Non sa fare il Presidente della Regione. Questa è l’unica e amara conclusione cui si può giungere mettendo insieme la gravità della situazione sarda e la vacuità dei rimedi annunciati. In Sardegna il governo regionale non sa come aumentare la ricchezza sostenibile, non sa come invertire il terribile deficit demografico, non sa produrre lavoro e profitto, non sa occuparsi seriamente di trasporti, ha fallito su tutti i fronti in campo energetico, non ha una politica infrastrutturale strategica, ha una sanità inefficiente, impazzita e fuori controllo.
In questo quadro, la Todde distribuisce denaro a piacere, vince le elezioni di Nuoro, coltiva un odio inestinguibile contro il Pd, combatte tutti i conflitti che quotidianamente i sardi producono, fa strage di chiunque dissenta o semplicemente pensi diversamente da lei e condanna la Sardegna ad essere la prima regione d’Italia per rinuncia alle cure, nonché quella dove si muore di più.
Il problema, però, non è lei, è il sistema politico, nel quale prevale la nuova estetica di ceto dei consiglieri regionali, fatta di impudenza, calcolo e parassitismo, che sta soffocando qualsiasi visione generale, qualsiasi ambizione di cambiamento, ponendo tutto sotto una coltre di immobile dominio senza contenuto.
Si spiega così il nuovo ricorso che la maggioranza vorrebbe presentare alla Consulta per usare la giurisdizione contro la giurisdizione, per scommettere sui tempi lunghi dei ricorsi. È ovvio che in Sardegna sono in crisi le istituzioni di controllo; questi fanno e disfano come cavolo vogliono, perché nessuna istituzione di controllo si occupa di loro. Sono giunti a teorizzare che un tribunale, adito dalla Todde, abbia leso il sacro diritto del Consiglio regionale di dichiarare la decadenza di un suo membro. Benissimo, ma allora il Consiglio perché non respinge il deliberato del Collegio di Garanzia con un suo voto? Votano su tutto, anche di nascosto, perché non fare un gesto così coerente con la teoria che anche sulla decadenza il Consiglio può fare un po’ come gli pare? Non lo fa perché teme di violare platealmente la legge, ma posto che la vìola quotidianamente, di che cosa dovrebbe aver paura?
Ciò che manca è una riconoscibile alternativa etica e civile, prima che politica, a questa sussiegosa melma. Manca un’opposizione seria, diversa, indisponibile al degrado, non funestata dal leaderismo, insomma, lo dico banalmente, l’opposizione della gente normale, che si impegna, lavora e non raggira, non manipola, non tira a fottere. Esiste?
Gentile Professore,
Le scrivo da 10000 km di distanza – dove mi sono trasferita perché disgustata dal marciume della mia terra – e da dove la leggo sempre volentieri. Mi pare che il suo blog sia l’unico luogo rimasto in cui ancora si chiamano le cose con il proprio nome.
Rispondo alla sua domanda senza paura di essere smentita da alcuno: no, in questo momento non esiste in Sardegna un’opposizione (e nemmeno una maggioranza) fatta di “gente normale, che si impegna, lavora e non raggira, non manipola, non tira a fottere”. Non c’è spazio per queste persone. Chi si impegna è perseguitato, chi lavora è denigrato, chi non raggira è tagliato fuori dai giochi, chi non manipola deve accontentarsi delle briciole che avanzano, chi non tira a fottere è fottuto.
Speriamo che qualcuno se lo ricordi al prossimo convegno dove si analizzeranno le cause dello spopolamento in Sardegna.
Un cordiale saluto
Una sarda fuggita all’estero
Iiiiiiihh cinquantacinquepercentoooo!!
Allesaaa?!?!?!
Corri..corri subito a dare le dimissioni in Consiglio in obbedienza alla Sentenza che così alle prossime elezioni STRAVINCI!
Vero Gasparetti ? Cossa aspetti ad organizzare la Comunicazione della vincente campagna elettorale.
P.s. : Zessu Maria
Non caro Paolo: non esiste… perché questa politica/politicante di gente senza né capo né coda con storie che non passeremmo alla storia e la giusta rappresentanza di un popolo rassegnato ma anche complice che non ha più dignità e si accontenta di un tozzo di pane
Andiamo al sodo. Dal nio parrucchiere c’è scritto: tutto è qui (appare in una foto una parte intima della donna). Tutto le ragioni della Todde sono in riferimento a 40 miliardi da gestire di bilancio regionale in 5 anni.
