Mi è capitata casualmente tra le mani questa Determinazione dirigenziale dell’Assessorato al Turismo (lo stesso che ha predisposto un Disegno di Legge per far rinascere l’Isola, l’ente di promozione dell’artigianato artistico, con un giro di personale in distacco che sarà di fatto l’allargamento dello staff dell’assessore, ma ne riparleremo nel dettaglio), con la quale si attiva una consulenza per riformare la legge 7 del 1955, quella sui contributi alle manifestazioni turistiche, la quale viene dichiarata, per motivare lo stanziamento, vecchia di settant’anni, evidentemente senza considerare le notevoli modifiche e integrazioni subite negli anni.
Si dà un affidamento per un importo pari a 80.000 euro a una società, che da una semplice visura risulta avere un solo dipendente, per fare quanto segue:
1) individuazione della corretta impostazione della nuova normativa in materia di contributi per manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico, in relazione al quadro di riferimento nazionale ed euro unitario e, in particolare, alla normativa sui cd. aiuti di Stato;
2) predisposizione di apposite linee guida contenenti criteri uniformi per valutare le varie tipologie di contributi regionali e così permettere, caso per caso, agli uffici l’emanazione di regimi o aiuti ad hoc con inquadramento e motivazione conformi al diritto dell’UE;
3) accompagnamento alla gestione del nuovo modello derivante dall’adozione della normativa e delle linee guida di cui ai punti precedenti (attività da svolgersi
nel 2026).
Due considerazioni: ma a chi si vuole prendere per il naso? Io ricordo uno studio minuziosissimo dell’assessore Morandi sull’impatto della legge rispetto agli Aiuti di Stato. Non solo: la legge è stata massicciamente rivista con la legge finanziaria del 2021. Tra dirigenti regionali e Assistenza tecnica non vi è proprio alcun bisogno di ricorrere all’esterno per studiare l’impatto di una legge con il regime degli aiuti di Stato. Per non dimenticare poi lo stuolo di consulenti di cui Sua Sentenza si è circondata sin dall’insediamento, dei quali, evidentemente, Cuccureddu diffida, ma che noi paghiamo mediamente 100.000 euro l’anno ciascuno.
Il cuore del problema è al secondo capoverso: posto che evidentemente l’Assessore vuole differenziare gli aiuti, allora dà mandato (e qui c’è tutto Currureddu e il suo elastico procedere tra le pieghe del diritto regionale) affinché qualcuno gli fornisca “criteri uniformi” per fare “cose diverse”, cioè, in ultima analisi, per aumentare la sua discrezionalità. Non si può affidare un incarico per declinare i contributi nel caso per caso e pretendere che questo avvenga con criteri uniformi. Tuttavia, quand’anche si trovasse l’escamotage illogico per farlo, non vi è alcun bisogno di rifare la legge, posto che all’art.4 essa prevede ampie funzioni delegate alla Giunta e al Consiglio (1. La Giunta regionale, con propria deliberazione, adottata su proposta dell’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio, previo parere della Commissione consiliare competente in materia di turismo che lo esprime entro dieci giorni, trascorsi i quali se ne prescinde, stabilisce i requisiti, i criteri, la durata, le modalità di accesso ai contributi di cui all’articolo 1 e le modalità di rendicontazione del loro utilizzo).
Insomma, mi pare chiaro che stia cambiando il clima politico, siamo già al si sarvai. Finita la paura delle elezioni anticipate (sebbene la sentenza priva di nobiltà della Corte Costituzionale, che ha salvato Sua Sentenza dalle elezioni abbia anche parlato di “gravi e riscontrate violazioni” per le quali evidentemente nessuno viene perseguito e anzi per le quali e con le quali i Cinquetasche si puliscono allegramente l’infrachiappale umbratile) ecco che ogni cortigiano della corte si crea il suo piccolo orticello di discrezionale clientela. Amen. così ha voluto il popolo, viva il popolo con i suoi liquami.

Avessero avuto un consulente degno di questo nome, lo avrebbe fatto in casa.
L’assessorato alle gite (mitico, ma poco conosciuto, il viaggio a Okinawa per la firma di un protocollo con una delegazione folta fatta da gitanti) o le missioni in Scandinavia per convincere i norvegesi a venire in vacanza in Sardegna (proprio un’ideone da proporre a chi ama andare in vacanza secondo calendari abbastanza diversi dal nostro- vedi Sud Est Asiatico a gennaio e febbraio). Ma le gite continuano senza sosta. Una, due, tre, quattro al mese. Li trovi in ogni dove a bere, mangiare e convincere il mondo che noi viviamo di turismo, finanziando improbabili festival del cinema in noti resort (ma del cinema non se ne occupa un altro assessorato?) e decantando la rotta Olbia New York spacciata come un grande risultato peraltro frutto del lavoro non loro.
Prof Antonagelo Liori ha dato la stessa notizia ed ha scritto che un consigliere di maggioranza si è alterato perché ha dato questa notizia
Aiutoooo………
qui la corte dei conti e la procura non intervengono
Dottore, si ricordi del baccolino, in riferimento alla decadenza. Hanno fatto ricorso ed il tribunale ha però determinato non incompleta rendicontazione, ma “non pervenuta”. Finirà come nel film nell’anno del Signore:”c’è sempre bonissima giustizia!”
Ma è possibile che non ci sia un giudice…a Cagliari
Arràbiu!… Lampu!… cuccureddu, ma prenu prenu de cherbedhu!
At a èssere ammanitzendhe pro sos turistas USA a ariopranos prenos pro fàghere “bella figura” in castedhu sardu!
Magari fossimo figliastri, magari. Per la Metafisica 5 stelle , incrollabile, ineccepibile e pir tuttavia In-fondata (si fa cosi’ e basta) , noi hostis noi altri, siamo tutti “figli di enne enne”.
Metto le mani avanti verso i suscettibili e coloro che , giustamente, in termini sociali possono chiamare in aiuto una “anagrafica”. C e’ poco da fare, la Metafisica e’ irremovibili: Noi “siamo” Voi no – Noi siamo onesti , Voi no – Noi siamo capaci, Voi no – Noi siamo bello dentro e fuori , Voi No
Quindi, scontato cio’ e purtroppo in modo irredimibile (nel senso non vi e’ il lusso di altri modi, questo “E'”.
La domanda che ci si pone e’ : questa “Metafisica ” fatta tutta in casa, sfacciatabe incurante quanto si vuole, avra’ una data di scadenza? Certo! L’avra’! Ma l’avra’ solo in termini Istituzionali ma l’idea, con tutto il suo portato para Culturale, proseguira’ ma non solo, si evolvera’ malgrado il “decesso” di coloro che l’anno iniziata.
E che inizio!
P.s. : un conforto, per i sensibili di buon gusto ma non esteticamente accorti, ..meglio figli di enne enne che figli e figliastri di questa forma (una delle troppe possibili) banalissima di pseudo fascismo fatto in casa.
Cambiano i colori ed i soggetti, ma si naviga sempre nella melma….