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Referendum e Nuoro

Posted on 10 Giugno 202510 Giugno 2025 By Paolo Maninchedda 16 commenti su Referendum e Nuoro

La parte del Pd che ha voluto i referendum ha  perso, ma ciò che più conta è che sembra non aver capito il perché.
Intanto bisognerebbe spiegare a Landini che il mondo è ancora diviso in classi, ma non come pensa lui.
Siamo divisi in consumatori e padroni dei mercati.
Dentro la numerosissima prima classe, le articolazioni avvengono per fatti estetici e non di reddito.
Ci si riconosce in modelli, non in stipendi e i più poveri stanno tutti col più forte dei brand dei ricchi.
Aver distrutto la scuola, trasformandola nella ‘scuola delle competenze’, cioè nella caricatura di se stessa, ha diradato ogni spirito critico, ha portato tutti i quarantenni a parlare nella lingua di plastica dei venditori, ha ridotto l’idea di cultura a quella di informazione utile.
Per stare all’opposizione di questo sistema c’è da soffrire, bisogna sapersi separare dal chiasso, bisogna non frequentare i riti del reciproco riconoscimento, bisogna emanciparsi dagli schematismi gender proposti come ricette per spiegare il mondo, bisogna abbandonare ogni spirito parassitario, bisogna avere un’idea avanzata dell’uomo e dello Stato, bisogna contrastare la tracimazione dei metodi dell’impresa nei metodi dello Stato.
Ma tutto questo Landini o non lo sa o fa finta di non saperlo e propone il ritorno a una Sinistra che presuppone lo scontro tra la classe operaia e la borghesia e non coglie che entrambe le classi non esistono più. Ciò che egli immagina sia la borghesia, è un aggregato senza identità, attraversato più da paure che da certezze, che teme di essere aggredita per strada o in casa, che non riesce più a curarsi, che non riesce ad immaginare un futuro sicuro per i figli.
Se c’è una guerra in corso, è quella tra la borghesia e gli oligopoli nei quali si è evoluto il capitalismo, è quella tra gli uomini liberi e i grandi apparati burocratici o commerciali che ti saccheggiano con i call center e con le offerte, è quella tra i liberi e i nuovi autocrati, quasi tutti orientali e quasi tutti graditi a Landini contro il tiranno americano. Il risultato è che il referendum ha mosso la fazione, non il popolo.

C’è poi una lezione residua al Pd storico: non si può invitare a non andare a votare per i referendum sulla giustizia e poi proporre la mobilitazione generale per i referendum sul lavoro e l’immigrazione. La puzza dell’uso strumentale di ogni tema è intensa. Non si può prima far prevalere le sole ragioni di schieramento, e non quelle di contenuto, e poi chiedere di ragionare sui contenuti: la moneta falsa caccia la buona e l’uso strumentale finale della tragedia di Gaza è stato il degno epilogo di una manipolazione sfacciata. Cosa ci facciano oggi i socialisti e i liberali di sinistra nel Pd resta per me un mistero.

Nuoro ha scelto la presidente Todde. Risultato netto. Grande vittoria per la presidente.
Per me, niente di nuovo sotto il sole.
Nuoro ha scelto ciò che ha percepito più forte e più vantaggioso. In un litigio, il nuorese tipico non bada a chi abbia ragione, ma a chi ha più probabilità di vincere.
Molti nuoresi pensano che l’occasione di avere un presidente della Regione nuorese, e per di più molto immersa nell’antropologia clanistica nuorese, sia un’occasione da non perdere. Unicuique suum.
Non ha vinto una visione; hanno vinto il potere e il denaro (tanto denaro pubblico distribuito nei due assestamenti di bilancio della Giunta Todde) con in più la scommessa su chi dei contendenti ne aveva di più.
Ha vinto la promessa delle gratzias per l’ampio ceto parassitario nuorese, quello che a ogni giro cerca adeguate remunerazioni pubbliche per incarichi apicali, semiapicali, di bordo e di briciola.
Per me non cambia nulla: Nuoro era perduta prima (dai tempi della Deledda) ed è perduta adesso. Perduta e vincente, per carità, ma io sono molto convinto che chi vince quasi mai abbia ragione. Per cui, anche da solo, opposizione, come prima.