Di male in peggio! Questa giunta è completamente disarticolata da quelle che sono le vere esigenze della nostra regione Sardegna! Continua ad arrampicarsi sugli specchi senza incidere minimamente su quelle che sono le vere esigenze della nostra regione Sardegna! (È vero sono ripetitivo sulle vere esigenze della nostra regione Sardegna….. cribbio e caspita. ….lo farò all’infinito se serve….. mannaggia la pupazza! Questa giunta è tutt’altro che quello che serve alla nostra regione Sardegna! Punto! Già quando la miracolata dal voto disgraziato/disgiunto stava a Roma (sottosegretaria di…. lasciamo perdere…), imponeva che la nostra regione Sardegna doveva doveva doveva essere come diceva illa dal ministero no gas/no tap/ no trivellazioni????? Tirrenianlink e boh! Ora dice che no alle regole calatte dall’altooooooo? Mannaggia la pupazza! Peggio di così non si può! E intanto i soldi dei contribuenti sono seminati a coda di leopardo…. Domanda (chiedo per un amico) la magistratura contabile 🤔 dov’è!!!!;
Non ho letto la notizia dell’Unione, buona solo per i lettori della “guerriera” Manca, ma questa della nuova: https://www.lanuovasardegna.it/regione/2025/06/13/news/svg-il-46-dei-sardi-dice-si-alla-legge-regionale-sulle-rinnovabili-il-55-ha-fiducia-nella-presidente-todde-1.100721381
In cui un sondaggio “imparziale” effettuato su un ampio campione di ben 1200 sardi (non i 210.000 di Pratobello, che per presidente e suoi erano pochissimi, rispetto ai tanti sardi che “sono con loro”) dovrebbe confutare il dato precedente sui presidenti di regione, che assegnava alla sarda uno scarsino 37%. Qui no, con varie “spiegazioni” il responsabile del sondaggio vuole convincerci che tutto va bene e anzi può solo migliorare.
Per condire il tutto (ho idea che sia un sondaggio commissionato dalla regione), la foto che lo accompagna dove compare il faccino del capo comunicatore.
Prevedibili e insostenibili oltre ogni limite.
Egr Prof.
Quanto di lapalissiano c”è in ogni frase, potrebbe rendere superfluo il suo commento odierno. Ma così non è. Perchè è bene ricordare ai distratti che questa maggioranza di palazzo, non di popolo, non ne ha combinato una, dico una, giusta! Hanno in mano il potere legislativo, ma non hanno la più pallida idea di quali siano i metodi da utilizzare per farne il giusto uso. Gli esempi sono numericamente equiparati alle malefatte poste in essere che stanno di fatto bloccando l’attività della Corte Costituzionale tanto che a palazzo della Consulta sono seriamente tentati alla……fuga, non per sfuggire al costruttore della signorile dimora, ma per evitare la marea di ricorsi con unico tema: attività legislativa della Regione Sardegna a cui aggiungere il clou : ricorsi contro la cacciata della “miracolata” dal voto disgiunto ove da oltre sei mesi si concentra l’attività della maggioranza e l’attenzione della opposizione( chiamarla minoranza è antidemocratico, visto che la volontà popolare, come già ribadito, si è espressa in loro favore).
Solo ora mi accorgo che La Palisse ha colpito anche me! Ma non dobbiamo abbassare la scure di guerra, anche se ripetiamo cose ormai scontate fino alla nausea ( mi scusi se nel sillogismo mi sono permesso di unirmi al suo pensiero, pienamente condiviso), ma lei mi insegna che chi si estranea dalla lotta non è perché è figlio di mign..ta, ma perché, il più delle volte, vuol continuare a mangiare
la …..pagnotta.
Ultimo dei tanti esempi sono diversi dei Commissari Straordinari e dei DS e DA nominati nelle ASL che pur di non rinunciare alla “pagnotta” mensile hanno fatto il salto della quaglia, senza scrupoli e per mero interesse personale!! Per questo, senza stancarci :
W La Palisse!
