Quella che leggete in foto è la locandina dell’ultimo evento della festa de Il Fatto Quotidiano.
Badate agli sponsor posti nel piede dell’immagine.
La Regione Sardegna compare tra i main sponsor. Il Comune di Roma, unico altro soggetto istituzionale presente, non ha sponsorizzato, ha dato solo il patrocinio.
Segnalai il lauto contributo dato dalla Regione alla Festa del Fatto prima di ogni altro, nella speranza di una correzione.
E invece no: la Regione è andata avanti.
Ciò che voglio mostrare adesso non è tanto la contraddizione del Fatto di dichiarare di non prendere finanziamenti pubblici, ma di gradirne di ‘pubblici di periferia’, come sono quelli delle Regioni, quanto i nomi degli sponsor che hanno accompagnato in questa manifestazione la presenza dell’istituzione sarda: Terna, Enel e Barilla.
Passi per Barilla, ma Terna e Enel?
Sbaglio o sono società dell’energia?
Sbaglio o sono le società delle quali si era sospettata una certa vicinanza e attenzione ai Cinquestelle quando scoppiò in Sardegna la polemica sulla speculazione energetica?
Sbaglio o sarebbe stato meglio che la Regione non fosse loro così prossima, sebbene lo sia stata in un evento lontano dalla Sardegna (anzi, forse proprio perché lontano)?
La Sardegna sarebbe andata ufficialmente alla festa a parlare di onde gravitazionali e di Einstein Telescope, ma c’è da chiedersi: perché un quotidiano indipendente pensa di farsi pagare perché alla sua festa si parli di un tema di attualità politico-sociale? Un giornale indipendente non tratta gli argomenti a pagamento (anzi, non è vero, ne conosco un altro che va dai sindaci e offre loro le proprie pagine perché si parli del loro comune; si chiama informazione mercenaria).
Ma se il giornale, alla fin dei conti, fa un po’ quel che gli pare, perché è privato, la Regione deve badare un po’ di più a dove mette i soldi di noi tutti e alle società con cui si accompagna. E personalmente, l’odore di Terna e Enel intorno a questa Giunta l’ho sentito dai primi giorni di regno.
Non è stato un bel sentire allora, non è una buona puzza, confermata, oggi.

Vi ricordo che la Sardegna è zona Franca extra doganale per legge dello Stato, come Livigno.cosa fa la regione per tutelare i diritti dei residenti,cioè non versare allo stato italiano tributi non dovuti e richiesti indebitamente dal 1998!!!
Da notare che dell’ Einstein telescope si è parlato all’interno del dibattito su “Energie rinnovabili, reti e comunità dal basso. Quanto contano i cittadini?”,quindi Einstein telescope non compare neanche nel titolo occupato dal tema energie rinnovabili ,argomento afferente al ben più imortante sostenitore ….Terna
Ribadisco il concetto, spero nella sua comprensione. Abbiamo buttato a mare il pentapartito per i presunti finanziamenti illeciti del valore annuale per la DC di “soli 30 miliardi”, e ci siamo ritrovati con le elargizioni “legali” della politica che, sommati a costi fissi dei nostri amministratori schizzati alle stelle ( il sindaco di Sassari nel 1990 costava quanto una cassiera di un supermercato ed oggi, invece, con i soldi degli attuali emolumenti se ne potrebbero pagare 10) valgono milioni e milioni di euro solo per la regione Sardegna. Moltiplicate per 22… e buttiamoci da un ponte.
Il Fatto Quotidiano ci ha da sempre raccontato la favoletta del “non prende finanziamenti pubblici”. Ora si scopre che non è proprio così.
E questo ripropone gli interrogativi sullo stato di salute della cosiddetta “informazione libera” in Italia.
Anche l’uccisione di Charlie Kirk ha spinto a scrivere che fosse un mostro pieno di difetti. Non era affatto vero, e i quotidiani italiani erano in prima fila nell’opera di disinformazione e in questa voglia di denigrare uno che la pensava diversamente dal mainstream.
