di sudditanza .
Il filosofo, nonché premio Nobel Bertrand Russel ebbe modo di dire: “La cosa seccante di questo mondo è che gli imbecilli sono sicuri di sé, mentre le persone intelligenti sono piene di dubbi”. Della serie… “PortaOMISSIS a casa…..”
Per fare la rassegna stampa bisogna alzarsi presto la mattina. Troppa fatica.
Per A- per essere assunto il requisito è essere incapace
Aggiunta di un post scriptum alla mia
P.s.: ma perché la Presidente ha parlato di “volgarità” alla domanda a lei rivolta circa un faccia faccia con la Presidente della Corte di Appello, Gemma Cucca, in occasione dell’evento anno Giudiziario.
È domanda leggitima, pertinente..e dovuta, considerando le sparate del suo Segretario di Partito
Curioso il punto 1 della Delibera, quello sulla raccolta e monitoraggio della rassegna stampa attraverso la copertura degli organi di informazione, tra cui TV.
TV.
È circa dieci minuti che sono in letterale “circolo” tra intervista di Formigli “”mi sono pagata la Campagna elettorale ” e quella successiva che alla domanda della Giornalista su quanto già dichiarato “saranno i miei Avvocati a occuparsi della questione “.
Anche questi “preziosi reperti” entreranno nella “cucina Regionale”?
Acquisire dall’esterno la rassegna stampa?
Mi candido IO, gliela faccio gratis et amore dei, voglio vedere se mi assumono! 🥳🥳🥳