Cordiali saluti.
P.S.
A proposito di sanità: siamo la regione dei centenari, ma oltra ad avere il record percentuale di chi rinuncia a curarsi ed avere più morti, siamo primatisti anche nel possedere l’ età media più giovane dei decessi!
Non sa compilare un banale rendiconto elettorale.
A me dicono che ho un campo visivo ridotto, e hanno perfettamente ragione. Il mio campo visivo comincia in Sardegna e termina laddove le sue coste toccano il mare. Il fatto è che questo campo visivo mi basta e avanza per capire una cosa molto facile, invisibile soltanto a chi ascaramente si volta dall’altra parte: chi ha fatto schifezze alla Sardegna e chi non le ha fatte.
Nel primo insieme ci sono tutti, ma proprio tutti. Il secondo insieme è vuoto. Da questo punto di vista quindi non posso che dar ragione al titolare di cattedra. Sono persino meno “ottimista” rispetto alla sua visione quando si interroga sull’opposizione: quella attuale è fatta di gente e partiti che si sono distinti ad accoltellare la nostra Isola alle spalle, quindi no, da questi proprio non mi aspetto niente di buono esattamente come non mi aspetto niente di buono da chi governa.
L’ancora di salvezza non c’è, non si vede all’orizzonte. Secondo la mia modesta opinione, può essere ancora di salvezza soltanto chi tutela il bene sardo “catafottendosene” (perdoni l’uso del termine che spero non sia coperto da copyright) di chiunque altro. Che consideri giustamente i partiti italiani interlocutori con la mazza da baseball nascosta in attesa di colpire ancora. L’ancora di salvezza è qualcosa che non c’è ora, ma che non deve esserci mai stato neppure prima, perché i trasformisti si sa come si regolano.
Prof. io ho capito che sia il collegio di garanzia che il Tribunale hanno rinviato al Consiglio Regionale la decisione sulla decadenza della presidente invece fanno ricorsi , oggi sull’unione c’è la notizia che la Desirè Manca sarà la prossima Assessora alla Sanità sicuramente risolverà tutti i problemi che lei contestava a Solinas staremo0 a vedere
Questa del Bar dello Sport mi mancava.
È stucchevole pensare , oggi, a Politica come mezzo di risoluzione dei problemi in modo definitivo. È una idea che non ha proprio senso e non ce l ha proprio a causa di ciò che nominiamo come Complessità , che è una moltitudine di problemi che nel tempo si sono stratificati.
La Politica può governare i Problemi con una azione (ad ampio respiro temporale) che riduca le loro Conseguenze. Risolverli in senso definitivo è una fiaba a cui nessuno dà più credito.
Sapere governare i problemi ed evitare il peggio.
P.s.: curioso di sapere se questa Estate il problema Siccità legati ai bacini sarà la stessa dell’Estate scorsa. Ai Posteri..
signor Mariano ha ragione il prof. non hanno visione di come aumentare la ricchezza ed i posti di lavoro in Sardegna se amministrata bene ed onestamente non ci doveva essere un disoccupato invece ogni giunta appena eletta distrugge quello fatto precedentemente e la giunta TODDE in campagna elettorale ha fatto promesse che per adesso non si vedono hanno pensato solo a sistemare alcune persone pero non perdono occasione di dire ” abbiamo cambiato passo ” ma quando mai
Gentilissimo professore, ha ragione. Purtroppo. Qualche giorno fa ha citato il rapporto Crenos: dubito che qualcuno di quel centinaio di persone che si autoproclamano classe dirigente regionale l’abbia, non dico letto, ma solo aperto, per un’occhiata alla figure. Eppure ci troverebbero ciò che occorre per iniziare a far politica. Ma ragionavo: Nuoro è l’unica città (chiamiamola ancora così) che non ha mai visto alternanza, ed è, fra i capoluoghi, quello messa peggio. Ha, dice Crenos, un futuro segnato, verso l’annichilimento. Però vince Fenu, con il 63% e l’area di sinistra vale il 70%. Stessa parte, stesse ricette, playlist con Intillimani e Manu Chau, zero speranze. Certo l’alternativa… Una terra nella quale la nobiltà si assegnava a chi pensava alle generazioni future, è bloccata in un perpetuo degrado, chiaramente naturale e dovuto all’invecchiamento. Chi si è spinto di là della siepe, insieme al poeta, e nel pensier si è finto qualcosa per invertire le tendenze degli indicatori è stato isolato (Grauso), osteggiato (Soru), deriso (Calia). Dunque la responsabilità non è di chi, tra una fuga da casa è l’altra, è finito nel palazzo di via Roma o di via Trento ma di chi ce l’ha spedito. Il popolo è sovrano, anziano e mezzo addormentato. Ricordiamolo, preferisce Barabba. Un secolo e mezzo fa, si piantavano ulivi sapendo che non si sarebbero viste olive; sessant’anni fa si parlava di Rinascita, con orizzonte il duemila; oggi si calcola quanti giorni mancano per poter contare sulla pensione del Consiglio.