I 150mila britannici che si sono opposti a Londra alle politiche a favore dell’immigrazione sono stati liquidati come “estrema destra”. Ridicolo.
Moltissimi di loro erano cittadini che sventolavano la bandiera Union Jack e basta! Perché anche sventolare la bandiera nazionale può portare problemi nel Regno Unito. Ma per la stampa nostrana tutto ciò sembra non contare. Poveri noi, che vorremmo una informazione corretta, completa, trasparente, pluralista, imparziale. Forse chiediamo troppo?
Beh! se l’Italia é al 49° posto al mondo per libertà di stampa (tre posizioni meno dell’anno scorso) un motivo ci sarà.
Egregio Raffaele, non è proprio così.
Ornella è sicura che tutte le domande presentate siano riferite al 2023 e nessuna domanda sia stata presentata nel 2024 e 2025 io non sono così sicuro
Ma avete capito che grazie alla Todde in Sardegna non si può montare un impianto fotovoltaico o eolico…e continuano con il carbone..
Poi le dimissioni le chiedono solo per gli indagati degli altri partiti del resto e la coerenza dei 5s
Io non addosso niente a nessuno, ma ricordo perfettamente le posizioni della Todde da vicemistro, perfettamente allineate al decreto Draghi e alle funzioni attribuite dal Governo ai due grandi gruppi; come ricordo che lei in campagna elettorale sosteneva che il decreto Draghi era inesistente. Non dimentichiamo poi che la Giunta non ha voluto sentire ragioni sulla legge di tutela del territorio dalla speculazione, è andata avanti su una posizione debole e insostenibile e poi è andata a sbattere. Oggi, per me, vedere la Regione tra i principali sponsor del Fatto è grave sia nel merito che nella compagnia. Abbiamo opinioni diverse, come vede, ma ci rispettiamo, da persone civili.
Ma perché mistificare è poi addossare alla Todde la speculazione energetica in Sardegna?
Prof. Lei lo sa benissimo che l’esistente non sono concessioni rilasciate da questa giunta.
Vergogna Todde. Hai sbagliato ai tempi del governo Conte, adesso ti ripeti. Non ti devi permettere di sprecare così i soldi di una regione povera, che non riesce a supportare allevatori ed agricoltori in difficoltà. In una sola parola: vattene, non ci rappresenti
Purtroppo questi fatti e le notizie di questo genere non fanno che allontanare sempre di più la gente dai seggi elettorali e dalla politica.
E aggiungo che la mancanza di unità di intenti della classe intellettuale sarda oltre che il suo atteggiamento egocentristico non aiuta lo sviluppo culturale, politico ed economico della Sardegna.
65mila al Fatto Quotidiano e 200mila al Forte Village e nessuno dell’opposizione che apra bocca che aspettarsi da una Giunta che da le colpe al popolo se le cose vanno male
Gentilissimo professore, dispiace tornare e vedere che lo scorrere non ha portato miglioramenti ma evidenti peggioramenti. Lento, ma in movimento procede il corteo funebre verso l’inevitabile interramento della legislatura. Ed eccolo, allora, il cocchiere del carro con le spoglie portare all’eccesso l’attitudine al piegare la spesa pubblica al solo obiettivo di mantenere posizioni di potere altrimenti non accessibili, per evidente incapacità e mancanza di visione. Nel frattempo l’isola si spezza, si frantuma: di oggi (meraviglia!!) la notizia che in pochi anni si son perse 1500 classi delle scuole primarie (a spanne si traduce in 100 scuole chiuse), ma i fenomeni centrifughi impediscono, ai piangenti, di calcolarne la portata. Intanto l’informazione, addomesticata, attende gli scarti del banchetto, sotto le tavole. Cane da guardia, sì, ma del potere. Non abbaia, ringrazia, non conoscendo più paressia.
Ci sarebbe da scrivere tanto, e so che i miei contributi non godono di simpatia unanime. Ma c’è una cosa che va detta: Piano Energetico Regionale.