Referendum, Vetrina

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Comments (16) on “Referendum e Nuoro”

  1. Paolo1 ha detto:
    11 Giugno 2025 alle 07:26

    Il nuovo sindaco Fenu ha superato egregiamente il primo ostacolo, ora come in regione ha un altro ostacolo e non di poco conto da superare. Si ritrova di dover formulare la squadra e non direi una cosa molto facile, perchè ad iniziare dal PD (dove ha avuto maggiori preferenze un suo candidato Elia Carai) si reclameranno posti in giunta. Penso che ora inizi la vera sfida, perchè per quanto mi riguarda le votazioni (e qualora dovessero esserci anche quelle provinciali a settembre) erano abbastanza scontate a Nuoro. Un campo largo con troppi partiti con idee diverse ammiccati solo dalla sete di potere. Stiamo solo alla finestra, ma ricordo che questa situazione non è stata facile neanche con il vecchio sindaco Soddu, dove la sua maggioranza lo ha abbandonat.

  2. Ariovisto ha detto:
    10 Giugno 2025 alle 21:30

    Referendum inutile e forse volto (Ichino dixit) a riportare indietro i lavoratori cosicché ci sarebbero stati tantissimi contenziosi.
    Traduzione: più contenziosi più dinà.

  3. Carla B. ha detto:
    10 Giugno 2025 alle 18:53

    Gentilissimo professore, ci ha portato, con pensieri affilati, al cuore del problema. Esattamente ciò che questa sinistra, questo centro sinistra, non riesce a vedere. Vivere troppo a lungo dentro una realtà costruita attraverso le sceneggiature delle serie televisive, credere che la colonizzazione si possa combattere dicendosi antiamericani (seduti da McDonald, però), è parte del dramma odierno impossibile da affrontare perché privi degli strumenti necessari che, l’ha detto bene, la scuola evita(!) di dare. Ci vorrà una generazione, ahimè, e l’impegno di altri giovani, affrancati dal falso mito dell’ecologismo e solidarismo alla Thunberg. Su Nuoro, ormai città senza cittadini, ecumene del qualunquismo Toddiano, apoteosi della politica mancista, poco da dire. La fuga c’è già stata e, come quella di Pelè, era per la vittoria.

  4. Antonio ha detto:
    10 Giugno 2025 alle 18:05

    Per A Nuoro ha bocciato tre volte la Todde in parlamento è stata eletta in Lombardia alle Regionali ha vinto Truzzu

  5. angelo ha detto:
    10 Giugno 2025 alle 17:18

    centomila euro dei sardi alla principale squadra di calcio cittadina per pagare stipendi e rimborsi vari ai giocatori e ai tecnici, altre valanghe di denaro a società e associazioni di non si sa bene quale vera ragione sociale, a vario titolo e per fare non si sa bene cosa, potevo pensare che perdessero le elezioni?

  6. Mike ha detto:
    10 Giugno 2025 alle 16:14

    Tratto da “AI Overview”:
    {Un cittadino italiano residente in Nigeria, per ottenere la cittadinanza nigeriana, deve aver compiuto i 18 anni di età e aver risieduto in Nigeria per almeno 15 anni negli ultimi 20, dichiarando l’intenzione di stabilirsi permanentemente nel paese.}
    Quindi, il quesito proposto dalle anime belle politicamente corrette&woke, voleva consentire (nella fattispecie ai cittadini nigeriani) un trattamento lontano anni luce da quello riservato ai cittadini italiani in Nigeria? Ma dove vivono su Marte?
    I quesiti sul lavoro poi mi lasciano perplesso. In primo luogo il cosiddetto Jobs Act è stato sviluppato e approvato dal pd in parlamento; ora, per chissà quale calcolo di bottega, le anime belle di cui sopra volevano massacrarlo per via referendaria. In secondo luogo, se si vuole modificare una legge lo si deve fare in parlamento e non scassando le palle alla gente su un qualcosa che è una materia complessa. Basterebbe attaccare il culo alla sedia e spremere le meningi per produrre cose concrete e non per dare fiato alle interlocuzioni, con la bava alla bocca, pronunciate al massimo dei decibel sopportabili.

  7. Tatanu ha detto:
    10 Giugno 2025 alle 15:17

    “Aver distrutto la scuola, trasformandola nella ‘scuola delle competenze’, cioè nella caricatura di se stessa, ha diradato ogni spirito critico”

    Grazie, una volta di più.