Io credo che ci sia cginlonsacfare, come credo che certamente non si possa fare in un attimo, ma certamente lo si può impostare. Quanto al bar, non li frequento, ma lei è libero di non crederci. A rinunciare a parlare delle cose grandi perché grandi, si finisce nel cinismo.
Professore,
qui sono anni e anni, a destra e a sinistra, che si ‘tira a fottere’.
Non c’è più etica perché non si pensa ad un servizio per il bene della comunità ma alla poltrona, a far vincere la squadra, la setta, a sconfiggere l’avversario.
E’ una guerra tra prime donne e non politica nel senso alto del termine.
Caro Prof. concordo con lei sull’azione di governo deludente, ma non si lasci andare a frasi da commissario tecnico del “Bar Sport” che tutto giudica e tutto sa. Cosa vuol dire “non sa come aumentare la ricchezza sostenibile”, “non sa come invertire il terribile deficit demografico”? Mi sta dicendo che c’è qualcuno che lo “sa fare” (in due o venti anni)? O che Lei saprebbe come fare? Non credo, perché sono fenomeni complessi e globali che è ridicolo (e strumentale) pensare possano essere risolti da un qualunque governo regionale.
Non sono d’accordo con Lei, Paolo, circa l’assunto della “amara conclusione” perché per questa gente , è amara la certezza di vedere, già come dati di partenza, la loro “totalitaria inadeguatezza. Nuoro, torno su di essa, è già identica “musica” prima ancora delle elezioni.
E non è un caso , ed in questo condivido il suo pensiero, che utilizzo il termine “Totalitaria inadeguatezza ” memore dell’opera di Hannah Harendt , le origini del Totalitarismo” in cui le analisi sui sistemi di governo non venivano ridotti alle note formule “Nazismo-Fascismo” ma coglievano , anche, possibili degenerazioni nelle classiche Democrazie Rappresentative in cui i comportamenti Istituzionali abusavano delle stesse possibilità di NORMA.
Il caso in questione , per giunta condito da plateali forme di MENZOGNA, rientra a pieno titolo in quelle fattispecie che la Harendt aveva teorizzato.
Anzi, qui la MENZOGNA porta con sé qualcosa di più volgare e pernicioso: è BANALE!
Ripeto, dati di partenza CERTI al di là di ogni ragionevole dubbio , non per partito preso ma perché quella Contiana è una Sottocultura che niente ha da dividere con nessuna tradizione.
In questo senso , in questa direzione la condotta del Partito Democratico si manifesta sempre più come madornale ERRORE (orrore?) Politico
Egregio, puntuale e realistica come sempre la Sua analisi.
Dopo le scorribande della precedente legislatura si è scesi ulteriormente più in basso nel livello politico (livello, direi, under moquette). Purtroppo ad una Influencer Capo che governa (????) senza bussola se non quella dei like, l’opposizione contrappone un leader minca buddia che non a caso è stata malamente osteggiata dagli elettori nonostante I favori del pronostico. È per questo motivo che prima si concluderà questa sciagurata legislatura e meglio sarà. Anche perché nella colpevole ricerca quotidiana del peggio del peggio emergono notizie come quella odierna che vorrebbero Desirée alla guida della Sanità dopo la gassosa irrorata a piene mani al Lavoro. Verrebbe da dire: beh allora ditelo che volete far incazzare di brutto persino le docili e remissive pecore sarde. Saluti.