In una regione dove vige – anche se ignorato e calpestato da tutti – uno Statuto autonomo con valenza costituzionale che prevede un capitolo specifico riguardante la produzione e distribuzione di energia, proprio nel momento in cui si scatena un assalto coloniane energetico – e non una speculazione, vedremo poi perché – la giunta regionale dopo aver collezionato due sconfitte con moratoria e legge aree idonee (oltre ad aver affossato una proposta di legge di iniziativa popolare) non mette ancora mano a quello che sarebbe lo strumento principale, fondamentale per programmare e attuare una strategia energetica regionale.
..
Invece, fra una bofonchiata e l’altra lascia che la cosa la guidi lo stato italiano, che al di là dei colori e dei politici, da che esiste come soggetto (1861) non fa altro che usare la Sardegna per i suoi comodi. E non si può parlare di speculazione: perché possono presentare pure sei milioni di progetti, ma dai cavi esistenti e quello in fase di posa, comunque sia non potranno passare più di 9,8 Twh all’anno. Potenza che possono creare impianti di portata pari a 6,5 Gw, curiosamente quelli pretesi da Pichetto e garantiti dalla Todde a suo tempo.
..
A meno che non siano posando altri cinque o sei cavi senza dirlo a nessuno, questo è lo stato delle cose. E lo è esclusivamente pro domo Italia, tanto nella parte dei progetti di produzione (pale e pannelli) quanto nella parte dello stoccaggio: la Sardegna finora non è stata minimamente toccata da iniziative organiche e men che meno strutturali, perché se esistessero dovrebbero essere parte del Piano Energetico Regionale. Che invece non esiste: qualcuno chieda il perché alla Governatrice.
Mi auguro che sia l’ultima volta che assistiamo a porcate politiche di questo genere…. e mi auguro che gli elettori (almeno quelli un po’ svegli) ne tengano conto alla resa dei conti nelle prossime elezioni regionali e, aggiungo, non solo ❗
“Non ci dormo di notte”.
“Mi e’ passato (il decreto) davanti e non me ne sono accorta”
(cit. A. Todde)
…. mi sa che e’ passato dietro … a noi.
Non ho parole per descrivere ciò che provo e sento in me. Ma con tanti cittadini ” SARDI ” in difficoltà si sperperano denari pubblici con questa manifestazione prettamente dedicata a un movimento politico e un giornale che lo sostiene?!?! Ops che sbadato, ma il presidente di questa giunta di che guida politica è ?
“Il decreto Draghi non esiste” (cit.)
Il foro della “inauguratio regnum” (🥶) con le relative “compagnie dell’anello” è diventato una voragine che in quanto tale è irrefrenabile e avrà una configurazione simile a “muoia Sansone con tutti i filistei” : ci trascinerà irrimediabilmente nel baratro!
“Era un mondo difficile e si sbagliava da professionisti!”
Bella grandissima porcheria che passerà ancora una volta in cavalleria , come si usa dire e il popolo subisce subisce, finché un giorno………
… e si Alessandra est Contissa Ternista de campo larghista a “prendi tre e paghi due”?
E che «c’azzecca» Il Fatto de donzi die!
Ma no callat nudha in sa conca de is Sardos? Ma portaus ancora sa conca?Seus aifatu de totu is nues, ibentiaos, iscioloriaos, ispimpirallaos a farinos che arena chentza ciumentu, in manu de totu is bentos o afateriaos per fatto personale in nùmene della Sardegna sèmpere prus deserta de gente chi mancu ndhe naschit prus, si no est s’invasione de mulinos a bentu e àteras porcherias de gherra e tapetos de agrivoltàicu a chilòmetros cuadraos e processione turistìstica?!
Ma possono davvero fare ciò che gli pare coi nostri soldi?
Non mi aspetto che indaghi la magistratura OMISSIS ma la corte dei conti non obietterà nulla?
Che c’azzecca la festa del Fatto quotidiano con la Sardegna? Sponsorizzeranno anche la festa de l’Unione Sarda?
Sarei curioso di leggere la farneticante delibera che assegna questi denari, chissà quante pippe mentali e supercazzole contiene.
Aiutooooooooo