  8. A ha detto:
    10 Giugno 2025 alle 14:49

    E comunque la lista più votata è quella del PD ad ulteriore conferma che Nuoro non ha scelto la Todde né i 5 stelle

  9. M ha detto:
    10 Giugno 2025 alle 11:39

    @benedetto sechi ha ragione. Sia la parziale abolizione del Jobs Act che la cittadinanza dopo 5 anni erano temi generali che non riguardavano le classi.
    Io penso alla campagna condotta senza alcun criterio.
    Landini e Bersani hanno illustrato bene. Ma chi li ascolta?

  10. Antonio ha detto:
    10 Giugno 2025 alle 11:08

    signor Benedetto Sechi i lavoratori erano tutelati dal 2011 ad oggi eppure le leggi erano quelle come mai il signori della sinistra si sono accorti della tutela dei lavoratori solo nel 2024 la gente non è fessa bastava andare in giro e sentire cosa si dice, su Nuoro ha ragione Paolo1 non hanno vinto si sono riconfermati e chissà cosa hanno promesso

  11. Benedetto Sechi ha detto:
    10 Giugno 2025 alle 09:27

    Certamente la composizione o scomposizione delle classi andrebbe studiata meglio. Tuttavia non credo che la chiamata alle urne per esprimersi su leggi che non tutelano i lavoratori, sia stata cosa inutile o debacle della sinistra. In un paese dove normalmente va a votare il 50% degli aventi diritto, il 30% è già una maggioranza.

  12. Marco Casu ha detto:
    10 Giugno 2025 alle 08:36

    A me pare che la parola codice da sperimentare con serietà propria, sia SOTTRAZIONE.

    Sottolineo ” propria ” nel suo significato più intimo e genuino; sottrazione a uno schema come questo come anche altri in cui è sempre in ballo la miserrima posta del “a favore o contro” ciò che è posto come Nemico. Favore e Contro si coappartengono perché figli della medesima AZIONE: occupare e oltre a questo, niente altro.

    Ciò che non potranno mai acquisire in modo totale sono le forme di vita di una singolarità e della vocazione a pensarsi mondo perché il desiderio gli è precluso: hanno solo voglie .

    P.s. : Nuoro. Si , è successo. Ma quando vedo Nuoro , chissà perché penso a due cose : alla madre dell’ucciso di Ciusa e all’ortoBene. Un Bello che non è né consumabile né mediabile. Auguro ogni bene ai Nuoresi.

  13. A ha detto:
    10 Giugno 2025 alle 08:30

    Concordo con Paolo1, Nuoro fu sempre una enclave democristiana e infatti uno dei consiglieri regionali più longevi, Robertino Deriu arriva addirittura dal movimento giovanile poi svoltò a sx con L’Ulivo e le altre varianti che sfociarono nel PD.
    C’è anche da dire che Cucca non godeva di nessuna credibilità, da ex segretario PD si schiera a destra da segretario di Azione di Calenda? L’aggettivo più generoso che ho sentito dagli amici nuoresi è “banderuola” come il suo leader nazionale che si allea con chiunque secondo convenienza. Eviterò gli insulti più pesanti nonché quelli da body shaming perché avrebbero la tua inevitabile censura.
    Nuoro non ha scelto Lady3Na semplicemente non aveva scelta.

  14. Antonello Gregorini ha detto:
    10 Giugno 2025 alle 08:24

    “Antropologia clanistica”.
    Complimenti, dopo aver fatto una ricerca ho verificato che sei uno dei pochi al mondo che hanno usato questo concetto.
    “Un’identità, quella clanistica, fondata sul limite che l’altro rappresenta e in quanto limite sulla contrapposizione al limite stesso e quindi all’altro.” (Maria Grazia Turri,2016)
    ” Legato agli interessi di un gruppo che prevalgono su quelli di un’intera collettività.” Treccani.
    E’ utile leggerti

  15. G.F ha detto:
    10 Giugno 2025 alle 08:02

    Risultato scontato nella Bologna della Sardegna ….così Nuoro continuerà a sprofondare in un abisso senza fondo …. I ateros annos menzus

  16. Paolo1 ha detto:
    10 Giugno 2025 alle 07:38

    Egr. professore, Nuoro è sempre stata una roccaforte del centrosinistra, ora più che mai con una presidente del capoluogo. Per chi si aspetta che le cose possano cambiare può stare tranquillo, la minestra sempre la solita. Il problema ora rimane sempre lo stesso uguale alla situazione della regione, dove si ha un campo largo (o larghissimo) vorremo vedere come riusciranno a spartire i posti in giunta. I partiti ora passeranno all’incasso…

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